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un lato, ad avere insegnanti più calati

nel contesto delle effettive richieste

del mondo industriale, dall’altro stu-

denti-professionisti dell’automazione

‘in erba’, sintonizzati sulla lunghezza

d’onda del mondo del lavoro, nasceva il

‘Progetto Scuola Omron’. Trasformatosi

nel tempo in ‘Trofeo’, si tratta di un con-

corso organizzato in collaborazione con

il Miur (Ministero dell’Istruzione, dell’U-

niversità e della Ricerca), in accordo con

le direttive ministeriali che promuovono

gli interventi di valorizzazione dell’istru-

zione e delle eccellenze, e si rivolge agli

studenti e ai docenti delle classi quarte

e quinte degli Istituti Tecnici e Professio-

nali, Itis, Ipsia e CFP, su tutto il territorio

nazionale, con indirizzo elettrotecnica

e automazione, elettronica e teleco-

municazioni, informatica e meccanica,

supportati dal coordinamento dei ri-

spettivi docenti. L’iniziativa poneva sin

dall’inizio in essere una serie di attività

che nel corso degli anni sono andate via

via crescendo in modo esponenziale.

In particolare, dopo una campagna di

formazione per i docenti sull’utilizzo

degli strumenti software di program-

mazione, simulazione e supervisione dei

PLC Omron, che si svolge in autunno e

primavera, viene data l’opportunità

alle scuole che decidono di prendere

parte alla gara di realizzare e presen-

tare in ambito nazionale un vero pro-

getto di automazione, mettendosi alla

prova nell’utilizzo dei diversi tool. Tutti

i progetti di automazione industriale

in concorso devono essere sviluppati

utilizzando gli strumenti software che

Omron mette gratuitamente a disposi-

zione delle scuole stesse.

La gara si articola in due fasi: nella

prima, le scuole determinano il ‘team’

partecipante, composto da due stu-

denti, selezionati

in base all’eccel-

lenza negli studi,

e da un coordi-

natore, ovvero il

docente di auto-

mazione o elet-

tronica. I team

iniziano quindi a

lavorare in auto-

nomia per sten-

dere il progetto

da proporre. In

questo modo si

vuole valoriz-

zare l’aspetto

‘creativo’ del

progetto, senza

imporre vincoli

iniziali. Come già

per l’edizione 2015, anche quest’anno

i team sono stati suddivisi in due cate-

gorie: Esperti e Promesse, quest’ultima

riservata a chi partecipa per le prime

due volte al torneo, in modo da non pe-

nalizzare chi vi si accosta per la prima

volta e da valorizzare anche progetti di

minore complessità. Quindi i progetti

proposti vengono

valutati da una com-

missione congiunta

Mi n i s t e r o -Omr on

che seleziona i mi-

gliori cinque per

ciascuna categoria.

Quest’anno i pro-

getti erano undici a

causa di un ex equo;

gli istituti finalisti

erano: per gli Esperti,

Itts Fedi di Pistoia,

IIS Fermo Corni di

Modena, IIS Volta di

Pescara, Itis Galilei

di Avenza di Massa e

Itis Fermi di Bassano

del Grappa; per le

Promesse, Ipsia Ga-

relli di Mondovì, Itis

Galilei di Carrara, IIS

Einstein Bachelet di

Roma, Ipsia Ceconi

di Udine e il corso serale dell’Itis Gali-

lei di Avenza di Massa. La fase finale ha

visto impegnati i 22 studenti finalisti in

un test che ne ha determinato la com-

petenza tecnica.

La formula del Trofeo prevede la pre-

miazione dei primi tre classificati per

ognuna delle sezioni Studenti, Docenti

e Scuole, con assegnazione di un asse-

gno-borsa di studio agli studenti e di un

assegno da utilizzare per l’acquisto di

materiale didattico Omron alle scuole.

Roma teatro

della premiazione

In maggio, per la nona volta, il Trofeo

ha portato a Roma una cinquantina fra

studenti e docenti provenienti da tutta

Italia, per l’atto finale della competi-

zione, ossia l’esposizione dei progetti e

l’assegnazione ufficiale dei premi. La sala

del Miur a Roma ha accolto gli studenti

finalisti, emozionati e felici, accompa-

gnati dai professori con cui avevano ela-

borato i progetti in gara. Alla cerimonia

erano presenti, fra gli altri, Gabriele Toc-

cafondi, sottosegretario di Stato, Rosa

De Pasquale, capo dipartimento del Di-

partimento per il sistema educativo di

istruzione e formazione, ed Edivige Ma-

strantuono, dirigente del Dipartimento

per l’istruzione - Direzione generale per

gli ordinamenti scolastici e per l’auto-

nomia scolastica. In tale contesto è stato

Alla cerimonia ha preso parte, fra gli altri, Rosa De Pasquale,

capo dipartimento del Dipartimento per il sistema educativo

di istruzione e formazione

Pietro Gori, dell’Itis Fedi Fermi di Pistoia, si è classificato

al primo posto nella sezione Studenti (in foto da sinistra

Michele Di Benedetto, project leader Educational Activities

di Omron, il sottosegretario Gabriele Toccafondi, Pietro Gori

e Massimo Porta, country general manager di Omron Italia

GIUGNO-LUGLIO 2016

AUTOMAZIONE OGGI 391

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