Table of Contents Table of Contents
Previous Page  116 / 126 Next Page
Information
Show Menu
Previous Page 116 / 126 Next Page
Page Background

MARZO 2016

AUTOMAZIONE OGGI 388

114

TUTORIAL

AO

S

trategie di manutenzione cosiddette ‘intelligenti’

contribuiscono a incrementare la produttività trasfor-

mando comportamenti generalmente reattivi in azioni

pianificate secondo specifiche logiche e modelli di ge-

stione. In particolare, la strategia manutentiva si può

categorizzare in correttiva e preventiva. La prima si esprime at-

traverso azioni dettate da segnalazioni di errore, che correggono

le anomalie mediante riparazioni, sostituzioni o configurazioni ri-

dondanti, la seconda invece agisce per mezzo di una diagnostica

anticipata, con provvedimenti capaci di prevenire i malfunziona-

menti secondo un piano basato sullo stato dei dispositivi. Questa

strategia è realizzabile con provvedimenti dipendenti dal tempo

di utilizzo e dal carico di lavoro: i lavori di manutenzione rego-

lari e pianificati sono un esempio di provvedimenti dipendenti

dal tempo. Lo stato di carico è determinato invece dal numero di

manovre effettuate, dalle ore di funzionamento, dai picchi di ca-

rico ecc. Nell’ambito della manutenzione preventiva rientra anche la

gestione di tipo predittivo. Tale tipo di manutenzione si intraprende

grazie all’estrapolazione di dati sul tempo residuo che può precedere

guasti o malfunzionamenti mediante la misurazione di alcuni para-

metri caratteristici dei sistemi. La variazione delle misure effettuate

rispetto allo stato di normale funzionamento fornisce informazioni

sul degrado, indicando così le tempistiche manutentive più idonee

e sfruttando al massimo le risorse disponibili. Tale strategia offre due

vantaggi essenziali: il primo è costituito dalla sicurezza della pianifica-

zione e l’impiegomirato di mezzi che riducono i costi diretti, mentre il

secondo è costituito dall’incremento della disponibilità e produttività

generale dell’impianto.

Le strategie manutentive, preventive e predittive rientrano nel

più ampio tema dell’asset management, che ha l’obiettivo di

governare il patrimonio impiantistico e il capitale circolante di

un’azienda. Rientrano in questo le strutture di produzione con i

rispettivi componenti, quali apparati, macchine, sistemi e appa-

recchiature per la loro automazione. In relazione alla produzione,

l’asset management comprende le attività che servono a mante-

nere o a incrementare il valore di un impianto. La disciplina di go-

vernance degli asset di impianto consente, così, al manutentore

di identificare e valutare chiaramente la struttura produttiva e i

suoi componenti, di attuare provvedimenti adeguati in caso di

deviazioni da uno stato atteso e, attraverso la sorveglianza, rile-

vare e analizzare grandezze di stato, determinare lo stato di un

componente o di un’apparecchiatura per attuare azioni preven-

tive/predittive idonee.

Gli smart drive

L’accesso alla digitalizzazione completa dei dispositivi, anche a li-

vello di fabbrica, sta elevando velocemente l’asticella dell’innova-

zione tecnologica in tutti i settori industriali. Si può senza esitazioni

confermare che la quarta rivoluzione industriale sia già iniziata. Il

concetto di ‘Internet of Things’ sta prepotentemente assumendo

un ruolo cardine nei processi di innovazione tecnologica, anche a

livello industriale, attivando i produttori nella fornitura di dispositivi

capaci di dialogare inmodo diretto con i sistemi di controllo remoti

e scambiando continuativamente dati utili alla gestione degli im-

pianti. Gli smart device possono così essere controllati da posta-

zioni remote, creando opportunità per un’integrazione globale dei

sistemi di fabbrica. Nell’ambito della manutenzione degli impianti

un’utile applicazione del concetto di smart device è costituito pro-

prio dai drive intelligenti, che rendono facilmente attuabile la stra-

tegia della manutenzione predittiva.

Il livello di performance dei motori è direttamente correlato

all’efficienza dei sistemi che li governano. I drive intelligenti

La strategiamanutentiva scelta per i sistemi automatizzati è capace di influire

sul livello di efficienza globale degli impianti, ma i costi per inattività sono

inversamente proporzionali alla spesa per la prevenzione.

Per questo è necessario individuare il punto di ‘trade off’ per ogni impianto

e adottare un adeguatomodello di gestione dellamanutenzione

Matteo Marino

Tutto è smart,

anche i drive

Fonte: raysam.raynet.de