Aprile 2018
Automazione e Strumentazione
ALIMENTARE
approfondimenti
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per migliorare l’impiego di tempi e strumenti nei
processi CIP e così via.
Le diverse strategie spesso sono applicate in
isolamento, documentandone gli esiti, con un
grande dispendio di tempo e anche una grande
produzione di rifiuti nei vari tentativi alla
ricerca della perfetta combinazione di acqua,
energia, prodotti chimici.
Questa sorta di ‘regolazione’ del sistema CIP
può offrire alcuni vantaggi, ma un approccio oli-
stico con un software di automazione rappresenta
indubbiamente una soluzione più efficace per
ridurre i costi e incrementare la sicurezza. L’in-
dividuazione della combinazione ottimale per la
pulizia delle apparecchiature, assieme alla neces-
sità di rispettare le normative vigenti, è più sem-
plice, per cui si risparmia tempo, si riducono gli
errori e si abbattono i consumi di acqua ed energia.
Strategie di Ottimizzazione dei processi CIP
Anche se i requisiti di ogni stabilimento alimen-
tare variano, l’esperienza ha dimostrato che l’ap-
proccio ottimale per i processi CIP si basa su tre
fattori fondamentali:
efficacia ed efficienza del
progetto; efficienza energetica; ottimizzazione
dell’automazione
. Il primo passo per l’ottimiz-
zazione è verificare ognuno di questi fattori per
identificare eventuali lacune esistenti e pianificare
con precisione l’implementazione, per sfruttare i
miglioramenti dell’efficienza e della sicurezza.
Ci concentreremo qui di seguito sull’
ottimizza-
zione dell’automazione
, ottenibile tramite l’im-
plementazione di innovative soluzioni software
oggi disponibili.
Controlli, sensori e alarmi sono tutti elementi di
automazione che consentono di implementare
dashboard e definire indicatori delle prestazioni
chiave (KPI). I tipici
KPI
possono includere i metri
cubi d’acqua per numero di CIP, la percentuale di
riutilizzo dell’acqua, i mega joule di energia consu-
mata per tonnellata di prodotto o i chilogrammi di
acque reflue prodotte per chilolitro di prodotto
[6]
.
L’automazione migliora la qualità delle informa-
zioni disponibili e consente un controllo più rigido
delle varie parti del processo di pulizia, ad esem-
pio la creazione di parametri attorno all’apertura e
alla chiusura delle valvole e al funzionamento della
pompa. È importante che l’architettura di automa-
zione sia aperta in modo che l’apparecchiatura di
elaborazione CIP possa comunicare con altre appa-
recchiature del processo (per esempio serbatoi o
pastorizzatori). La funzione di ‘controllo dello stato’
integrata semplifica l’efficienza dell’operazione.
I parametri chiave dell’automazione
nei processi CIP
Una ricetta di pulizia efficace si basa su quattro pa-
rametri chiave, la ‘regola delle quattro T’. Il sistema
di automazione del processo monitora e verifica
questi quattro parametri fondamentali; tramite un
software che calcola la combinazione ottimale di
ogni parametro, è possibile ridurre drasticamente i
costi. Le ‘quattro T’ sono:
- Tempo: durata dei cicli di pulizia;
Figura 2 - Esempio di
gestione dei parametri CIP