MARZO 2016
AUTOMAZIONE OGGI 388
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TUTORIAL
AO
S
trategie di manutenzione cosiddette ‘intelligenti’
contribuiscono a incrementare la produttività trasfor-
mando comportamenti generalmente reattivi in azioni
pianificate secondo specifiche logiche e modelli di ge-
stione. In particolare, la strategia manutentiva si può
categorizzare in correttiva e preventiva. La prima si esprime at-
traverso azioni dettate da segnalazioni di errore, che correggono
le anomalie mediante riparazioni, sostituzioni o configurazioni ri-
dondanti, la seconda invece agisce per mezzo di una diagnostica
anticipata, con provvedimenti capaci di prevenire i malfunziona-
menti secondo un piano basato sullo stato dei dispositivi. Questa
strategia è realizzabile con provvedimenti dipendenti dal tempo
di utilizzo e dal carico di lavoro: i lavori di manutenzione rego-
lari e pianificati sono un esempio di provvedimenti dipendenti
dal tempo. Lo stato di carico è determinato invece dal numero di
manovre effettuate, dalle ore di funzionamento, dai picchi di ca-
rico ecc. Nell’ambito della manutenzione preventiva rientra anche la
gestione di tipo predittivo. Tale tipo di manutenzione si intraprende
grazie all’estrapolazione di dati sul tempo residuo che può precedere
guasti o malfunzionamenti mediante la misurazione di alcuni para-
metri caratteristici dei sistemi. La variazione delle misure effettuate
rispetto allo stato di normale funzionamento fornisce informazioni
sul degrado, indicando così le tempistiche manutentive più idonee
e sfruttando al massimo le risorse disponibili. Tale strategia offre due
vantaggi essenziali: il primo è costituito dalla sicurezza della pianifica-
zione e l’impiegomirato di mezzi che riducono i costi diretti, mentre il
secondo è costituito dall’incremento della disponibilità e produttività
generale dell’impianto.
Le strategie manutentive, preventive e predittive rientrano nel
più ampio tema dell’asset management, che ha l’obiettivo di
governare il patrimonio impiantistico e il capitale circolante di
un’azienda. Rientrano in questo le strutture di produzione con i
rispettivi componenti, quali apparati, macchine, sistemi e appa-
recchiature per la loro automazione. In relazione alla produzione,
l’asset management comprende le attività che servono a mante-
nere o a incrementare il valore di un impianto. La disciplina di go-
vernance degli asset di impianto consente, così, al manutentore
di identificare e valutare chiaramente la struttura produttiva e i
suoi componenti, di attuare provvedimenti adeguati in caso di
deviazioni da uno stato atteso e, attraverso la sorveglianza, rile-
vare e analizzare grandezze di stato, determinare lo stato di un
componente o di un’apparecchiatura per attuare azioni preven-
tive/predittive idonee.
Gli smart drive
L’accesso alla digitalizzazione completa dei dispositivi, anche a li-
vello di fabbrica, sta elevando velocemente l’asticella dell’innova-
zione tecnologica in tutti i settori industriali. Si può senza esitazioni
confermare che la quarta rivoluzione industriale sia già iniziata. Il
concetto di ‘Internet of Things’ sta prepotentemente assumendo
un ruolo cardine nei processi di innovazione tecnologica, anche a
livello industriale, attivando i produttori nella fornitura di dispositivi
capaci di dialogare inmodo diretto con i sistemi di controllo remoti
e scambiando continuativamente dati utili alla gestione degli im-
pianti. Gli smart device possono così essere controllati da posta-
zioni remote, creando opportunità per un’integrazione globale dei
sistemi di fabbrica. Nell’ambito della manutenzione degli impianti
un’utile applicazione del concetto di smart device è costituito pro-
prio dai drive intelligenti, che rendono facilmente attuabile la stra-
tegia della manutenzione predittiva.
Il livello di performance dei motori è direttamente correlato
all’efficienza dei sistemi che li governano. I drive intelligenti
La strategiamanutentiva scelta per i sistemi automatizzati è capace di influire
sul livello di efficienza globale degli impianti, ma i costi per inattività sono
inversamente proporzionali alla spesa per la prevenzione.
Per questo è necessario individuare il punto di ‘trade off’ per ogni impianto
e adottare un adeguatomodello di gestione dellamanutenzione
Matteo Marino
Tutto è smart,
anche i drive
Fonte: raysam.raynet.de