GENNAIO-FEBBRAIO 2016
AUTOMAZIONE OGGI 387
39
industriali, quindi dotate di esperienza in-
novativa acquisita sul campo, durante in-
tensi anni di ricerca e sviluppo”.
Le aree italiane a maggiore densità di ro-
botica sono il Piemonte e la Lombardia, in
ciascuna delle quali ha sede il 28% delle
imprese italiane operanti nel settore: è
però il Piemonte a vantare la maggiore
quota di fatturato (64%) e di addetti (68%)
e sempre in questa regione risiedono i
principali costruttori di robot.
“Il punto di forza del Piemonte” secondo
Mauro Zangola, responsabile di pro-
gramma Mesap - Meccatronica e sistemi
avanzati di produzione, “è senz’altro quello
di avere all’interno dei confini regionali i
principali attori del settore: ricerca, pro-
gettazione, produzione, integrazione.
Parlando di primato della robotica nella
regione Piemonte, non si può omettere di
evidenziare l’importanza dell’area torinese,
in cui hanno sede circa i due terzi delle
aziende piemontesi operanti in quest’am-
bito. In tale ottica, la scelta di tenere la
prima edizione di A&T-RoboticWorld a To-
rino (città che a pieno titolo può puntare a
diventare capitale italiana della robotica),
nell’ambito di una manifestazione che ha
registrato in questi anni una continua cre-
scita, risulta quanto mai appropriata”.
Elemento di sviluppo
innovativo
“Il robot si presenta come elemento trai-
nante dello sviluppo innovativo” ha dichia-
rato Lorenzo Molinari Tosatti del Cluster
Fabbrica Intelligente “come dimostra il
numero crescente dei robot collaborativi
in esercizio, grazie soprattutto ad alcuni
aspetti principali, in grado di offrire for-
midabili vantaggi all’utenza, industriale e
non: disponibilità di manipolatori intrin-
secamente sicuri e di celle robotizzate
per assemblaggio, sviluppo di sistemi di
programmazione sempre più semplici e
intuitivi”. E il contributo della Ricerca ita-
liana in tale ottica è di tutto rispetto, come
ha confermato Luca Iuliano del Politec-
nico di Torino, certamente competitivo
rispetto ad altri Paesi leader nell’innova-
zione tecnologica, come USA, Germania
ecc: “L’impegno del Politecnico di Torino
nella ricerca in ambito robotica è consi-
stente e coinvolge svariati Dipartimenti,
in stretta e fattiva collaborazione con le
aziende. Un’importante linea di ricerca, in
questo momento, è quella che mira alla
personalizzazione della cella robotizzata
sulle caratteristiche del singolo operatore
e questo si colloca a pieno titolo nel pro-
cesso di valorizzazione delle risorse umane
che deve contraddistinguere un progresso
tecnologico sostenibile”.
In questo scenario, il supporto istituzionale
è fondamentale. “Siamo lieti di offrire il no-
stro supporto ad A&T-Robotic World” ha
affermato Guido Cerrato della Camera di
Commercio di Torino “in quanto la robo-
tica rappresenta da anni uno dei principali
obiettivi della nostra attività, soprattutto
a livello di formazione (rete ‘Robotica a
Scuola’) e di internazionalizzazione, che
restaunambito fondamentale,ma richiede
di essere affrontato più settorialmente, tra-
mite specifiche modalità di approccio”. Un
impegno confermato anche da Stefano
Serra, presidente Protocollo Robotica e
ITS Meccatronica: “Partecipiamo in prima
linea alla sfida dell’Industria 4.0 (o Fabbrica
Intelligente), formando ogni anno circa 75
esperti di robotica, pronti per l’inserimento
nel mondo del lavoro”. E, per concludere,
da Giuseppina De Santis, assessore alle
Attività Produttive, Energia, Ricerca della
Regione Piemonte: “Questa nuova mani-
festazione, che sfrutta il decennale suc-
cesso ed esperienza di unamanifestazione
concreta e di successo come A&T, contri-
buirà certamente alla promozione della
robotica piemontese, settore sempre più
trainante per l’eco-
nomia regionale.
Non penso a un’e-
dizione ‘una tan-
tum’, bensì auspico
che si tratterà di un
primo importante
mattone sul quale
posarne tanti altri
nei prossimi anni,
costruendo un
solido progetto in grado di rispondere in
pieno alle esigenze delle aziende manifat-
turiere, offrendo particolare visibilità alle
soluzioni che servono veramente ai fini
dell’innovazione competitiva. Promuo-
vendo A&T-Robotic World in modo mirato
presso potenziali partecipanti stranieri,
contribuiremo a rendere sempre più con-
creti i risultati di una manifestazione che
fra i suoi obiettivi principali ha il trasferi-
mento tecnologico”.
Creare lavoro o no?
Ma restava ancora in sospeso una delle
domande iniziali: la robotica toglie posti
di lavoro? Questa la risposta di Arturo
Baroncelli: “Questa domanda mi viene
posta quotidianamente e la mia risposta
negativa è ormai diventata un ‘tormen-
tone’. La robotica non toglie posti di la-
voro, anzi li consolida, li valorizza (anche
economicamente) e spesso li crea: come
nel caso di quell’azienda toscana che con-
tattò un system integrator per conoscere
la sua disponibilità a costruire e conse-
gnare, nell’arco di pochi mesi, una linea
completa di produzione robotizzata. In
caso affermativo, l’azienda committente,
oltre a garantire il pagamento puntuale
della fornitura, avrebbe assunto una tren-
tina di nuovi addetti; in caso negativo,
sarebbe stata costretta a commissionare
quella produzione all’estero, ovviamente
senza alcuna assunzione di personale in
Italia. Penso che il discorso sia chiaro e
inattaccabile già in questi termini, senza
neppure toccare altri aspetti nettamente
a favore della robotica, come la riqualifica-
zione degli addetti, il miglioramento delle
condizioni di lavoro ecc.”.
Affidabilità e Tecnologia
-
www.affidabilita.euLuciano Malgaroli,
direttore generale A&T
Da sinistra: Lorenzo Molinari Tosatti,
Guido Cerrato, Arturo Baroncelli,
Luciano Malgaroli, Giuseppina De
Santis, Stefano Serra e Mauro Zangola