DIFESA
approfondimenti
Luglio/Agosto 2013
Q
Automazione e Strumentazione
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L’automazione per il
settore militare
INNOVAZIONE E TECNOLOGIE D’AUTOMAZIONE OLTRE IL SETTORE CIVILE
Armando Martin
Il settore della difesa ha spesso fatto da apripista nella ricerca e
nell’applicazione di nuove soluzioni tecnologiche. Ma anche l’automazione,
sia in termini di componenti tradizionali sia in termini di robot e mezzi
mobili, fornisce un contributo essenziale alle tecnologie militari. Con un
occhio rivolto agli scenari futuri e futuribili.
Le innovazioni tecnologiche sono spesso state
sperimentate e introdotte in primo luogo nel
mondo militare. Nelle comunicazioni, ad esem-
pio, RFid, GPS e Internet si sono sviluppate ini-
zialmente in ambito bellico. Non fanno eccezione
le tecniche legate all’automazione.
I sistemi automatici di allarme e di difesa con-
traerea, i sistemi di guida automatica dei missili,
i robot militari, i droni, i sottomarini automatici
e i sistemi di simulazione sono alcuni esempi di
applicazione dove sono richiesti requisiti presta-
zionali molto spinti in un ampio range di condi-
zioni operative.
L’automazione dunque offre al (e trae allo stesso
tempo dal) settore della difesa molta della sua
linfa vitale. Per esempio, da più parti si è ipotiz-
zato che le guerre del futuro saranno combattute
con sistemi di armamento automatici. In effetti
molte nazioni stanno investendo massicciamente
nella ricerca e nello sviluppo in questo settore
dove aspetti di segretezza non rendono noti tutti
i dettagli e gli obiettivi ultimi delle tecnologie
sperimentate. Già oggi però il quadro dei sistemi
di supporto alle operazioni militari è molto vasto
e per certi versi inquietante, anche per il fatto di
coinvolgere tecnologie satellitari e sistemi di rac-
colta dati su scala globale.
Componenti di automazione
Sensori, attuatori, quadri elettrici, computer indu-
striali, PLC, inverter, azionamenti, servosistemi,
sistemi di simulazione e supervisione: sostanzial-
mente tutti i tradizionali componenti di automa-
zione sono presenti in ambito militare all’interno
di navi, aerei, sommergibili, sottomarini, mezzi di
terra, centri di controllo e intelligence, basi mili-
tari ecc.
In questi contesti i dispositivi devono soddisfare
requisiti superiori di
robustezza, ridondanza e
affidabilità
, per cui sono dotati di protezioni con-
tro polveri, vibrazioni, urti, umidità, interferenze
elettromagnetiche, atmosfere a rischio di esplo-
sione ecc. Più che le caratteristiche strettamente
elettroniche è evidente che sono soprattutto gli
aspetti chimici, termici, meccanici e strutturali dei
componenti a fare la differenza. Ed è su questi che
si spingono la ricerca, le innovazioni e le soluzioni
tecnologiche
ad hoc
.
Discorso a parte è quello legato
al trattamento
dei dati, alle reti di comunicazione e alla secu-
rity
. Le security policy militari richiedono sistemi
di classificazione delle informazioni strutturate
secondo livelli gerarchici e sistemi di accesso alta-
mente protetti.
Robotica militare
L’impiego di mezzi mobili automatici e di robot
a fianco o in sostituzione degli esseri umani è
uno degli scenari di maggiore interesse. I robot
militari svolgono già oggi un gran numero di
compiti rischiosi, dalla sorveglianza armata allo
sminamento, dal pattugliamento di territori alla
ricognizione di miniere e fondali marini. I robot
offrono benefici evidenti in termini operativi: non
si distraggono, non si fanno prendere dal panico,
possono analizzare con cura una situazione prima
di far fuoco. Ma soprattutto l’impiego di robot nel
campo di battaglia mantiene l’operatore lontano
da aree contaminate o pericolose.
A differenza dei robot industriali, i robot militari
devono operare in un
ambiente naturale non
adattabile e talvolta sconosciuto
. Il robot mili-
tare deve inoltre rimanere ragionevolmente effi-
ciente e controllabile anche in caso di contromi-
sure o di attacco diretto.
Nei robot di vecchia generazione il problema del
controllo a distanza veniva affrontato con tecni-
che di telepresenza, sfruttando cioè sistemi di
PC rugged per uso militare
Big Dog, robot quadrupede da carico