SOFTWARE
primo piano
Automazione e Strumentazione
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Settembre 2014
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parametri in tutte le tre fasi di alimentazione per
migliorare l’affidabilità del servizio. Estrarre
informazioni importanti da tutti i dati non è sem-
plice, soprattutto perché le aziende hanno sempre
più la necessità di
integrare le informazioni da
più sorgenti di dati
, ad esempio dai sistemi di
generazione di potenza, per garantire il buon fun-
zionamento delle attività. NI chiama questo tipo
di progettazione
end-to-end Big Analog Data
,
proprio per la difficoltà di estrapolare risultati
significativi da diversi ambienti hardware e da
terabyte di dati.
L’architettura del sistema, progettata da Local-
Grid utilizzando LabView, sfrutta al massimo
l’utilizzo dei dati per descrivere il comporta-
mento della rete. Aiuta le aziende a fare inve-
stimenti mirati sulle risorse, basati sui dati più
granulari e ad alta risoluzione, e ad ottimizzare la
gestione della crescita.
Indipendentemente dalla complessità della sfida,
la soluzione si basa sui dati raccolti e sull’estra-
zione di risultati importanti. Questa centralità dei
dati si riscontra anche in altri sistemi complessi,
come i sistemi
ciber-fisici
e nell’
Internet degli
oggetti
. LabView fornisce
un ambiente di svi-
luppo scalabile e flessibile
, anche per le applica-
zioni più complesse di oggi e del domani.
Elemento base della piattaforma NI, LabView è
la soluzione ideale per prendere decisioni signifi-
cative sui dati, ovunque e in qualsiasi momento,
dal momento che il linguaggio a flusso di dati è
incentrato sui dati e non sulla sintassi.
Un altro sistema che sta passando velocemente
dall’astratto al concreto è quello del Laborato-
rio di Propulsione
Boeing
per la riduzione del
rumore dagli aerei. La sfida è stata resa molto
complessa dalla necessità del gruppo di un’ar-
chitettura distribuita espandibile ad oltre 1.000
canali, di una temporizzazione stretta e una sin-
cronizzazione dei canali. Con un team di pro-
grammatori senza esperienza e con il software
LabView, Boeing ha terminato l’intera applica-
zione in meno di sei mesi. Tutto questo è stato
possibile grazie a un riutilizzo diretto e un rapido
adattamento del codice esistente, utilizzando
esempi di progettazioni di Boeing e della comu-
nità LabView. Anche se utilizzato per aumentare
il numero dei canali da 320 a 448 a metà applica-
zione, LabView, grazie all’integrazione del dri-
ver e alla sua scalabilità, ha permesso di eseguire
l’aggiornamento in due ore, includendo il disim-
ballaggio e il collegamento dei nodi I/O.
Le applicazioni di LocalGrid Technologies e
Boeing sono un esempio di come le aziende
innovative utilizzano LabView per affrontare le
sfide dei big data. Indipendentemente dal settore,
dai casi d’uso, dall’hardware e dalla velocità di
acquisizione, le problematiche più comuni sono
tre: l’acquisizione accurata dei dati reali, la capa-
cità di analizzare in modo efficace i dati estra-
endo risultati significativi e l’esigenza di visua-
lizzare i dati inline o su reti distribuite. LabView
2014 introduce
nuove funzionalità e tecnolo-
gie
in grado di semplificare la complessità dei
sistemi e affrontare queste sfide.
A ulteriore conferma di queste difficoltà comuni,
l’Economist Intelligence Unit ha recentemente
rivelato che due dei maggiori ostacoli che impe-
discono alle aziende di investire in soluzioni
analogiche sono la presenza di troppe sorgenti di
dati e di dati molto complessi da integrare o la
necessità di analizzare in una singola routine di
analisi. LabView 2014 affronta questi due osta-
coli con funzioni standard integrate.
Acquisire dati dal mondo reale o da file
LabView è il linguaggio di programmazione più
conosciuto per la sua integrazione nativa con
l’hardware, in grado di fornire un’
interfaccia
diretta ai dati reali
. L’integrazione con prodotti
hardware (con i più moderni sistemi flessibili
e robusti CompactRIO e NI CompactDAQ a 4
slot), con strumenti definiti via software come
il nuovo oscilloscopio ad 8 canali ad alta riso-
luzione PXI Express e con lo strumento all-in-
one NI VirtualBench, permette di sviluppare
velocemente qualsiasi applicazione. Le nuove
funzionalità consentono, inoltre, di
integrare
dati legacy
alle routine di analisi esistenti. NI
LabView 2014 presenta una tecnologia inte-
grata, capace di leggere qualsiasi formato di file:
ASCII, binario, XML o formato proprietario.
La versione più recente, inoltre, utilizza la
tec-
nologia DataPlugin
per caricare e registrare
tutti i tipi di file e analizzare qualsiasi serie
di dati. Sono stati creati più di 1000 DataPlu-
‘
NI LabView
2014 permette
di estrapolare
informazioni
significative
da molteplici
hardware
distribuiti e da
grandi moli di
dati”
Figura 2 - Con NI LabView 2014, in qualsiasi luogo e in
qualsiasi momento, si possono acquisire velocemente
informazioni e prendere decisioni importanti sui dati