Automazione_Strumantazione_08_2013 - page 36

approfondimenti
Ottobre 2013
Automazione e Strumentazione
36
CLOUD
Cisco e
l’Internet
of Everything
IL PUNTO DI VISTA DI CISCO PER CAPIRE UNA RETE CHE DIVENTERÀ SEMPRE PIÙ EVOLUTA E DISTRIBUITA
Francesco Ferrari
L’Internet of Everything è oramai inevitabilmente in arrivo e Cisco ha approntato
una serie di proposte per aiutare a cogliere le opportunità che questa
tecnologia offre. L’evoluzione della rete porterà dei mutamenti anche nel settore
manifatturiero, migliorando supply chain, logistica e organizzazione del lavoro.
Opportunità: questa è una delle parole ripetute
più frequentemente durante l’incontro a Milano
di Cisco Italia con la stampa. In effetti, se si con-
sidera che attualmente meno dell’1% di quanto
potrebbe essere connesso al Web è effettivamente
collegato, le potenzialità per una crescita espo-
nenziale sono sicuramente notevoli. Secondo le
stime di Cisco IBSG, gli oggetti che potranno
essere connessi in rete entro il 2020 saranno
infatti circa 50 miliardi. Questa visione, in cui
presto aumenterà notevolmente il numero di con-
nessioni fra persone, processi, dati e oggetti, come
per il M2M, è alla base dei progetti di Cisco che
riguardano l’
Internet of Everything
(IoE).
Agostino Santoni, Amministratore Delegato di
Cisco Italia, ha spiegato il punto di vista dell’a-
zienda e le strategie relative all’IoE sottolineando
che: “Per il nostro Paese, si tratta abbracciare il
futuro, nonostante le difficoltà e la relativa arre-
tratezza tecnologica e infrastrutturale che ancora
ci affligge; come evidenziano i nostri studi inter-
nazionali sul valore dell’Internet of Everything,
chi adotterà con prontezza questo modello tec-
nologico e culturale potrebbe ricavare subito, già
alla fine di quest’anno, importanti guadagni eco-
nomici e competitivi”.
Aspetto interessante per il mondo dell’industria
è che i
profitti
potrebbero essere prodotti soprat-
tutto in alcuni settori particolarmente importanti
come quello
manifatturiero
, grazie al miglio-
ramento di processi fondamentali per le imprese
come per esempio la supply chain, la logistica, ma
anche nell’organizzazione del lavoro.
Santoni ha anche precisato che per poter compe-
tere nell’IoE si deve essere in grado di gestire in
modo efficiente una complessità davvero elevata,
ma occorre anche la creatività per realizzare i
nuovi tool
e
servizi
resi possibili dalle molteplici
connessioni che saranno create. Alla base comun-
que ci dovrà essere il supporto di una
Rete intelli-
gente
, che dovrà essere però anche automatizzata
e aperta.
Quello dell’intelligenza nell’infrastruttura è un
tema sottolineato anche da Flavio Bonomi della
sezione Advanced Architecture and Research di
Cisco, che ha evidenziato come attualmente la
rete non elabori i dati in transito, ma che in futuro
occorrerà necessariamente che l’infrastrutturale
filtri e aggreghi le informazioni
, visto che le
quantità di dati da gestire saranno enormi. Il con-
cetto alla base di questa Rete intelligente è quello
che viene definito come “computer distribuito”
che permetta una certa elaborazione dei dati prima
che siano passato al livello superiore di gestione.
In sostanza la piattaforma intelligente che dovrà
essere alla base della crescita del’IoE è un’evo-
luzione dell’intelligenza nell’infrastruttura, una
integrazione che permetterà di aumentare l’ef-
ficacia dei processi e l’estrazione dei dati. Per
il futuro Bonomi vede una situazione con delle
strutture molto più distribuite e il Fog computing
come estensione e completamento del paradigma
cloud.
Paolo Campoli, Senior Director Architetture e
CTO Cisco per il segmento Service Provider,
ha invece posto l’attenzione su
Cisco One
e sul-
l’
SDN
(Software Defined Networking).
Cisco One è il portfolio Cisco per l’SDN e integra
la programmabilità in tutta l’infrastruttura di rete
con l’obbiettivo di ottenere innovazione, prote-
zione degli investimenti e spese operative inferiori
grazie anche al
disaccoppiamento fra hardware
e software
. In sostanza Cisco One permette di
portare la rete verso le applicazioni e, a questo
riguardo, è particolarmente interessante, l’approc-
cio di Cisco alle reti programmabili per consen-
tire, fra l’altro, di separare l’intelligenza della rete
dal trasporto e di astrarne la complessità.
Agostino Santoni,
AD di Cisco Italia
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