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NOVEMBRE-DICEMBRE 2015

Automazione Oggi 386

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Un settore in evoluzione e in grado di attirare l’attenzione delle aziende, soprattutto le PMI

AO

Le reti industriali

noti prima che siano diventati oggetto di business. Non di rado si assiste a un feno-

meno di segno opposto: quante volte capita di ascoltare, soprattutto da gestori della

cosa pubblica, annunci di progetti, di piani d’investimento che poi spariscono, di cui si

perdono le tracce o che ritroviamo stravolti, inconclusi o inutilizzati.

Dal mio punto di vista conviene considerare orizzonti più limitati, occuparsi di cose

conosciute e delle quali si intravedono, o si ritengono possibili, evoluzioni in tempi

utili ad attirare l’attenzione (e i quattrini) delle aziende, soprattutto di quelle medio-

piccole. Uno di questi item è costituito dalle reti industriali. Il titolo di questa rubrica,

relativamente alle reti industriali, potrebbe essere ‘Ieri, oggi, domani’.

Un settore in evoluzione

‘Ieri’ è il mondo dei sistemi cablati (da 4 a 20 mA, da 0 a 10 V ecc.) che hanno sostituito

i vecchi device elettropneumatici (l’altro ieri) e che hanno reso possibile la gestione

centralizzata degli impianti.

Questi sistemi hanno in comune una gran quantità di hardware: schede di I/O, ar-

madi di morsettiere e, soprattutto, tanti, tanti cavi. È però improprio collocare solo nel

mondo di ieri questa tecnologia, perché in realtà è ancora molto presente e diffusa.

Più esattamente si può dire che essa convive con quella di oggi, o meglio convive la

tecnologia oggi prevalente.

Mi riferisco ai sistemi misti, dove la tecnologia digitale include la tecnologia analogica,

ne semplifica i cablaggi e riduce la quantità di hardware. I bus di campo fanno questo.

Consentono un I/O distribuito, laddove si trovano ancora i dispositivi che lavorano

in corrente o in tensione, mentre i PLC funzionano con tecnologia digitale. Le due

componenti vengono connesse da apparati, molto diffusi, che convertono i segnali

analogici in pacchetti di bit. Ancora oggi gran parte della trasmissione digitale avviene

su reti seriali del tipo RS232, RS422, RS485. Alcuni dei più diffusi bus di campo, quali

ome ho già sostenuto in altre occasioni

non è facile parlare di futuro dell’automa-

zione evitando i luoghi comuni, gli spot

pubblicitari e le affermazioni generiche

tanto facilmente riutilizzabili quanto

vuote di contenuti. Parlare di Internet

delle cose, di big data, di terza rivolu-

zione industriale è molto affascinante; si

postulano concetti di base, si individuano

tendenze, si delineano orizzonti, ma non

si declinano soluzioni applicabili nel

breve-medio periodo.

Del resto è abbastanza normale che sia

così, dato che la concretezza presuppone

investimenti, ricerca e sperimentazione, i

cui risultati certamente non vengono resi

C

AUTOMAZIONE domani

Foto tratta da www.pixabay.com