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GENNAIO-FEBBRAIO 2017

AUTOMAZIONE OGGI 395

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TECH BOYS AND GIRLS

AO

Lucilla La Puma

l dott. Daniele Carnevale, giovane ricercatore romano, mi fa subito capire di che pasta è fatto:

“Ero tra quelli che salirono sui tetti della facoltà di architettura alla Domus Aurea, 5 anni fa, per

unirmi alla protesta dei ricercatori italiani, contro la privatizzazione dell’intero sistema universi-

tario, al tempo dell’attuazione del decreto della Riforma Gelmini”.

Daniele è deluso, arrabbiato ma anche determinato e positivo. Lavora nel Dipartimento di In-

gegneria Civile e Informatica di Tor Vergata ed è un controllista: essendo ingegnere dell’auto-

mazione, Daniele lavora alla progettazione dei sistemi di controllo dei plasmi degli impianti di

fusione nucleare, i cosiddetti Tokamak (termine russo) e collabora con l’Enea. Con molta ama-

rezza mi confessa che, anche se è rientrato negli ultimi contratti a tempo indeterminato prima

della Riforma Gelmini, come moltissimi altri bravi ricercatori è in attesa dei finanziamenti statali destinati all’avanzamento di carriera

come professore associato. “Lo Stato ha ridotto enormemente i finanziamenti pubblici alle università e questo espone la ricerca e le

università a dipendenze eccessive verso enti privati”.

Automazione Oggi:

Qual è il progetto a cui sta lavorando?

Daniele Carnevale:

A una ricerca, finanziata da Eurofusion, che consiste nell’implementazione di una legge di controllo, essenzial-

mente algoritmi, per confinare e sopprimere i fasci di elettroni relativistici chiamati runaway e che prendono velocità prossimi alla luce.

Nel plasma avvengono delle instabilità interne che provocano la perdita di confinamento dello stesso plasma in maniera parziale e

che quindi può indurre la produzione di un fascio di elettroni veloci che può fondere le pareti metalliche contenitive della camera in

modo irreparabile (la corrente, si stima, che potrebbe arrivare a 12 mega Ampere). Noi studiamo un modo per confinarli e controllarli,

dissipandone l’energia. Un progetto ambizioso che permetterebbe in un futuro non troppo lontano di produrre energia a costo zero.

A.O.:

L’iter e i tempi?

Daniele Carnevale:

In collaborazione con il team Enea stiamo studiando le dinamiche di evoluzione di questi fasci runaway per capirne

meglio la fisica e imparare a controllarne la posizione, dissipandone nel contempo l’energia, così da evitare che urtino la parete conte-

nitiva. Abbiamo iniziato il percorso circa dieci anni fa e il successo dei nostri studi potrebbe permettere l’operatività in sicurezza di Iter

(tokamak internazionale in costruzione a Caradache, Francia) che entrerà in funzione nel 2026 e che ha già richiesto un ventennio di

lavoro e una spesa di un miliardo e 200 milioni di euro.

A.O.:

A che punto è?

Daniele Carnevale:

Siamo riusciti a trovare delle tecniche per contenere il fascio e dissipare l’energia dei runaway utilizzando tecni-

che basate su induzione. Dal 2011 abbiamo ottenuto 150 spari presso l’FTU di Frascati e una cinquantina a Losanna (TCV-Epfl), ma per

consolidare la tecnica stimiamo ne serviranno un altro centinaio. Dobbiamo ancora capire bene l’evoluzione dell’energia e del moto

dei runaway e caratterizzarne le possibili instabilità per garantire un’azione di controllo efficace.

Il progetto e la ricerca sono il lavoro costante e appassionato di Daniele, e questo mi è chiaro sin da subito. E dal 2008 (primo anno da

ricercatore) ad oggi, di progetti in ambito fusionistico ne ha finalizzati ben tre, oltre ad altri legati alla teoria del controllo e la realiz-

zazione di dispositivi robotici per aziende. In un messaggio arrivatomi qualche giorno fa alla mia email, mi comunicava che era stato

appena nominato tra i responsabili dei progetti europei relativi alle tecniche di mitigazione dei fasci runaway per tutto il 2017.

“Se non ci vantiamo da soli, non ci vanta nessuno” mi scrive. E mi strappa un sorriso, dal sapore anche un po’ amaro.

I

Daniele Carnevale

He received the Laurea degree in Computer Science Engineering (industrial automation) with Honor in July 2003 and

the PhD in the 2006 and is currently an Assistant Professor at University of Rome Tor Vergata since 2008 in Control

and Robotics. He has been visiting researcher at University of California Santa Barbara (USA) and the Imperial College

(UK). He is a member of the ‘Ieee-CSS Technical Committee on Power Generation Control’, associate editor for the Ieee European

Control Conference and is/has been the tutor of five PhD students. His research interests are nonlinear control systems, estimation

and observer design, adaptive control, hybrid systems and optimization. He developed a number of control tools for plasma fusion

reactors mainly focusing in runaway beam suppression and control.