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Efficiency & Environment - Ottobre 2017

attualità

“U

n documento fondamenta-

le per delineare le strategie

energetiche e ambientali

del futuro, per promuovere

l’innovazione tecnologica,

per ridare fiato al ‘sistema Italia’ e all’economia.

Per raggiungere questi obiettivi, la SEN non in-

dica ancora gli strumenti, e gli strumenti più in-

teressanti potrebbero essere i contratti per diffe-

renza e i PPA, cioè i contratti di lungo periodo”

questi i commenti dell’economista Alessandro

Marangoni alla bozza della Strategia Energeti-

ca Nazionale (SEN), il documento per il quale si

conclude oggi la consultazione pubblica. Maran-

goni è il CEO di Althesys, il think tank che analiz-

za l’economia dell’energia, dell’ambiente e delle

utility e che pubblica il rapporto Irex sulle fon-

ti rinnovabili. La SEN è il documento strategico

messo a punto dai ministri dello Sviluppo econo-

mico e dell’Ambiente, Carlo Calenda e Gian Luca

Galletti, e che sarà adottato prossimamente dal

Governo. Che cosa sono i contratti per differenza

suggeriti da Marangoni? “Gli operatori si aggiudi-

cano tramite aste la garanzia di un prezzo dell’e-

nergia fisso nel tempo” spiega l’economista “e se

quello del mercato elettrico sul quale vendono la

loro produzione scende sotto questo valore, vie-

ne riconosciuta loro la differenza. Ma ovviamen-

te non sono questi i soli strumenti di una politica

energetica e ambientale: il Governo deve poter

usare una tastiera completa”. Negli ultimi anni

il settore dell’energia e il sistema di norme che

lo regolano sono cresciuti in modo disordinato,

incoerente, disorganico: spesso con effetti con-

troproducenti. Finalmente il Governo ha messo

mano al disordine per dare a questo settore stra-

tegico una linea condivisa con i cittadini.

A

Carlotta Veloso

Bene la SEN,

ora strumenti per realizzarla

Secondo l’economista Marangoni,

CEO di Althesys, “contratti di lungo

periodo, detrazioni fiscali e contratti

‘per differenza’ possono essere

gli strumenti migliori per attuare

la Strategia Energetica Nazionale

del Governo”

Efficienza energetica e fonti rinnovabili

Gli obiettivi che si è dato il Governo si possono riassumere in

due concetti: l’efficienza energetica (produrre di più consu-

mando meno) e le fonti rinnovabili di energia. “L’efficienza è

una leva fondamentale per raggiungere gli obiettivi dell’UE.

Obiettivi più ambiziosi permettono di ridurre al minimo gli

investimenti in nuova capacità” avverte Marangoni. “Nel set-

tore eolico, prima di costruire nuovi impianti, è fondamen-

tale soprattutto rinnovare quelli che ormai sono invecchiati

e che avevano adottato tecnologie oggi superate: noi di Al-

thesys abbiamo calcolato che, se fosse possibile rinnovare i

‘mulini a vento’, senza alzarne nuovi si potrebbero produrre

circa 9 miliardi di kilowattora in più con oneri per incentivi

modesti (13 milioni di euro l’anno), o addirittura nulli in sce-

nari di prezzi crescenti”. Anche valorizzare il patrimonio idro-

elettrico esistente, tuttora la prima fonte rinnovabile in Italia,

sarà fondamentale, creando le condizioni per poter tornare

a investire in questo settore. Bisognerà intervenire anche su

parte del parco fotovoltaico, sebbene più giovane, e punta-

re a nuovi investimenti in quello utility scale, la fonte con i

costi più bassi nel medio periodo, con nuove aste e

contract

for difference

. “Invece, strumenti come la detrazione fiscale

si prestano meglio per il fotovoltaico di taglia media e pic-

cola, come nel settore commerciale e residenziale, e per il

rilancio più in generale della generazione distribuita”. Per gli

impianti solari di dimensioni medie da realizzare sul tetto di

capannoni industriali o commerciali si ipotizza nel 2030 una

capacità di oltre 4.000 megawatt, con oneri sui 44 milioni

l’anno, mentre con le detrazioni fiscali sugli impianti di taglia

domestica si potrebbe arrivare a 300 nuovi megawatt l’an-

no. “Vantaggi indiscutibili, non solamente per l’ambiente ma

anche per le bollette degli italiani, oggi appesantite da one-

ri e incentivi” osserva Alessandro Marangoni. Altri obiettivi

sono garantire l’adeguatezza del sistema, ridurre al minimo

l’import, investire nella smart energy, cioè nelle reti intelli-

genti, nella digitalizzazione, negli accumuli e più in generale

nell’innovazione tecnologica.“L’orizzonte di medio periodo

della SEN non deve però far dimenticare che sono neces-

sarie da subito misure concrete per il periodo 2018-2020,

altrimenti ripeteremo l’errore del passato di un andamento

stop and go e l’Italia continuerà ad essere considerata dagli

investitori come il Paese dell’incertezza”.

Althesys -

www.althesys.com

Foto tratta da www.pixabay.com