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SAFETY

primo piano

35

Automazione e Strumentazione

Marzo 2018

i dati aziendali, sviluppando tecnologie che ne

consentano l’elaborazione e l’analisi così da

poterli utilizzare per prendere decisioni in tempi

brevi, in funzione delle condizioni dell’impianto

e della domanda proveniente dalla produzione.

Sul fronte dei processi produttivi batch la fles-

sibilità - requisito fortemente cercato dall’au-

tomazione industriale nel corso degli anni

passati, e ragggiunto attraverso lo standard

ISA S88 - deve combaciare, sempre più, con

le funzionalità di sistemi MES, ERP e sistemi

di reportistica.

I mattoni su cui lavorare esistono ma è neces-

sario spingere ancora di più sulla capacità di

integrazione di tutti gli elementi preceden-

temente indicati. Nei processi innovativi la

volontà delle aziende trova un valido soste-

gno da parte della legislazione sia in termini

di sicurezza cogenti sia in termini di incentivi

per aumentare sicurezza e competitività”.

2) Per la sicurezza degli impianti di processo

e delle produzioni batch, che normalmente è

intesa come ‘safety’, stanno diventando sem-

pre più importanti i concetti della ‘cyber secu-

rity’, della tutela dei dati e della protezione

delle risorse di produzione dagli accessi inde-

siderati. Come è possibile affrontare efficace-

mente queste sfide?

Chavarria:

“Nel controllo di processo è

importante differenziare i due concetti di Safety

e Security, che alcune volte vengono confusi.

Safety è la protezione delle persone dalle mac-

chine e dall’impianto mentre Security è la pro-

tezione delle macchine o dell’impianto dalle

persone. Ci sono delle somiglianze e delle dif-

ferenze. Con Safety si parla di SIL, acronimo

di Safety Integrity Level, unità di misura per

la quantificazione della riduzione del rischio;

mentre in ambito Security si parla di PL, acro-

nimo di Protection Level. Più alti sono que-

sti livelli, maggiore è la riduzione del rischio

derivato da un eventuale disastro o intrusione.

Safety viene regolato dalla normativa IEC

615108 e IEC 61511, mentre Security da nor-

mative IEC 62443, ISO 20010, Achilles ecc.

Per la prima volta la normativa Safety IEC

61511-1 Edition 2.0 2016-02 include i requisiti

di security risk assessment. A questo punto pos-

siamo dire che non c’è più Safety senza Security.

Diventa fondamentale includere nell’intero

processo del ‘Safety e Security life cycle’ tre

pilastri importanti: Plant security, Network

security e System Integrity.

Il concetto di sicurezza non si limita sola-

mente all’impiego di singoli metodi di sicu-

rezza (per esempio crittografia) o di singoli

dispositivi di sicurezza (per esempio fire-

wall), ma diviene un concetto globale basato

sull’interazione di molteplici misure di sicu-

rezza nell’intero impianto: configurazione di

un’architettura di rete con sicurezza distri-

buita in diversi livelli (Defense in Depth),

combinata con la suddivisione dell’impianto

in celle di sicurezza; gestione della rete, seg-

mentazione della rete; gestione di patch di

sicurezza; impiego di programmi antivirus

e firewall; supporto e accessi remoti (VPN,

IPSec); impostazione automatica di parame-

tri rilevanti per la sicurezza come per esem-

pio DCOM; gestione e autenticazione a un

fattore e a due fattori, per esempio chip card

e l’inserimento dall’operatore del codice di

riconoscimento; interfaccia Industrial Ether-

net con funzioni di security integrate (fire-

wall, VPN); Application Whitelisting.

Poiché Siemens considera di importanza fon-

damentale la sicurezza degli impianti di pro-

cesso, viene regolarmente verificato, da periti

neutrali, il sistema di controllo di processo

Simatic PCS 7. TÜV Sud conferma, per il

sistema di controllo di processo Simatic PCS

7, la conformità agli standard di Security IEC

62443-4-1 e IEC 62443-3-3-3. Il sistema di

controllo di processo offre molteplici misure

e funzioni di Security per la protezione del

funzionamento dell’impianto. Con questa

certificazione Siemens documenta il proprio

concetto di Security per prodotti di automa-

zione e fornisce una chiara informazione

sulle misure di Industrial Security agli inte-

gratori e ai gestori”.

Alberto Griffini di Mitsubishi Electric