approfondimenti
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dizionario
Automazione e Strumentazione
n
Maggio 2015
della rivoluzione industriale e delle macchine a vapore,
dalla necessità di avere macchine sempre più veloci e pre-
cise. Si resero perciò necessari meccanismi in grado di cor-
reggere automaticamente i fattori di disturbo che alteravano
il funzionamento delle macchine.
Fino all’inizio degli anni cinquanta del Novecento gli elabo-
ratori erano
congegni di tipo meccanico o pneumatico
che
consentivano di eseguire algoritmi di elaborazione piuttosto
limitati e la loro connessione a sensori e attuatori costituiva
già di per sé un complesso problema di ingegneria.
In seguito però i sistemi di regolazione di tipo meccanico-
pneumatico vennero progressivamente perfezionati. Di fatto
essi costituirono la base dei sistemi di controllo industriali
chimici e termici, utilizzando per il loro funzionamento veri
e propri segnali pneumatici.
All’inizio degli anni Settanta, lo
sviluppo dell’Elettronica
permise lo sviluppo di schede a basso costo, di dimensioni
ridotte e di semplice sostituzione per la regolazione e il con-
trollo di valvole e attuatori. La novità più rilevante è che si
poteva costruire un unico prodotto hardware che si adattasse
alle diverse applicazioni tramite la modifica del software.
Per la gestione dei segnali analogici (pressione, tempera-
tura…) e la regolazione di processi chimici e termici nac-
quero i
DCS
(Distributed Control System). Per il controllo
di macchinari e dispositivi elettrici convenzionali furono
invece sviluppati dispositivi per elaborare i segnali digitali,
con lo scopo di sostituire i tradizionali quadri elettromecca-
nici (composti da relè, temporizzatori, contaimpulsi, ecc.):
i
PLC
(Programmable Logic Controller).
La disponibilità sempre maggiore di sistemi di elaborazione
potenti, versatili e a basso costo ha permesso di eseguire
funzioni controllo sempre più avanzate; dall’altra, la sem-
plificazione nello scambio di informazioni tra i vari elementi
di un sistema di automazione, consentito dalle reti di comu-
nicazione e dalla disponibilità di sensori e attuatori “intelli-
genti”, in grado cioè di inserirsi direttamente su una rete di
comunicazione, ha permesso di semplificare i problemi di
progetto, di realizzazione e di gestione di un sistema auto-
matizzato e, di conseguenza, di ridurre i costi.
Con il passare dei decenni, lo sviluppo delle tecnologie
informatiche e l’avvento di Internet hanno portato una vera
e propria rivoluzione dei sistemi di automazione. Oggi
infatti sono parte essenziale del mondo dell’automazione e
del controllo tecnologie avanzate come quelle che sovrin-
tendono a Scada, bus di campo, sensori wireless, internet
delle cose e comunicazione autonoma tra le macchine
(M2M), Cloud, strumentazione virtuale, sistemi cyberfisici,
smart sensor e soluzioni per l’intelligence d’impianto.
n
A maggio sarà presentata una versione aggiornata dell’app “Automa-
tion Story” (disponibile per iPad e tablet Android) che integrerà anche le
oltre 50 voci del Dizionario dell’Automazione che abbiamo pubblicato su
questa rivista negli ultimi quattro anni. La nuova versione dell’app sarà
presentata alla SPS IPC Drives di Parma.