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RICERCA

applicazioni

Ottobre 2014

Automazione e Strumentazione

64

ad alto vuoto, e Movicon monitora anche gli stati

di allarmi e preallarme del controllo perdite del

vuoto, sottosistema costituito da 45 vacuometri e

41 valvole di sezionamento (tra le quali valvole

manuali, elettropneumatiche e valvole rapide),

con la possibilità di comandare ed isolare il tratto

in cui si manifesta una perdita.

La somma dei vari interventi sull’acceleratore ha

consentito di

ridurre il consumo complessivo

dall’iniziale valore di 5,9 MW all’attuale di 3,3

MW

, permettendo un taglio notevole alla bolletta

elettrica che negli anni ha parallelamente visto

più che raddoppiare i costi del kWh. L’impatto

energetico, oltre ad avere un aspetto ambientale

e morale, è dominato dalla necessità di rendere

economicamente sostenibile il funzionamento

dell’acceleratore il cui costo principale è proprio

l’energia elettrica.

La realizzazione del nuovo sistema di controllo,

oltre ad individuare e sanare una serie di problemi

cronici degli impianti, consente ora di gestirli con

maggiore affidabilità.

Come risultato secondario, ma non trascurabile,

è ora possibile esercire gli impianti di raffredda-

mento con un numero minore di pompe e torri

evaporative in servizio, pur dimostrando un tasso

di affidabilità superiore. Inoltre

sono state introdotte logiche di

ottimizzazione, finalizzate alla

riduzione dei consumi.

Complessivamente, per il

sistema di raffreddamento degli

impianti Dafne, il risparmio

medio ottenuto con una rego-

lazione più ottimizzata è di

circa 70 kW, che, su impianti

che lavorano 6000 ore l’anno,

fanno ripagare l’investimento

in un solo anno

.

Il ruolo di Movicon

Con Movicon si rappresenta tutta la situazione

del sistema attraverso

Trend

,

Allarmi

con filtri

per zone, data causale, e si

analizzano

gli anda-

menti delle grandezze storiche con l’utilizzo di

DataLogger

e dei

DataAnalisys

. La raccolta dati

da diversi dispositivi è stata infatti possibile con

l’utilizzo del Multidriver ed in particolare con la

modalità Shared memory per integrare il dialogo

verso il sistema Hvac della sala dell’esperimento

che utilizza macchine non standard per la clima-

tizzazione ambiente. Gli strumenti messi a dispo-

sizione da Movicon hanno permesso di interfac-

ciarsi agevolmente con apparecchiature molto

vecchie e con protocolli proprietari.

Gli operatori e i manutentori che accedono al

sistema, hanno ora a disposizioni quattro web

client per avere la situazione sempre sotto con-

trollo, soprattutto quando svolgono operazioni o

interventi direttamente nei punti critici.

Il sistema di supervisione degli impianti ausiliari

dell’acceleratore di particelle Dafne è anche col-

legato ad altri impianti che sono stati inseriti nella

stessa piattaforma di supervisione, come l’Hvac

del Ced e la camera bianca del Laser a Elettroni

Liberi (FEL), utilizzato per il progetto Sparc,

indipendenti da Dafne.

Conclusioni

In conclusione, INFN ha raggiunto più risultati

con il revamping del proprio sistema di con-

trollo e l’implementazione della supervisione

con Movicon di Progea. Fra gli aspetti particolar-

mente curati c’è la continuità operativa dell’ac-

celeratore, anche durante le fasi di manutenzione

e gestione degli impianti (per esempio scambio

pompe, ottimizzazione del numero di componenti

in servizio in funzione delle condizioni ambien-

tali e di carico). Sono state studiate, implementate

e provate molteplici condizioni di funzionamento

dei sistemi, dimostrando resilienza a un numero

elevato di guasti possibili e minimizzando le con-

dizioni d’indisponibilità dei sottosistemi.

L’aggiornamento tecnologico con l’aggiunta

della supervisione centralizzata in sala controllo e

degli accessi web per gli operatori con differente

profilo e mansione ha portato all’

abbattimento

del numero e dei tempi di fermo

. Il nuovo

sistema di supervisione è uno strumento di lavoro

sia per i tecnici specialistici dei singoli impianti,

sia per i fisici e gli operatori di macchina. Oggi

le informazioni che prima erano disponibili solo

agli specialisti sul campo, sono utilizzate dai

fisici in relazione con migliaia di altri parametri

che governano l’acceleratore.

Un ulteriore risultato non meno importante è stata

la

riduzione dei consumi di energia elettrica

che ha contribuito al raggiungimento degli obiet-

tivi prefissati dall’Istituto.

Schema di una sala

pompe di un’installazione

dell’acceleratore Dafne

Con la soluzione di Automate basata su tecnologia Progea

è possibile anche la supervisione via tablet