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Efficiency & Environment - Maggio 2016

striale o a suo supporto, come l’utilizzo di lampade

a LED per l’illuminazione o l’utilizzo di convertitori

di frequenza. L’efficienza energetica è legata anche

al riciclo delle materie prime utilizzate, in parti-

colar modo dell’acqua utilizzata all’interno dello

stabilimento. Un impianto di recupero, filtrazione

e disinfezione dell’acqua di processo può portare

non solo a un risparmio economico, ma anche a

un miglioramento delle prestazioni dell’impianto

attraverso un controllo più accurato della qualità

dei fluidi utilizzati.

E&E:

Cosa frena l’efficienza energetica nell’indu-

stria italiana?

Caruson:

Probabilmente la capacità di investimen-

ti iniziale di cui necessitano gli ammodernamenti

per ottenere una maggiore efficienza energetica:

spesso la portata dell’investimento unito al clima

di incertezza rende nullo il beneficio che si otter-

rebbe solo a medio o lungo termine. Inoltre spesso

i cambiamenti spaventano, sono necessarie mini-

me o grandi rivoluzioni e approcci innovativi, così

come nuove metodologie nel ciclo produttivo. Ri-

visitazioni che spesso sono

frenate dalla routine.

Mugnolo:

La crisi econo-

mica e l’alto costo del la-

voro hanno comportato

una forte diminuzione o

delocalizzazione degli in-

vestimenti da parte del

tessuto industriale italiano,

salvo alcune eccezioni ec-

cellenti. Le strutture sono

in molti casi datate e non

concepite per essere effi-

cienti da un punto di vista

energetico. Servirebbe un

forte sostegno istituzionale atto a incentivare

comportamenti virtuosi a livello nazionale, ora li-

mitati all’iniziativa imprenditoriale, o talvolta alla

responsabilità sociale, dei singoli.

E&E:

Fino a che punto l’innovazione nelle tecnolo-

gie può contro alcuni comportamenti inefficienti

delle aziende?

Caruson:

L’innovazione tecnologica può por-

tare a studi, prospetti e progetti specifici per ti-

pologia di azienda dove diventa evidente che

l’ottimizzazione dei processi e dei costi vadano

a beneficio dell’azienda, dei lavoratori e dell’am-

biente presente e futuro. Dove studi e prospet-

ti automatizzati da programmi ad hoc rivelino

falde produttive correggendole o rendendole

correggibili. Seconda valenza dell’innovazione

tecnologica è la variabilità e la customizzazione

del prodotto dell’azienda stessa, secondo varia-

bili dettate dall’acquirente. Grazie alla tecnologia

oggi possiamo velocizzare di molto qualsiasi tipo di processo,

ma soprattutto il grande valore è lo scambio in tempo reale di

qualsiasi tipo di informazione, di dati, di innovazioni, scambio

che fino a qualche tempo fa era impensabile.

Aumentare l’efficienza, accrescere la produttività, migliorare le

performance aziendali. I processi sono influenzati dalla capacità

di controllare accuratamente i cicli di lavoro, ma anche di sapere

quando una macchina va manutenuta per evitare blocchi e rottu-

re che possono compromettere il ciclo produttivo.

E&E:

Come può un’azienda essere sempre e costantemente ef-

ficiente?

Caruson:

Con addetti specifici al monitoraggio dei dati, delle an-

nualità, dell’usura.

E&E:

Qual è il costo di/per essere sempre efficiente?

Caruson:

Il costo di personale tecnico cosciente, ben presente e

ben formato.

E&E:

Tutti parlano di efficienza energetica ma pochi hanno piena

consapevolezza di quali e quante strade siano oggi aperte per ot-

tenerla. Ci può dare un’idea?

Caruson:

Il costante aggiornamento tramite enti e organi tecnici

di settore, la consultazione dell’enorme database e fonte di in-

formazione che è la rete e il monitoraggio di agevolazioni. Nel

nostro caso, per esempio, oltre a presentare nuove evoluzioni e

tecnologie, si avvisa la clientela di possibili incentivi previsti per

quella tipologia di impianto. Presentare prospetti sugli oneri e

problematiche dati da bassa efficienza a risparmio.

Mugnolo:

Xylem è impegnata a livello globale nella riduzione dei

consumi energetici, a partire da uno dei nostri prodotti ‘core’, le

pompe idrauliche. Le pompe consumano ben il 10% della produ-

zione energetica globale e due pompe su tre sprecano più energia

del dovuto. Questo significa che, attraverso l’uso di pompe e mo-

tori ad alta efficienza, uniti a dei convertitori di frequenza, si può

risparmiare più del 60% dell’energia, riducendo così il consumo

energetico globale del 4%. Questo vorrebbe dire risparmiare 740

miliardi di chilowattora (kWh), l’equivalente di 176 centrali elettri-

che a carbone da 500 megawatt (MW) l’una, e 592 milioni di ton-

nellate di CO 2 all’anno, con grandi benefici economici e ambienta-

li. In Italia l’efficienza energetica viene sempre associata e limitata

al solo risparmio energetico, ma la questione è molto più ampia.

L’efficienza energetica è un approccio mentale che coinvolge tutti

gli aspetti legati alla produzione, è un processo che deve prefig-

gersi un miglioramento continuo, atto a diminuire sprechi e inef-

ficienze attraverso l’analisi del costo del ciclo di vita dell’impianto,

senza soffermarsi al solo costo iniziale dell’investimento.

La Legge di Stabilità 2016 nel prorogare le detrazioni del 65% per

il risparmio energetico ha introdotto diverse novità circa gli inter-

venti ammessi e le modalità di accesso all’incentivo.

E&E:

Gli incentivi per le imprese che investono in fonti rinnova-

bili, regolamentazioni, variabilità dei costi delle materie prime…

come influenzano una pianificazione di lungo termine delle scel-

te energetiche?

Caruson:

Sicuramente possono essere un’ottima leva.

Giovanni Mugnolo,

technical training manager

Emea, Xylem