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MARZO 2016

AUTOMAZIONE OGGI 388

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razioni e la flessibilità produttiva nei cambi

formato e nelle ricette, dovuta alle rotazioni

e fluttuazioni della domanda. L’automa-

zione e il controllo di processo sono fon-

damentali nell’assicurare la tracciabilità e

la conservazione dei dati, al fine di risalire a

eventuali anomalie e non conformità”.

Antonio Marra

, marketing manager Ma-

chine Solutions della business unit Industry

di

Schneider Electric

(

www.schneider-

electric.it )

: “I sistemi di automazione pos-

sono contribuire a migliorare la sicurezza

alimentare, sia in un’ottica di processo sia

di macchina. Per fare un esempio, uno dei

sistemi fondamentali per questo settore è

quello che consente di pulire e sanitizzare

lemacchine. Se questi sistemi vanno incon-

tro a problemi ne va della salute del con-

sumatore finale, pertanto è utile impiegare

sistemi di automazione di processo che, per

esempio, integrino strumenti di gestione in

grado di rilevare e controllare inmodo otti-

mizzato allarmi, notifiche, stato dei singoli

componenti o funzioni che semplifichino

queste operazioni (per esempio ‘hot plug’

di componenti)”.

Francesco Tieghi

, responsabile Digital

Marketing di

ServiTecno

( www.servitecno.it )

:

“La sicurezza alimentare cresce in maniera

esponenziale con il tempo: chi deve sotto-

porre i propri impianti a ispezioni e verifiche

degli enti preposti (FDA e altri specifici di

settore), sa che nell’ultimo decennio le nor-

mative si sono fatte sempre più stringenti e

la loro applicazione sempre più ferrea.

Si può affermare che le nuove regolamen-

tazioni nell’ambito della produzione, imma-

gazzinamento e distribuzione di prodotti

food&beverage siano ormai comparabili a

quelle relative alla produzione dei farmaci:

i maggiori player del settore hanno capito

che per rendere le convalide degli impianti

più rapide ed economiche bisogna partire

da soluzioni software e hardware che siano

‘designed for ISO 9000 e 10000’ e metterle

in campo seguendo criteri rispondenti alle

‘Good Practice’ di FDA e affini”.

Marco Oneglio

, strategy industry manager

Consumer Goods di

Sick

( www.sick.com/it )

: “Il

consumatore di oggi è sempre più attento a

ciò che compra e richiede di conoscere det-

tagliatamente le caratteristiche e la prove-

nienza del prodotto che andrà a consumare.

Grazie ad avanzati sistemi di automazione

nel settore food&beverege è possibile ga-

rantire la massima sicurezza alimentare.

Sempre più spesso, infatti, si esercita un

controllo completo in tutte le fasi della fi-

liera produttiva, non solo raccogliendo dati

relativi alla provenienza, alla modalità e alle

tempistiche di lavorazione di un prodotto

dal suo ingresso come ‘materia prima’ fino

al suo confezionamento, ma anche garan-

tendo il rispetto di adeguate condizioni

igieniche, imprescindibili quando si maneg-

giano prodotti alimentari”.

A.O.:

L’efficienza energetica nell’industria

alimentare è strategica: quali consigli dareste

per attivarla in fabbrica?

Marra

: “La strategia giusta per ottenere la

massima efficienza energetica è una strategia

globale: portare efficienza in un solo punto

del processo serve a poco ed è altrettanto

fondamentale allineare le proprie scelte con

le esigenze di efficienza produttiva, di con-

trollo dei processi e di sostenibilità.

Noi proponiamo da sempre un approccio

basato sull’efficienza energetica attiva, in

cui è fondamentale la capacità di ottimiz-

zare i processi: crediamo fortemente nel

potere della connettività e delle informa-

zioni che oggi sono disponibili e utilizzabili

con una profondità e una flessibilità senza

precedenti. Dal nostro punto di vista, un

produttore dell’area food che guardi al

futuro dovrebbe orientarsi oggi verso la

scelta di architetture d’impianto che si

possano sempre più integrare con sistemi

decisionali di processo esperti e intelligenti

combinando l’automazione tradizionale

PLC/PAC Scada con le nuove tecnologie

DCS e inserendo nativamente nel sistema il

controllo e la gestione dell’energia. Tra l’al-

tro, in quest’ottica possiamo usare l’energia

anche come fonte di importanti indicazioni

operative. Si pensi, per esempio, al rileva-

mento di un eccesso di consumi elettrici in

un componente, per esempio una pompa,

che può essere interpretato come poten-

ziale campanello di allarme in un’ottica di

manutenzione predittiva”.

Tieghi

: “L’efficienza energetica è la diretta

conseguenza del monitoraggio: l’aumento

delle tecnologie in quest’ambito ha coin-

ciso con la diminuzione dei costi delle

stesse, soprattutto in ambito sensoristica.

In Italia i progetti di energy management

1 - Marco Oneglio,

strategy industry manager

Consumer Goods di Sick

3 - Da sinistra Emanuele Diambri

e Marco Martelli,

automation manager di Lenze Italia

2 - AntonioMarra, marketingmanager

Machine Solutions business unit Industry

di Schneider Electric

4 - Francesco Tieghi,

responsabile

Digital Marketing di ServiTecno

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