GIUGNO-LUGLIO 2016
AUTOMAZIONE OGGI 391
38
AO
PANORAMA
nel suo complesso esercita sull’ambiente,
assumendo in tal modo un atteggia-
mento, per così dire ‘riparativo’, mentre
in misura minore si ritrovano casi in cui è
lo sviluppo prodotto in sé o, addirittura,
lo stesso modello di business a essere
ispirato alla risoluzione della problema-
tica ambientale, in senso ‘preventivo’.
Le nostre soluzioni si propongono di
abilitare i nostri clienti in questa seconda
area di sviluppo, più complessa ma deci-
samente di maggior impatto.
Ellero:
Questo argomento fino a qual-
che anno fa veniva spesso sottovalutato
a causa di un’inadeguata sensibilizza-
zione del problema mentre recente-
mente sono sempremaggiori le richieste
specifiche nei capitolati di dispositivi che
aumentino l’efficienza dell’impianto.
Soro:
Sostenibilità ed eco-responsa-
bilità fanno parte dell’etica di quasi
tutte le principali aziende di grandi di-
mensioni. Molte delle iniziative green
supportate dalle corporation puntano
a obiettivi davvero significativi, come
ridurre il consumo energetico o le
emissioni derivanti dalla produzione.
Tuttavia, vi sono ulteriori possibilità per
contribuire in maniera rilevante al con-
tenimento degli sprechi e all’aumento
delle eco-credenziali di un’azienda,
mettendo in atto, nello specifico, una
serie di piccole azioni e best practice che
ogni singolo dipendente può portare a
termine nel suo piccolo e che contribui-
scono a ridurre il consumo energetico.
Lexmark supporta i propri clienti nella
riduzione dello spreco di energia e nel
contenimento dell’impatto ambientale
nelle pratiche di stampa. Grazie all’Ana-
lisi del Ciclo di Vita dei propri dispositivi
(LCA – Life Cycle Assessment), l’azienda
ha dimostrato come il maggiore im-
patto ambientale sia generato durante
la fase di utilizzo dei dispositivi e in par-
ticolare esso sia attribuibile al consumo
e allo spreco di carta. Nello specifico, la
carta può incidere fino all’80% dell’im-
patto ambientale dell’intero ciclo di vita
di un dispositivo.
Borgne:
I nostri clienti recepiscono il
tema della sostenibilità in prima bat-
tuta come tema di efficienza energetica:
è un’esigenza che si ricollega più alle
proprie dinamiche e necessità di busi-
ness che alla questione ambientale in
sé, ma può anche rappresentare un ot-
timo punto di partenza per affrontare un
percorso di sostenibilità ambientale. Un
altro elemento su cui stiamo lavorando,
e che in determinati settori è già più re-
cepito di altri, è lo smaltimento e riciclo
dei prodotti alla loro fine vita. Diciamo
che il fatto di offrire ai clienti soluzioni
concepite per favorire anche un facile
riscontro in termini di impatto ambien-
tale (impronta al carbonio e non solo) è
comunque già uno strumento che aiuta.
Cappellari:
Non sempre l’offerta green
è un elemento portante nella scelta
dei prodotti. L’argomento green è di
interesse per alcuni settori specifici (ad
esempio quello dei data center o dei
clienti energivori) oppure scelte sogget-
tive dei clienti. La sensibilità si valuta nei
criteri di scelta delle apparecchiature e
di caratteristiche quali i consumi ener-
getici, le certificazioni ambientali e dei
consumi da parte di enti terzi, il ricorso
a soluzioni di accumulo alternative alle
tradizionali al piombo, sistemi di moni-
toraggio dell’installazione che permet-
tono di ottimizzarne e aumentarne la
vita, contratti di service che consentono
di avere un sistema che garantisca sem-
pre il meglio delle prestazioni.
A.O.:
Di questi tempi, in molti casi, usare
l’aggettivo ‘green’ è quasi un passaggio
obbligato nelle iniziative di marketing se
si vuole rimanere sul mercato. Quali sono
le vostre esperienze in merito e, se pre-
senti, quali sono i misurabili che aiutano
a dimostrare un reale orientamento della
vostra offerta?
Randieri:
Sono convinto che per adot-
tare un piano di marketing che faccia
leva sul concetto ‘green’ occorrano delle
azioni ben specifiche. Nel caso nostro, la
strategia vincente consiste nell’impo-
stare il marketing in modo tale che i no-
stri clienti possano trarre vantaggi reali
in termini di raggiungimento di obiet-
tivi che a medio termine si possano tra-
durre in una riduzione concreta dei costi
energetici. Quando mettiamo a punto
una nuova strategia di green marketing
siamo molto attenti nell’analizzare tutti i
fattori che possano portare al successo
puntando alla realizzazione di prodotti
e soluzioni che possano rispondere alle
esigenze reali del mercato sia nel breve
sia nel lungo termine. Gli investimenti
che proponiamo ai nostri clienti sono
sempre economicamente sostenibili
poiché scaturiscono da un’attenta ana-
lisi della concorrenza già esistente. La
nostra esperienza ci insegna che il green
marketing vincente si basa sul giusto
trade-off tra soluzioni rispettose dell’am-
biente ed economicamente convenienti.
Puntiamo sempre sulla qualità dei nostri
prodotti perché siamo convinti che sia
l’unico modo per rimanere in gioco e
per vincere la competizione quando il
prezzo dei prodotti ‘green’ sarà più ra-
gionevole o la capacità di giudizio delle
aziende sarà più matura. Prima di lan-
ciare qualsiasi strategia di green mar-
keting facciamo riferimento a ricerche
sia qualitative sia quantitative condotte
sia in Italia sia all’estero. Per noi è infine
molto importante che tutti in azienda,
dal livello più basso ai vertici, abbiano
voce in capitolo e che prendano parte al
processo strategico-decisionale.
Alla domanda “quali sono i principi fon-
damentali e le linee guida da seguire
per creare un piano di green marketing
di successo” rispondo che è importante
riferirsi sempre al concetto di green che
è relativamente ancora nuovo per molte
Foto tratta da pixabay.com