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Settembre 2017

Automazione e Strumentazione

SCENARI

primo piano

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L’insieme di questi strumenti di virtualizzazione

è per noi un’opportunità ulteriore di ottimizzare

la resa estetica e prevenire potenziali anomalie”.

Quali aspettative e criticità riscontrate con i

vostri fornitori di tecnologie per progettare e

produrre?

“Nei sistemi di automazione, controllo e misura

da noi utilizzati ci sarebbe la necessità di avere

protocolli di comunicazione

comuni ai vari

dispositivi o perlomeno facilmente integrabili.

Questo dev’essere fatto lungo tutta la filiera

produttiva, dai fornitori di componentistica,

dalla produzione alla logistica. Stiamo facendo

delle esperienze importanti sull’automazione

dei passaggi finali e intermedi del processo

produttivo. Poniamo attenzione all’implemen-

tazione di sistemi automatici per la gestione

dei

magazzini

interfacciati con i nostri sistemi

gestionali. La capacità di interfacciamento,

dalle singole macchine per quanto riguarda stati

e avanzamenti della produzione e dei materiali,

fino alla catena finale con la logistica interna ed

esterna, sono aspetti fondamentali. I fornitori

di tecnologie per produrre avranno un lavoro

importante da fare in futuro.

Aggiungo che la nostra forza industriale

deriva da un livello di automazione molto

spinto e prolungato nel tempo. Riusciamo ad

esempio ad

autoprodurre buona parte delle

macchine di assemblaggio

. Con quegli accor-

gimenti e quelle finezze che esternalizzando

o tramite macchine di serie non sarebbe pos-

sibile avere. Questo di sicuro è un vantaggio

competitivo molto importante”.

Come stanno cambiando le competenze e la for-

mazione?

“A seconda dei tipi di competenze le esigenze

sono diverse. Alcune figure emergenti nel mondo

IT, nella progettazione e nella gestione dei dati

sono importanti e difficili da reperire. Il ruolo

chiave della progettazione un tempo era la parte

hardware - elettronica, ora ci stiamo spostando

verso la necessità di potenziare le strutture

software e firmware, pur rimanendo l’hardware

una parte fondamentale del nostro prodotto.

Aumentare i contenuti di software

nei nostri

prodotti è una priorità. In ambito produttivo gli

operatori devono sempre più interagire con mac-

chine e sistemi complessi. Una volta bastava

intervenire su uno switch per attivare una mac-

china, adesso ci vuole un touchscreen di interfac-

cia con cui interscambiare informazioni.

A tutti i livelli c’è una necessità di

formazione

continua

che in Vimar che c’è sempre stata e

che dovrà essere gestita sempre più sotto forma

di informazioni digitali e video. Avremo neces-

sità di implementare sempre più sistemi e pro-

cessi innovativi di gestire la formazione e la

conoscenza. Quello che una volta era nella testa

delle persone ora deve essere codificato e reso

disponibile al resto dell’organizzazione. Non

solo internamente, ma fino al cliente se necessa-

rio. Non sono solo belle parole, ci stiamo forte-

mente impegnando perché questo avvenga”.

Macchina di produzione ‘autoprodotta’ da Vimar