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OTTOBRE 2017

AUTOMAZIONE OGGI 401

38

AO

PANORAMA

Abbiamo intervistato Marco Pecchenini, sales leader Fanuc Italia, fra le aziende all’avanguardia nel settore automazione, per avere un riscontro sull’ar-

gomento. Sentiamo la sua opinione.

Automazione Oggi:

Efficienza produttiva: qual è l’importanza dell’automazione e quali saranno gli sviluppi futuri nel settore automotive?

Marco Pecchenini:

Efficienza e versatilità sono le parole chiave che hanno caratterizzato tutte le nuove automazioni inserite dalle aziende e hanno

permesso loro di essere competitive sul mercato. Il mercato attuale è sempre più esigente in termini di qualità e prezzi. Siamo arrivati ad avere linee

di produzione dove sono necessari controlli qualità sul 100% dei pezzi prodotti, rendendo necessario un processo automatico. La pianificazione è un

altro punto chiave e le grandi aziende necessitano di avere una garanzia sul numero di pezzi prodotti e le relative consegne. Il settore automotive è

chiaramente quello che sposa tutte queste caratteristiche e che ricerca continuamente miglioramenti. Il futuro vede linee sempre più versatili e ripetibili a

livello mondiale, con la possibilità di scambiare dati e migliorare l’efficienza globale. Tutto questo è l’applicazione reale

del concetto di Industry 4.0, che associa il meglio della tecnologia applicata a una componente tecnologica all’avan-

guardia. Siamo in grado di offrire tutti i componenti principali per l’automazione industriale, con la possibilità di avere

un denominatore comune che semplifica l’integrazione e garantisce la compatibilità dei dati, per un migliore utilizzo.

A.O.:

I nuovi paradigmi dell’Industria 4.0 si chiamano IoT, Big Data, cloud. In che modo sono applicati sul processo produttivo?

Pecchenini:

L’avvento del concetto di Industry 4.0 e l’utilizzo dei dati disponibili ha permesso di raggiungere due

principali obiettivi: incrementare efficienza e ridurre i costi di mancata produzione. Questo è quello per cui nasce il

nostro software, che permette di connettere prodotti quali CNC, robot, macchine, oltre a prodotti di costruttori terzi,

in un unico sistema in cui i dati concernenti la produzione, allo storico allarmi, alla manutenzione ecc. sono raccolti,

inviati al cloud e resi disponibili per tutte le analisi. Avere a disposizione dati statistici e storici relativi a problemi

tecnici consente di anticipare eventuali fermate dovute a rotture, semplicemente mediante avvisi di manutenzioni o

sostituzioni dedicati ai singoli prodotti, permettendo quindi interventi predittivi orientati a evitare i fermi-macchina.

Tutto questo genera una riduzione immediata dei costi totali di mantenimento dell’impianto e quelli di produzione, con

conseguente riduzione del costo per singolo pezzo prodotto. La quantità elevata di dati disponibili permette anche di

migliorare le interfacce utente, enfatizzando la visualizzazione e l’analisi grafica e immediata dei KPI che le aziende definiscono. In questo modo, anche

processi caratterizzati dal metodo Toyota stanno diventando sempre più diffusi.

A.O.:

La cyber-security è una priorità sia nel progetto che nell’esercizio di un processo produttivo: l’automazione come può essere di supporto?

Pecchenini:

La sicurezza dei dati è certamente uno dei punti chiave quando si parla di cloud e condivisione. I nostri sistemi, sviluppati internamente

e basati su software e hardware proprietari, sono quasi totalmente ‘blindati’ da problemi di sicurezza, comuni invece a sistemi basati su PC. Proprio

l’architettura hardware che denota i prodotti, il CNC appunto, è la chiave di una sicurezza garantita. La sicurezza dei semplici dati inviati al cloud è

un punto su cui si sta dibattendo a livello globale. A tale scopo, stanno nascendo realtà mondiali in grado di fornire servizi con alto livello di sicurezza

garantito e grandi spazi virtuali disponibili.

Marco Pecchenini, sales

leader Fanuc Italia

Il futuro vede linee sempre più versatili con la possibilità di scambiare dati e migliorare l’efficienza globale