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Efficiency & Environment - Maggio 2016

zioni diverse: i risultati suggeriscono una pendenza di

0.9

Φ

per ottenere la massima radiazione diretta inci-

dente annualmente. In pratica, la superficie ricevente

deve essere orientata verso l’equatore con un’inclina-

zione approssimativamente uguale alla latitudine,

β≅Φ

.

L’angolo di inclinazione ottimale dipende tuttavia dal

tipo di impiego previsto: infatti, per favorire il rendi-

mento dei pannelli nelle stagioni invernali e agevolare

un progetto che consideri anche il riscaldamento degli

ambienti, è necessaria un’inclinazione più marcata, con

valori prossimi a

Φ

+ 10°, mentre per favorire il rendi-

mento durante l’estate si deve predisporre un’inclina-

zione di circa

Φ

- 10°.

Pochi gradi di variazione di

β

attorno al valore ottimale

hanno un effetto modesto sulla radiazione totale raccol-

ta su lunghi periodi. Per quanto riguarda l’orientamento

del pannello, gli studiosi hanno calcolato la radiazione

annuale relativa su superfici inclinate di un angolo pari

a

β

= 0.9

Φ

, in funzione della latitudine e dell’angolo azi-

mutale

γ

della superficie di raccolta: si nota dai risultati

che, per un certo valore di

γ

, si ha un effetto negativo,

quindi minore radiazione annuale captata dalla superfi-

cie, man mano che la latitudine

Φ

aumenta. Però, fino a

un valore di

γ

= 22.5° e per latitudini fino a 45°, il soleg-

giamento annuale relativo non si discosta più del 2% da

quello relativo a

γ

= 0°, cioè con orientamento a Sud nel

caso la superficie si trovi nell’emisfero Nord. Quindi, si

può dire che l’orientamento ottimale nell’emisfero Nord

è intorno a Sud. Se consideriamo anche l’influenza che

ha la temperatura ambiente sul rendimento del pan-

nello, cioè quest’ultimo aumenta all’aumentare di essa,

allora è meglio favorire un’esposizione più conveniente

nelle ore pomeridiane in cui anche in inverno le giorna-

te risultano più calde e quindi scegliere un orientamen-

to leggermente a Ovest. Questi calcoli sono stati fatti

solo considerando la radiazione diretta; aggiungendo

la radiazione diffusa gli effetti dell’orientamento della

superficie possono essere diversi in maniera significa-

tiva. Nel caso di installazioni su tetto a falda (esclusi gli

edifici industriali), al fine di rispettare criteri di corretto

inserimento architettonico dei collettori, non sono co-

munque ammesse installazioni di collettori solari con

orientamenti e inclinazioni diversi dall’inclinazione e

orientamento della falda.

cie terrestre nel punto considerato, mentre

il secondo è la posizione del Sole rispetto

all’asse Nord-Sud, cioè la deviazione della

normale alla superficie dal meridiano loca-

le (

γ

= 0 a Sud). Si introduce anche l’angolo

orario,

ω

, definito come la distanza angola-

re tra il sole e la sua posizione a mezzogior-

no lungo la sua traiettoria apparente sulla

volta celeste.

Tale angolo è nullo a mezzogiorno, positivo

nelle ore della mattina e negativo in quelle po-

meridiane. Poiché la Terra ruota di 15° all’ora

alla velocità nominale di 360° al giorno, esso

risulta pari al numero di ore di distanza dal

mezzogiorno moltiplicato per 15. Infine, l’an-

golo di incidenza della radiazione solare diret-

ta,

θ

, è quello misurato fra la direzione di pro-

pagazione della radiazione e la normale alla

superficie considerata: tale angolo è funzione

di tutti gli angoli precedentemente introdotti,

quali

δ

,

Φ

,

β

,

γ

,

ω

. La posizione del Sole può

anche essere rappresentata graficamente nel

diagramma solare, caratteristico per una lati-

tudine assegnata.

Orientamento dei pannelli solari

Normalmente, il collettore solare piano

conserva un’inclinazione fissa durante tutto

l’anno; va scelta, quindi, quella inclinazio-

ne che consente il massimo vantaggio dal

punto di vista della raccolta d’energia uti-

le. Questa scelta non coincide sempre con

quella corrispondente alla massima radia-

zione solare incidente captata nell’arco di

un anno: si deve, infatti, tenere conto del

tipo d’utenza considerata, della zona d’in-

stallazione. Per periodi lunghi, in località

dove non si hanno forti variazioni stagionali

delle condizioni atmosferiche, stime dell’ef-

fetto dell’orientamento e dell’inclinazione

della superficie del pannello solare sono

state basate su calcoli della radiazione di-

retta. Per il soleggiamento annuale relativo

su superfici volte verso l’equatore a inclina-

Solare termico