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Efficiency & Environment - Maggio 2016
ha portato a una totale soluzione del problema ma solo a
una sua parziale mitigazione. Conseguentemente è nata la
necessità di porsi in un’ottica preventiva con l’obiettivo di
evitare la produzione degli impatti fin dalla fase di proget-
tazione di un qualunque intervento antropico sull’ambien-
te. Questo tipo di approccio è conosciuto come life-cycle-
thinking e tra gli strumenti chiave che ne permettono la
realizzazione, vi sono il life cycle assessment e l’ecodesign.
Adottando questi approcci e questi strumenti si sono avviati
numerosi percorsi che hanno portato allo sviluppo di nume-
rose innovazioni tecnologiche, di prodotto e di processo in
un’ottica di sostenibilità.
Un approccio sistemico
Nonostante la varietà di strumenti e soluzioni green, recenti
studi internazionali
[1]
segnalano che la velocità nell’adozio-
ne di questi approcci non è ancora adeguata a fronteggiare
le sfide future. Sono in crescita infatti gli effetti generati da
criticità e impatti ambientali, come ad esempio il cambia-
mento climatico, la perdita di biodiversità, l’inquinamento
dei diversi comparti (acqua, terra e aria) e l’esaurimento del-
le risorse. Inoltre è in aumento la frequenza di eventi calami-
tosi, ascrivibili a gravi responsabilità antropiche sull’uso del
pianeta, con importanti conseguenze sulle attività umane e
sulla qualità degli ecosistemi. Emerge perciò la necessità di
adottare un approccio sistemico che preveda al contempo
la prevenzione, la mitigazione ma anche l’adattamento agli
impatti, così da aumentare la protezione e la preparazione
ad affrontare gli eventi. Ciò deve avvenire sia attraverso l’im-
piego di tecnologie appropriate e innovative (ad esempio
I
l termine transizione significa processo
di trasformazione, cambiamento. In am-
bito internazionale un nuovo ambito di
ricerca denominato Transizione Sosteni-
bile (Sustainability Transition) si sta sempre più
affermando con l’obiettivo di studiare e svilup-
pare processi di innovazione sistemica multi-
dimensionali e a lungo termine verso nuove
modalità di produzione e consumo sostenibile.
Analizzando la storia dell’umanità dal punto di
vista della sostenibilità, noteremmo alcuni im-
portanti passaggi evolutivi che hanno guidato
il cambiamento verso stili di vita e modalità di
produrre e consumare le risorse e i beni del
nostro pianeta maggiormente sostenibili. È in-
teressante considerare l’evoluzione in termini
proprio di innovazione sostenibile, attraverso i
diversi approcci che nel tempo si sono susse-
guiti. Il primo ad emergere è un approccio pro-
tettivo: l’uomo si è trovato a sviluppare nuove
tecnologie e nuove modalità di organizzarsi
per difendersi da pericoli e minacce ambienta-
li. Successivamente si è passati a un’era in cui
le attività antropiche iniziavano a determinare
importanti ricadute e influenze sull’ambiente.
Al fine di mitigare gli impatti ambientali pro-
dotti dall’uomo, si è adottato primariamente
un approccio correttivo improntato a mitigare
gli impatti già prodotti, il cosiddetto approccio
end-of-pipe. Questo tipo di orientamento non
Ingegneria della Transizione
Nuovi approcci per un
cambiamento di sistema
Francesca Cappellaro*,
Alessandra Bonoli**
Una sperimentazione nel Campus di via Terracini della Scuola di Ingegneria e
Architettura dell’Università di Bologna ha permesso di rafforzare le misure di
sostenibilità e ha evidenziato il ruolo cruciale degli esperimenti di transizione
e il contributo dell’Ingegneria della Transizione come parte integrante di un
percorso interdisciplinare a livello tecnico e sociale
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