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MARZO 2018

AUTOMAZIONE OGGI 404

118

AO

STAMPA 3D

Ronda Majure

mmaginate un mondo in cui un’azienda possa creare il pro-

getto digitale di un prodotto, per esempio un componente

di un’automobile, e renderlo disponibile su una piattaforma

web. A questo punto, un cliente potrebbe scegliere un pro-

getto specifico, selezionare un produttore che lo realizzi e

farselo spedire direttamente a casa. Questa è solo una delle tante

possibilità nel futuro della stampa tridimensionale (3D) e, anche

se può sembrare ancora fantascienza, il rapido avanzamento di

questa tecnologia ci avvicina sempre di più a scenari simili.

Il concetto di stampa 3D (anche nota come produzione additiva

o prototipazione rapida) abbraccia ben sette diversi processi

industriali di stampa tridimensionale e sembra destinato a rivo-

luzionare la produzione in molti settori di importanza fondamen-

tale. Oggetti che da secoli vengono realizzati con metodi come

stampaggio su lastre di metallo, o stampaggio a iniezione pla-

stica, oggi possono essere prodotti sovrapponendo strati di mate-

riale sulla base di una mappa digitale 3D creata con un software.

Stiamo entrando in un’era nella quale sarà possibile creare forme

complesse e dettagliate con sistemi relativamente convenienti e

semplici da utilizzare, alla portata anche dei singoli consumatori.

L’impatto potenziale della stampa 3D sull’economia è enorme. In

effetti, secondo il

Wholers Report 2014 (http://3dprintingindustry.

com/2015/02/09/read-wohlers-report-3d-printing-additive-manu-

facturing)

, il giro d’affari totale della stampa 3D potrebbe generare

12,8 miliardi di dollari nel 2018 e superare addirittura i 21 miliardi

nel 2020. La crescita iniziale sarà stimolata dalla disponibilità di

stampanti e scanner 3D a basso costo destinati ai consumatori,

dispositivi che renderanno superflui l’uso di software specializ-

zati e abilità di progettazione specifiche, prima indispensabili per

creare un file pronto da stampare. In ogni modo, se consideriamo

I

Rischi e opportunità

del 3D

Stiamo entrando in un’era in cui si

potranno creare forme complesse

con sistemi relativamente semplici

da utilizzare. Ecco i pericoli e le

opportunità per le imprese di fronte

al trend della stampa 3D

Foto tratta da www.pixabay.com

Oggetti che da secoli vengono

realizzati con metodi

tradizionali, oggi possono

essere prodotti sovrapponendo

strati di materiale sulla base di

una mappa digitale 3D

la quantità di opportunità per le imprese, anche nel settore dei

prodotti di consumo, e per qualunque azienda che tratta pezzi di

scorta o di ricambio, la crescita finanziaria può essere sostanziale

anche in questo campo. Quindi, se da un lato la rivoluzione 3D

apre una serie di prospettive stimolanti per le imprese, dall’altro

pone un dilemma notevole, perché i titolari dei marchi sono ben

consapevoli dell’impatto che tutto ciò potrebbe avere sui diritti

di proprietà intellettuale.

La natura stessa della tecnologia di stampa 3D, che permette la

copia e la riproduzione di oggetti tridimensionali già esistenti,

solleva numerosi interrogativi legati al rischio per la proprietà

intellettuale, per i marchi commerciali, il copyright, i brevetti, i

progetti depositati e il diritto di pubblicità.

Ormai è chiaro che le aziende devono fare i conti con le riper-

cussioni della stampa 3D e le minacce reali di violazioni e furti

di proprietà intellettuale a essa collegate. Se molti analisti hanno

pubblicato previsioni positive per questa tendenza crescente,

Gartner invece ha pronosticato che nel 2018 ci saranno me-

diamente 100 miliardi di dollari di perdite legate alla proprietà