Giugno/Luglio 2016
Automazione e Strumentazione
ACQUA
applicazioni
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Ci sono due temi che attualmente
sono sul tavolo dei manager degli
acquedotti non solo italiani ed
europei, ma anche a livello glo-
bale: il
Water Safety Plan
e
Water Leakage Management.
Entrambi riguardano la conformità
a regolamentazioni che mirano ad
un miglioramento del ‘prodotto/
servizio’ da loro offerto ed hanno
impatti diretti su tre aspetti che sono vitali per chi
conduce un acquedotto: la qualità dell’acqua, l’ef-
ficienza degli impianti per garantire continuità di
servizio e la riduzione dei costi di erogazione.
Da un lato l’Organizzazione Mondiale della
Sanità ha introdotto oltre un decennio fa il
modello dei Water Safety Plan (Piani di Sicu-
rezza dell’Acqua, PSA) come il mezzo più effi-
cace per garantire sistematicamente la sicurezza
di un sistema idropotabile, la qualità delle acque
fornite e la protezione della salute di consuma-
tori/utenti/cittadini. Il Water Safety Plan, dive-
nuto parte integrante della legislazione europea
con la direttiva 2015/1787 che modifica gli alle-
gati II e III della direttiva 98/83/CE del Consiglio
concernente la qualità delle acque destinate al
consumo umano, ridefinisce il modello del con-
trollo dell’acqua potabile, basato fino ad ora sulla
sorveglianza di segmenti circoscritti del sistema-
acquedotto (prelievo-trattamento-distribuzione)
e sul monitoraggio a campione dell’acqua distri-
buita in rete, trasformandolo in un sistema glo-
bale di gestione del rischio esteso all’intera filiera
idrica dalla captazione al punto di utenza finale.
Da un altro lato, la Direzione Ambiente della
Commissione Europea ha pubblicato nel 2015 il
documento ‘Buone pratiche per la gestione delle
perdite idriche’: un riferimento tecnico e norma-
tivo aggiornato per la
gestione delle perdite
per
tutti i gestori ed i regolatori europei.
Ecco quindi un breve excursus di come la tec-
nologia con sensori, sistemi di controllo, tele-
controllo, gestione dell’energia e sistemi infor-
mativi di manutenzione possono rappresentare
un valido complemento per soddisfare i requi-
siti di conformità a queste normative.
Monitoraggio pressioni nella rete
Uno dei punti cardine nel modello da adottare per
garantire omogeneità sia nella qualità che nella
continuità di erogazione del servizio sta nel cor-
retto
monitoraggio dei punti di pressione nella
rete
di distribuzione dell’acquedotto tramite di una
serie di sensori collegati al telecontrollo in grado di
far confluire le informazioni sulle pressioni rilevate
nei diversi punti della rete durante l’erogazione
del servizio in via continuativa, in modo da poter
costruire il modello di funzionamento nelle diverse
fasce orarie della giornata e nelle diverse stagioni
dell’anno, anche in considerazione di eventuali
variazioni della popolazione, dei dati climatici e
dell’andamento delle precipitazioni atmosferiche.
I moduli Inventia MT723 e MT723PT, distribuiti
e supportati da ServiTecno, sono appositamente
studiati per permettere una raccolta puntuale di
tali misure di pressione e sono in grado di tra-
Migliorare la qualità dell’acqua
e ridurre le perdite idriche
Enzo Maria Tieghi
Supervisione, telecontrollo, monitoraggio
della pressione di rete e asset management:
ecco che cosa possono fare le aziende che operano
nel settore delle Acque per rispettare i requisiti previsti
dalle più recenti normative europee.
LE SOLUZIONI DI SERVITECNO PER IL SETTORE ACQUA
A FIL DI RETE
www.servitecno.it www.geautomation.comL’AUTORE
Enzo Maria Tieghi, CEO, Servi-
Tecno Srl
L’automazione ha un ruolo fondamentale nel garantire il rispetto
della più recente normativa europea del settore acque