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MARZO 2016

AUTOMAZIONE OGGI 388

86

AO

S P E C I

A L E

I

l costo dell’energia elettrica rappresenta una delle principali

voci nel capitolo di spesa delle aziende italiane. Del resto, nel

solo 2011, nel nostro Paese sono stati consumati oltre 313

mila miliardi di kWh, per un consumo totale di circa 100 mi-

liardi di euro. Il 45% questa energia è stata assorbita proprio

dall’industria che, in qualità di principale consumatore nazionale,

è particolarmente attenta al risparmio. Anche perché le azioni vir-

tuose si traducono, automaticamente, in unmaggior margine eco-

nomico o, comunque, nella possibilità di essere più competitivi sul

mercato, potendosi proporre a clienti con prezzi inferiori.

Produciamo aria

Scendendo ulteriormente nel dettaglio dell’analisi dei consumi

energetici, emerge come, proprio nel settore industriale, il 74%

dell’energia sia impiegata dai motori elettrici e ben il 13% di

quest’ultima venga assorbita dai compressori d’aria. Questo im-

plica, all’atto pratico, che dei 313 mila GWh impiegati ogni anno

dal mondo produttivo italiano, ben 13.500 vengono utilizzati

dai compressori d’aria. Si tratta, quindi, di una quantità di ener-

gia impressionante, che grava in modo significativo sul budget

aziendale. Un costo, economico oltre che ambientale, reso ancor

più penalizzante per l’industria nazionale dal fatto che, nel no-

Simone Recchia

stro Paese, le

imprese medio-

piccole pagano

l’energia circa il 40%

in più rispetto alla media euro-

pea. Un costo che, addirittura,

risulta doppio rispetto a quello

sostenuto dai francesi. Una situazione dovuta al fatto che, oltre al

costo della produzione sensibilmente maggiore rispetto a quello

dei concorrenti europei (che ricorrono al nucleare), la tassazione

grava inmodo significativo su questo capitolo di spesa. Basti pen-

sare, ad esempio, che dei 192 euro a MWh attualmente pagati da

un’azienda italiana, ben 71 vengono assorbite dalle tasse. Su que-

sta situazione, le aziende hanno ben poche possibilità di agire

e proprio il costo dell’energia è stato considerato uno dei ‘dieci

spread che frenano le imprese’.

Possiamo risparmiare

Non potendo intervenire direttamente sui costi, per essere compe-

titivi contro Paesi in cui l’energia consumata per la produzione ha

un’incidenza minore, è necessario creare una contabilità energetica

che permetta di tenere sotto controllo emonitorare i consumi stessi.

Anche per tale ragione si rivela fondamentale l’impiego di ade-

guati analizzatori di rete, come gli Eco Power Meter. È questa la

soluzione di Panasonic che consente di monitorare e risparmiare

energia. Infatti, raccogliendo e registrando tutti i dati relativi ai

consumi elettrici, permette di attuare efficaci politiche di conteni-

mento dei consumi energetici. Perché solo la corretta allocazione

dei costi è alla base di un’efficace politica di risparmio.

Eco Power Meter visualizza direttamente sul display dell’apparec-

chio, così come su un computer collegato in remoto, una serie di

grandezze che vanno oltre il semplice conteggio orario dei con-

sumi: dalla tensione alle armoniche, passando attraverso corrente,

fattore di potenza e frequenza. Tutte informazioni che permettono

di comprendere anche la qualità e l’effettivo impiego di questa ri-

sorsa, prevenendo così gli sprechi e intervenendo inmodo efficace

Pneumatica

e brushless

a confronto

Un esempio concreto di motion control

con servo-brushless in sostituzione

di movimentazione pneumatica

Creare una contabilità

energetica permette

di tenere sotto controllo

e monitorare i consumi

Eco Power Meter visualizza direttamente

sul display una serie di grandezze