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MECCANICA

primo piano

Gennaio/Febbraio 2016

n

Automazione e Strumentazione

30

“Oggi siamo soprattutto un Paese di meccanici”,

ha detto il professor Marco Fortis (Direttore e

VicePresidente Fondazione Edison) nel tradizio-

nale appuntamento di fine anno di

Anima

- Fede-

razione delle Associazioni Nazionali dell’Industria

Meccanica Varia ed Affine - l’organizzazione

industriale di categoria che, in seno a Confin-

dustria, rappresenta le aziende della meccanica

varia e affine. Fortis, presentando una dettagliata

e positiva panoramica sull’andamento del settore,

ha rilevato come nel mese di novembre 2015 l’I-

talia si sia attestata come il Paese dell’Eurozona

con maggior crescita di fiducia dei consumatori,

fiducia che affianca quella delle imprese, risalita

ai massimi storici dal 2007. Ne è emerso un qua-

dro di ripresa economica generale e prospettive di

crescita per il 2016, in particolare per alcuni set-

tori: apparecchi e dispositivi per la preparazione di

bevande calde o per la cottura o il riscaldamento

degli alimenti, refrigerazione commerciale, pompe

per liquidi, rubinetteria e valvolame, strumenti per

la misurazione di gas, carburanti e acqua, impianti

di finitura. Nel 2014, secondo il Trade Perfor-

mance Index Unctad-WTO, l’Italia è stata, su 14

settori del commercio mondiale e 189 Paesi, la

nazione più competitiva in tre settori, la seconda

in cinque settori e la sesta in un settore: il secondo

risultato per numero di migliori piazzamenti dopo

la Germania. Se poi si considera il

saldo commer-

ciale

per automazione e meccanica, si vede che è

più alto di quello dei settori considerati tradizio-

nalmente vincenti (moda, arredamento, alimentare

e design).

Quest’ultimo dato è stato sottolineato anche dal

Presidente di Anima

Alberto Caprari

, che ha

indicato la radice di tale performance: “La chiave

che apre le porte estere è la qualità e la flessibilità

delle nostre imprese, accompagnata dalla stima per

le nostre tecnologie. Noi italiani sappiamo rispon-

dere molto bene alle richieste dei clienti adattan-

doci alle condizioni normative, sociali ed econo-

miche in cui ci troviamo a operare. Siamo sempre

al passo con le norme, diversamente da qualche

altro player internazionale”.

La situazione positiva è confermata dai dati pub-

blicati dall’Ufficio Studi Anima, secondo i quali

la

produzione è in costante incremento

. Nel

2015 la meccanica italiana ha prodotto tecnologie

e componentistica per un totale di

44 miliardi di

euro

, valore in aumento (+1,3%) rispetto all’anno

precedente. Il 2016 prevede già un +0,7% per la

produzione, che toccherà i 44,3 miliardi di euro.

Direttamente proporzionale alla produzione, il

dato delle esportazioni è in crescita continua. Nel

2015 si sale a 25,7 miliardi di euro con un +1,3%

sul 2014.

Esaminando i dati export del primo semestre 2015,

si nota una distribuzione che privilegia i Paesi

dell’Europa a 28 (42%) dove

il nostro export

continua a crescere

(+3,9%); significativa anche

la quota di esportazioni verso il Nord America

(11%), che sta dimostrando una forte attrattività

per la nostra meccanica che raggiunge un +14,1%

sul 2014.

La situazione geopolitica è la lente attraverso cui

leggere il calo (-13,4%) della vendita dell’italianità

nei paesi ExtraUE. Se si confronta il primo seme-

stre 2014 con quello 2015 per la sola Russia il calo

(-40,8%) è giustificato con evidenti riferimenti alla

battuta d’arresto dovuta alle sanzioni russe.

Secondo le stime 2016, il dato è destinato ad

aumentare a +1,4% fino a raggiungere i 26,1

Presidente di

Anima, che

ha indicato la

radice di tale

performance:

“La chiave

che apre le

porte estere è

la qualità e la

flessibilità delle

nostre imprese,

accompagnata

dalla stima per le

nostre tecnologie”

Alberto Caprari,

Presidente di

Anima

Mario Gargantini

I dati di fine anno di Anima, l’associazione di

Confindustria che rappresenta le aziende della

meccanica, presentano un andamento positivo del

settore e un quadro di ripresa economica generale,

con prospettive di crescita per il 2016. Nel primo

semestre 2015 le esportazioni sono trascinate da

una crescita del 3,9% verso gli altri pesi Paesi

dell’Europa e del 14,1% verso il Nord America.

PRODUZIONE IN COSTANTE INCREMENTO, FORTE IMPEGNO DI ANIMA

Bene la meccanica italiana,

che corre sui binari dell’export