Automazione e Strumentazione
Maggio 2016
MECCATRONICA
applicazioni
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quasi sessanta anni da Buffoli, per fare in modo
che la lavorazione sia possibile ed efficiente,
soprattutto in considerazione del fatto che il
processo è poi
molto veloce e totalmente auto-
matizzato
.
È chiaro quindi che l’attività di progettazione
e di realizzazione di una macchina di questo
tipo rappresenta una vera e propria sfida
ingegneristica che, nel corso degli anni, Buf-
foli si è attrezzata ad affrontare, dotandosi di
competenze di primo piano
, a livello globale,
e avvalendosi di
partner tecnologici, come
Siemens
, che sono in grado di supportarla in
un’attività tecnologica di ricerca e sviluppo
che ha pochi termini di paragone nel mondo.
Infatti, come dicono in Buffoli: “Facendo pro-
dotti molto innovativi è necessario avere dei
partner flessibili”.
La macchina
Uno dei più recenti prodotti di Buffoli, che
costituisce anche uno dei suoi sistemi di pro-
duzione di più grandi dimensioni, è in pratica
composto da due macchine di tipo transfer
a tavola rotante ad asse orizzontale combi-
nate in un’unica cella totalmente automatiz-
zata
. Caratteristica peculiare di questa cella è
che tutte le lavorazioni avvengono totalmente a
secco, a partire da barre caricate in fascio sul
caricatore Buffoli che alimenta la prima mac-
china. L’impianto, che è gestito da un unico
controllo numerico, è in grado di lavorare ogni
5-10 secondi un pezzo finito pronto per il mon-
taggio. Questa doppia macchina transfer di Buf-
foli è destinata alla produzione in serie di com-
ponenti per serrature, con un’elevata qualità,
tolleranze molto strette, tempi di ciclo ridottis-
simi e tempi di riattrezzamento minimi (tali da
giustificare la produzione in lotti di poche cen-
tinaia di pezzi). La nuova macchina transfer è in
pratica una vera e propria
linea di produzione
totalmente automatizzata
e dedicata alla lavo-
razione di precisione di corpi per serrature com-
plessi in ottone a partire da barre di vari profili.
L’impianto presenta numerosi aspetti innovativi
che, come importanza, superano la già notevole
capacità di gestire in modo automatico un pro-
cesso di produzione con un grado di comples-
sità così elevato, anche per una macchina uten-
sile delle più evolute. Una complessità che può
essere dimostrata dal fatto che gli azionamenti
utilizzati in questa sofisticata applicazione mec-
catronica sono nell’ordine delle centinaia.
Uno degli aspetti innovativi che il costruttore
ha voluto evidenziare, in quanto r
iferibile ad
un campo di applicazione assai più vasto dei
produttori di serrature
, è la capacità di
effet-
tuare tutte le lavorazioni a secco.
Il fatto di
non utilizzare un fluido di raffreddamento con-
sente di rendere più efficiente il processo di
lavorazione, riducendo gli ingombri, i consumi
elettrici e la complessità della macchina, che
non avrà bisogno di un impianto provvisto di
pompe per il liquido di raffreddamento, di volu-
minose vasche e di sistemi di filtrazione.
La lavorazione a secco comporta quindi una
grande riduzione della complessità impianti-
stica
che si traduce anche in minori
costi di manutenzione e in una mag-
giore affidabilità del sistema.
La lavorazione a secco conferisce
anche un ulteriore vantaggio, che
ha una notevole importanza sia da
un punto di vista economico e sia
in termini di rispetto dell’ambiente:
questa tecnologia permette infatti
di recuperare il truciolo asciutto
in modo semplice, con un limitato
dispendio energetico e senza pro-
durre rifiuti (liquidi refrigeranti
esausti, filtri saturi ecc.) e senza
la necessità di successivi impianti
per la separazione del truciolo dal
lubrorefrigerante.
Gli azionamenti
Vista la complessità e la vastità del
bagaglio di conoscenze necessario
per lo sviluppo di macchine avan-
zate come quelle transfer, è molto
importante che un costruttore come
Buffoli possa
trovare nel forni-
Il corpo principale di una serratura è lavorato a secco con la macchina utensile transfer di Buffoli
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