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SICUREZZA
approfondimenti
37
Automazione e Strumentazione
Settembre 2014
Con
Process Hazard Analysis
ci si riferisce alle possibili
deviazioni dagli scopi
di progetto, alle cause associate
e alle relative conseguenze per la sicurezza delle per-
sone, all’ambiente e apparecchiature e conferma che la
rilevazione delle deviazioni e le relative protezioni siano
adeguate.
SIL Selection
classifica, suggerendo diverse metodolo-
gia quali Matrix risk, Graph risk o Layer of protection
analysis (LOPA), le
prestazioni che il SIF deve assi-
curare
in termini di salute, ambiente ed economia. Dei
tre livelli di SIL determinati in questa fase viene normal-
mente assegnata alla funzione il più alto.
Safety Requirement Specification
raccoglie in un unico
contenitore gli attributi di
funzionalità/gestione
della
funzione quali: matrici causa/effetti, tempi e metodolo-
gie di tests, compito del pulsante di reset, dei pulsanti di
manutenzione o di bypass, comportamento della logica
in caso di rilevazione guasti, ecc.
SIL Verification
effettua, per ogni funzione di sicurezza,
un confronto tra il “
SILTarget
” assegnato dallo studio
SIL Selection e la “
SIL Classification
“ ottenuta dal cal-
colo delle prestazioni in termini di affidabilità di ogni
sottosistema e dalla conformità dell’architettura ai vin-
coli di ridondanza hardware.
Inoltre nella fase di Validation si verifica, attraverso
ispezioni e test, che le funzioni di sicurezza, allocate nel
SIS installato e messo in servizio, rispondano ai requisiti
stabiliti nella “Safety Requirement Specification” e che
la documentazione di progetto ed operativa sia completa
ed aggiornata.
SIL Sustain
assicura, mediante ispezioni, procedure e
test, che la funzionalità del SIS sia
preservata
durante
tutta la vita operativa.
Per ogni funzione di sicurezza gli elementi che lo com-
pongono devono assicurare una minima
tolleranza ai
guasti
hardware che dipende dal livello di SIL da otte-
nere, dalla complessità dell’hardware e dalla capacità
diagnostica dell’elemento.
Il
Functional Safety Management
raccomanda la pre-
senza un sistema di gestione per valutare, verificare e
revisionare le attività svolte nelle varie fasi del ciclo di
vita del SIS allo scopo di raggiungere e mantenere gli
obiettivi di sicurezza prefissati.
Conclusioni
Le opportunità da cogliere da parte della società di inge-
gneria e dell’utente finale nell’applicare questa norma-
tiva internazionale sono quelle di garantire un approc-
cio più scientifico alla definizione e progettazione dei
sistemi, permettendo, attraverso la quantificazione dei
rischi accettabili, in termini di salute, ambiente ed eco-
nomia, di dimensionare il sistema più consono alle esi-
genze e quindi evitare sovra e sotto dimensionamenti.
Inoltre l’aver basato su regole condivise a livello mon-
diale i propri sistemi di sicurezza facilita l’operatore a
dimostrare alle autorità legislative di aver preso tutte le
misure necessarie.
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