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approfondimenti

43

dizionario

Automazione e Strumentazione

n

Maggio 2015

della rivoluzione industriale e delle macchine a vapore,

dalla necessità di avere macchine sempre più veloci e pre-

cise. Si resero perciò necessari meccanismi in grado di cor-

reggere automaticamente i fattori di disturbo che alteravano

il funzionamento delle macchine.

Fino all’inizio degli anni cinquanta del Novecento gli elabo-

ratori erano

congegni di tipo meccanico o pneumatico

che

consentivano di eseguire algoritmi di elaborazione piuttosto

limitati e la loro connessione a sensori e attuatori costituiva

già di per sé un complesso problema di ingegneria.

In seguito però i sistemi di regolazione di tipo meccanico-

pneumatico vennero progressivamente perfezionati. Di fatto

essi costituirono la base dei sistemi di controllo industriali

chimici e termici, utilizzando per il loro funzionamento veri

e propri segnali pneumatici.

All’inizio degli anni Settanta, lo

sviluppo dell’Elettronica

permise lo sviluppo di schede a basso costo, di dimensioni

ridotte e di semplice sostituzione per la regolazione e il con-

trollo di valvole e attuatori. La novità più rilevante è che si

poteva costruire un unico prodotto hardware che si adattasse

alle diverse applicazioni tramite la modifica del software.

Per la gestione dei segnali analogici (pressione, tempera-

tura…) e la regolazione di processi chimici e termici nac-

quero i

DCS

 (Distributed Control System). Per il controllo

di macchinari e dispositivi elettrici convenzionali furono

invece sviluppati dispositivi per elaborare i segnali digitali,

con lo scopo di sostituire i tradizionali quadri elettromecca-

nici (composti da relè, temporizzatori, contaimpulsi, ecc.):

i

PLC

 (Programmable Logic Controller).

La disponibilità sempre maggiore di sistemi di elaborazione

potenti, versatili e a basso costo ha permesso di eseguire

funzioni controllo sempre più avanzate;  dall’altra, la sem-

plificazione nello scambio di informazioni tra i vari elementi

di un sistema di automazione, consentito dalle reti di comu-

nicazione e dalla disponibilità di sensori e attuatori “intelli-

genti”, in grado cioè di inserirsi direttamente su una rete di

comunicazione, ha permesso di semplificare i problemi di

progetto, di realizzazione e di gestione di un sistema auto-

matizzato e, di conseguenza, di ridurre i costi.

Con il passare dei decenni, lo sviluppo delle tecnologie

informatiche e l’avvento di Internet hanno portato una vera

e propria rivoluzione dei sistemi di automazione. Oggi

infatti sono parte essenziale del mondo dell’automazione e

del controllo tecnologie avanzate come quelle che sovrin-

tendono a Scada, bus di campo, sensori wireless, internet

delle cose e comunicazione autonoma tra le macchine

(M2M), Cloud, strumentazione virtuale, sistemi cyberfisici,

smart sensor e soluzioni per l’intelligence d’impianto.

n

A maggio sarà presentata una versione aggiornata dell’app “Automa-

tion Story” (disponibile per iPad e tablet Android) che integrerà anche le

oltre 50 voci del Dizionario dell’Automazione che abbiamo pubblicato su

questa rivista negli ultimi quattro anni. La nuova versione dell’app sarà

presentata alla SPS IPC Drives di Parma.