MARZO 2016
AUTOMAZIONE OGGI 388
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Gli innumerevoli vantaggi che derivano dall’utilizzo della tecnologia Rfid pongono le basi
per un sempre più ampio utilizzo nel prossimo futuro. A differenza delle altre tecnologie
di identificazione, l’Rfid non richiede letture e scritture a contatto o una prossimità diretta
tra il lettore e l’oggetto da identificare; è in grado di operare in ambienti difficili, consente
la lettura simultanea di più TAG (tecnologia UHF) e offre un’elevata
integrità di dati; garantisce inoltre protezione e autenticazione dei
prodotti, perché i TAG possono essere applicati in modo discreto e
modelli specifici dispongono capacità di anticontraffazione. In am-
bito industriale i TAG risultano estremamente robusti e affidabili per
la ritenzione dei dati scritti e letti, utilizzando frequenze ISO norma-
lizzate o proprietarie.
Una sfida importante per le aziende nel mondo industriale è rap-
presentata dalla richiesta di un sempre più forte orientamento alla
personalizzazione dei prodotti combinato con la flessibilità di una
produzione di serie, mantenendo standard qualitativi elevati. Me-
todi intelligenti di auto-ottimizzazione, di auto-configurazione e di auto-diagnosi gui-
deranno questo processo di sviluppo. L’imperativo sarà dotare i componenti critici di un
processo di un proprio codice identificativo che possa essere trasmesso per permettere
alle macchine di auto-configurarsi. Qui la tecnologia Rfid rivestirà un ruolo chiave: se-
condo questo approccio, i componenti saranno dotati di un transponder Rfid che condivi-
derà i propri dati specifici con un sistema di controllo in radio frequenza. Un’esigenza già
attuale è quella di integrare i transponder in ambienti in cui le super-
fici metalliche creano riflessioni e, al tempo stesso, la resistenza degli
stessi agli ambienti più ostili, a sollecitazioni meccaniche, ad ampie
fluttuazioni di temperatura e a liquidi corrosivi come prodotti chi-
mici e oli lubrificanti. In aggiunta all’identificazione dei singoli com-
ponenti, il futuro aumento della memoria che impiega il ‘write once
function’, permetterà ai transponder Rfid di allocare in modo sicuro
e immutabile la storia dei componenti. Inoltre, le più recenti tecno-
logie in ambito dei chip consentiranno ai componenti di ‘percepire’
le loro condizioni ambientali (temperatura, vibrazioni, umidità ecc.).
In questo contesto, le aziende fornitrici di soluzioni Rfid si sono de-
dicate intensivamente alla progettazione di sistemi corrispondenti
alle specifiche richieste del mercato, consapevoli del fatto che non
è sufficiente offrire TAG solidi e affidabili per uno o piùmercati di massa anonimi, ma che
occorre portare al centro dell’attenzione le esigenze concrete del cliente, con una più in-
tensiva comunicazione tra provider e principali utenti, per progettare i nuovi prodotti nel
contesto di soluzioni concrete, con il fine ultimo di sviluppare un reale mercato di massa.
Nell’offerta tecnologica attuale sussistono tutti i prerequisiti per la realizzazione di solu-
zioni praticabili: sono presenti le stazioni base e gli strati software di interfaccia necessari
oltre ai TAG Rfid per l’integrazione nell’IT aziendale; mobile computing e cloud compu-
ting offrono la possibilità di acquistare come servizio via Internet nuove soluzioni conve-
nienti indipendenti dal luogo, rendendo accessibile anche alle piccole imprese l’utilizzo
dell’Rfid; sono disponibili modelli di processo, metodologie e strumenti per lo sviluppo
di soluzioni commerciali che vengono intensivamente collaudati nella pratica. Elementi,
questi, che incentivano l’impiego della tecnologia Rfid nella propria impresa generando
soluzioni adeguate alle proprie necessità di concerto con le aziende fornitrici di tecnolo-
gia e di servizi informatici.
Gruppo specialistico Rfid di Anie Automazione
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