45
Efficiency & Environment - Maggio 2016
striale o a suo supporto, come l’utilizzo di lampade
a LED per l’illuminazione o l’utilizzo di convertitori
di frequenza. L’efficienza energetica è legata anche
al riciclo delle materie prime utilizzate, in parti-
colar modo dell’acqua utilizzata all’interno dello
stabilimento. Un impianto di recupero, filtrazione
e disinfezione dell’acqua di processo può portare
non solo a un risparmio economico, ma anche a
un miglioramento delle prestazioni dell’impianto
attraverso un controllo più accurato della qualità
dei fluidi utilizzati.
E&E:
Cosa frena l’efficienza energetica nell’indu-
stria italiana?
Caruson:
Probabilmente la capacità di investimen-
ti iniziale di cui necessitano gli ammodernamenti
per ottenere una maggiore efficienza energetica:
spesso la portata dell’investimento unito al clima
di incertezza rende nullo il beneficio che si otter-
rebbe solo a medio o lungo termine. Inoltre spesso
i cambiamenti spaventano, sono necessarie mini-
me o grandi rivoluzioni e approcci innovativi, così
come nuove metodologie nel ciclo produttivo. Ri-
visitazioni che spesso sono
frenate dalla routine.
Mugnolo:
La crisi econo-
mica e l’alto costo del la-
voro hanno comportato
una forte diminuzione o
delocalizzazione degli in-
vestimenti da parte del
tessuto industriale italiano,
salvo alcune eccezioni ec-
cellenti. Le strutture sono
in molti casi datate e non
concepite per essere effi-
cienti da un punto di vista
energetico. Servirebbe un
forte sostegno istituzionale atto a incentivare
comportamenti virtuosi a livello nazionale, ora li-
mitati all’iniziativa imprenditoriale, o talvolta alla
responsabilità sociale, dei singoli.
E&E:
Fino a che punto l’innovazione nelle tecnolo-
gie può contro alcuni comportamenti inefficienti
delle aziende?
Caruson:
L’innovazione tecnologica può por-
tare a studi, prospetti e progetti specifici per ti-
pologia di azienda dove diventa evidente che
l’ottimizzazione dei processi e dei costi vadano
a beneficio dell’azienda, dei lavoratori e dell’am-
biente presente e futuro. Dove studi e prospet-
ti automatizzati da programmi ad hoc rivelino
falde produttive correggendole o rendendole
correggibili. Seconda valenza dell’innovazione
tecnologica è la variabilità e la customizzazione
del prodotto dell’azienda stessa, secondo varia-
bili dettate dall’acquirente. Grazie alla tecnologia
oggi possiamo velocizzare di molto qualsiasi tipo di processo,
ma soprattutto il grande valore è lo scambio in tempo reale di
qualsiasi tipo di informazione, di dati, di innovazioni, scambio
che fino a qualche tempo fa era impensabile.
Aumentare l’efficienza, accrescere la produttività, migliorare le
performance aziendali. I processi sono influenzati dalla capacità
di controllare accuratamente i cicli di lavoro, ma anche di sapere
quando una macchina va manutenuta per evitare blocchi e rottu-
re che possono compromettere il ciclo produttivo.
E&E:
Come può un’azienda essere sempre e costantemente ef-
ficiente?
Caruson:
Con addetti specifici al monitoraggio dei dati, delle an-
nualità, dell’usura.
E&E:
Qual è il costo di/per essere sempre efficiente?
Caruson:
Il costo di personale tecnico cosciente, ben presente e
ben formato.
E&E:
Tutti parlano di efficienza energetica ma pochi hanno piena
consapevolezza di quali e quante strade siano oggi aperte per ot-
tenerla. Ci può dare un’idea?
Caruson:
Il costante aggiornamento tramite enti e organi tecnici
di settore, la consultazione dell’enorme database e fonte di in-
formazione che è la rete e il monitoraggio di agevolazioni. Nel
nostro caso, per esempio, oltre a presentare nuove evoluzioni e
tecnologie, si avvisa la clientela di possibili incentivi previsti per
quella tipologia di impianto. Presentare prospetti sugli oneri e
problematiche dati da bassa efficienza a risparmio.
Mugnolo:
Xylem è impegnata a livello globale nella riduzione dei
consumi energetici, a partire da uno dei nostri prodotti ‘core’, le
pompe idrauliche. Le pompe consumano ben il 10% della produ-
zione energetica globale e due pompe su tre sprecano più energia
del dovuto. Questo significa che, attraverso l’uso di pompe e mo-
tori ad alta efficienza, uniti a dei convertitori di frequenza, si può
risparmiare più del 60% dell’energia, riducendo così il consumo
energetico globale del 4%. Questo vorrebbe dire risparmiare 740
miliardi di chilowattora (kWh), l’equivalente di 176 centrali elettri-
che a carbone da 500 megawatt (MW) l’una, e 592 milioni di ton-
nellate di CO 2 all’anno, con grandi benefici economici e ambienta-
li. In Italia l’efficienza energetica viene sempre associata e limitata
al solo risparmio energetico, ma la questione è molto più ampia.
L’efficienza energetica è un approccio mentale che coinvolge tutti
gli aspetti legati alla produzione, è un processo che deve prefig-
gersi un miglioramento continuo, atto a diminuire sprechi e inef-
ficienze attraverso l’analisi del costo del ciclo di vita dell’impianto,
senza soffermarsi al solo costo iniziale dell’investimento.
La Legge di Stabilità 2016 nel prorogare le detrazioni del 65% per
il risparmio energetico ha introdotto diverse novità circa gli inter-
venti ammessi e le modalità di accesso all’incentivo.
E&E:
Gli incentivi per le imprese che investono in fonti rinnova-
bili, regolamentazioni, variabilità dei costi delle materie prime…
come influenzano una pianificazione di lungo termine delle scel-
te energetiche?
Caruson:
Sicuramente possono essere un’ottima leva.
Giovanni Mugnolo,
technical training manager
Emea, Xylem