connettività è disponibile, gli ecofeeder inviano un flusso di dati
in tempo reale verso il cloud, sia esso una rete aziendale o Inter-
net. Nel caso in cui la connettività tra siti remoti e cloud venga
improvvisamente a mancare, gli ecofeeder salvano i dati rac-
colti in-memory, senza utilizzare memoria di massa. EcoSteer
ha depositato un brevetto su questa invenzione. Dal cloud, il
flusso di dati è immediatamente disponibile per qualsiasi ap-
plicazione, e nuove applicazioni possono essere aggiunte in
qualsiasi momento, senza necessità di pianificazione. EcoSteer
aumenta scalabilità ed estensibilità di qualsiasi progetto IoT: da
un sito a migliaia di siti, da una singola applicazione a decine di
applicazioni diverse, dalla business intelligence alla manuten-
zione predittiva sino alla gestione di sistemi complessi, quali
ad esempio le reti di distribuzione energetica multidirezionale
note come smart grid.
Il futuro? Fatto di sequenze di dati
L’innovazione di EcoSteer, già impegnata in un progetto pilota
al fianco di Hewlett-Packard Italia, si spinge oltre l’ambito indu-
striale per investire la vita di tutti i cittadini. “La città del domani
sarà un universo di sensori in grado di generare flussi di dati o
data stream, potenzialmente accessibili a tutti i cittadini. Se tutto
ciò accadrà, sarà la prima volta che assisteremo a una collisione
tramondo fisico emondo digitale”. Pasquali immagina un futuro
fatto di sequenze di dati senza soluzione di continuità, ai quali
anche le persone potranno accedere e grazie ai quali prolifererà
una nuova ondata di app, innescando una nuova economia. “Un
futuro, in sintesi, in cui sarà possibile far convergere il mondo
fisico dei sensori con quello digitale delle applicazioni, colmando
così il gap tra Operational Technology e Information Technology”
e permettendo l’osservazione e l’utilizzo di un flusso continuo o
stream di dati (e non più solo di dati statici). Proiettato in ambito
geopolitico è “come se ai cittadini fosse dato accesso
al flusso di dati provenienti dal mondo che li circonda.
Chiunque potrebbe utilizzare questi dati, quindi anche
un singolo giovane sviluppatore potrebbe creare app
innovative, per cercare ad esempio di prevedere la
prossima emergenza idrica. Accadrebbe una vera rivo-
luzione, paragonabile all’avvento della stampa o, per
venire ai nostri giorni, di Internet”. La realizzazione di
tutto ciò dipenderà dalla “volontà politica di chi sarà
chiamato a governare” aggiunge Pasquali. È il fascino
della modernità, capace di proiettare la nostra vita in
una realtà letteralmente aumentata. “Abbiamo 90 anni
di esperienza in tre” scherza Pasquali, parlando di Eco-
Steer e della somma degli anni lavorativi di tre soci, italiani e ame-
ricani. La realtà di una start up, tuttavia, è fatta di tutto tranne
che di voli pindarici: “Un altro domani è possibile. Sta a noi realiz-
zarlo” prosegue la manager. E a chi le chieda che tipo di start up
si senta, Pasquali risponde senza dubbi: “Siamo pony dell’inno-
vazione”. Come dire: piedi sempre per terra e lavoro febbrile, è
ciò che ci vuole per fare innovazione.
EcoSteer –
www.ecosteer.comS
SI
Efficientamento