gliati interventi che per le aziende sono
facoltativi, ma che permettono di otti-
mizzare i processi, riducendo l’impronta
ambientale e i costi. Quest’anno Enea
ha prodotto 14.000
diagnosi che saranno
ripetute tra 4 anni e
che permettono alle
aziende di migliorare
l’approccio nei con-
fronti dell’efficienza
energetica.
Un macchinario può
essere efficiente nella
misura in cui è efficace
la manutenzione a cui
è sottoposto. Graziano
Perotti, di Assoeman,
ha spiegato l’impor-
tanza della cultura della manutenzione
e della formazione continua del manu-
tentore (come da norma UNI EN 15628).
Il manutentore opera sull’impianto e
può gestire la manu-
tenzione preventiva,
che è sinonimo di ef-
ficienza energetica.
Assoeman, con le sue
pubblicazioni e con
i corsi di formazione
che organizza, si pre-
figge proprio di svi-
luppare la cultura del
manutentore.
Le Esco, o Energy Ser-
vice Company, sono
le società che hanno
la ‘missione’ di for-
nire i servizi utili per tradurre in realtà
i concetti di risparmio energetico ed
efficienza energetica. Antonio Ciccarelli
di Assoesco ha chiarito come la possibi-
lità di rivolgersi alle Esco permetta alle
aziende di esternalizzare l’efficienza
energetica: la Esco può fare un audit,
implementarlo e curarne il finanzia-
mento. Chi produce sistemi motion
può vendere un prodotto efficiente
utilizzando un approccio di tipo Esco,
differenziandosi dalla concorrenza.
Nell’ambito dell’automazione, i produt-
tori di azionamenti e di sistemi di mo-
tion potrebbero avere un vantaggio dal
proporre le loro soluzioni insieme con
una Esco, che può fare in modo che la
soluzione offerta tragga più facilmente
beneficio dagli incentivi istituzionali per
il risparmio energetico.
I Big Data
La misura delle grandezze
che caratterizzano i processi
produttivi è un aspetto
fondamentale
dell’efficienza
energetica e
la
strumen-
tazione indu-
striale produce
delle quantità
elevate di dati, che devono
essere trasformati in infor-
mazioni. Enrico Mancin, di
IBM, ha introdotto un ele-
mento nuovo nella filiera
dell’informazione: il sistema
cognitivo. I Big
Data generati
dalla Internet of Things pos-
sono essere processati solo
con le capacità di appren-
dimento e comprensione
a u t o m a t i c a
dei sistemi co-
gnitivi, come
Watson di IBM.
Le
capacità
cognitive arti-
ficiali consen-
tono di estrarre
velocemente le
informazioni, in modo da
poter trarre subito vantag-
gio dai dati, finché questi
hanno valore.
Raccogliere le informazioni
dai sensori della IoT, attra-
verso i sistemi cognitivi, è un’attività che
deve mirare a tre obiettivi: raggiungere
l’efficienza operativa, massimizzare la
conoscenza dei processi e sviluppare
nuovi business, cambiando il modo
di fare industria. Per questo è nato
Watson, che si avvale della potenza dei
12 data center di IBM nel mondo, for-
nendo la possibilità di analizzare grandi
moli di dati attraverso capacità come la
comprensione del linguaggio umano,
l’autoapprendimento, l’analisi dei testi
scritti, il riconoscimento automatico
di immagini e filmati. Oggi Watson è
in grado di operare con lingua inglese,
francese e spagnola, ma entro fine anno
arriveranno le funzionalità cognitive au-
tomatiche in italiano.
L’importanza per le imprese di saper
operare con i Big Data è stata confer-
mata anche da Alessio
Passalacqua di Produ-
zione Perfetta. Saper
raffinare i Big Data, per
trasformare i dati in va-
lore e per prendere de-
cisioni efficaci in modo
veloce, vuole dire
saper fare innovazione.
I dati hanno valore solo
se sono analizzati e tra-
sformati in informazione e oggi solo una
piccola frazione percentuale lo è. Il fu-
turo sarà dominato dalla IoT e a guidare
l’analisi dei dati saranno gli ‘algoritmi’
capaci di processarli.
Sostenibile
e competitivo
Infine, Dipak R. Pant,
economista e antro-
pologo dell’Università
Carlo Cattaneo-Liuc,
ha fatto un intervento
che ha coniugato la ra-
zionalità dell’efficienza
energetica con l’etica
collettiva, trattando
della responsabilità so-
ciale d’impresa. Pant ha
spiegato come avere un
approccio sostenibile
non significhi essere buoni, ma essere
competitivi. Avere un approccio soste-
nibile vuol dire seguire una strategia
per eliminare
la ‘discontinui-
tà’, avendo un
uso
attento
d e l l ’ e n e r g i a
e rispettando
l’ambiente e il
capitale umano.
M i n i m i z z a r e
la produzione
di rifiuti signi-
fica ottenere
un processo
produttivo effi-
ciente ed eco-
nomico e questo è vero anche per l’uso
dell’energia, il cui consumo sostenibile
implica vantaggi nella tutela ambientale
e nei costi per l’impresa: l’energia più pu-
lita è quella mai consumata.
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Fiera Milano Media
www.fieramilanomedia.itGIUGNO-LUGLIO 2016
AUTOMAZIONE OGGI 391
43
Graziano Perotti,
Assoeman
Enrico Mancin,
IBM
Dipak R. Pant, Università
Carlo Cattaneo - Liuc
Antonio Ciccarelli,
Assoesco
Alessio Passalacqua,
Produzione Perfetta