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OTTOBRE 2015

AUTOMAZIONE OGGI 385

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macchina di Hexagon Metrology deve compiere: perno di questo

processo di controllo dimensionale è la disponibilità, lo scambio

e la condivisione delle informazioni, sia quelle provenienti dall’e-

sterno sia quelle raccolte con l’Rfid dalla stessa macchina di mi-

surazione, trasmesse poi in tempo reale via cloud oppure via rete

wireless aziendale al server centrale e quindi fruibili in qualsiasi

momento. L’utilizzo della tecnologia Rfid contribuisce così alla

totale automazione del processo di testing dimensionale: il ciclo

di misura si svolge in modo completamente automatico, con le

operazioni di handling dei componenti testati eseguite da un

robot antropomorfo di Kuka Roboter. In particolare, il TAG Rfid

è apposto sull’oggetto da controllare e, riconosciuto dal reader

collegato al sistema, permette di avviare automaticamente la pro-

cedura relativa a quel preciso oggetto, di recuperare dal database

i part program di controllo per gli specifici componenti identifi-

cati, di prelevare il pezzo con il robot Kuka posizionandolo sulla

CMM, di procedere al controllo dimensionale e rimuovere il pezzo

a fine ciclo e di indirizzarlo verso i successivi step di processo. Tutti

i dati e i report di misura sono poi archiviati automaticamente nel

repository di sistema.

Le tappe operative della soluzione

tecnologica

Rfid GIT è progettata in una logica flessibile e variabile in base

alle specifiche esigenze di ogni processo, quindi alle caratteristi-

che del ciclo di lavorazione: il sistema può assistere l’intero ciclo,

dalla creazione dell’oggetto sino alla consegna al cliente finale,

che grazie all’Rfid e alle informazioni racchiuse nella memoria del

TAG può così agevolmente monitorare l’uso del prodotto, pro-

grammando ad esempio in tempo utile la manutenzione ex-post

installazione. Le fondamenta di Rfid GIT poggiano infatti sugli

iniziali requisiti progettuali: esperienza nel testare e poi scegliere

gli apparati e i componenti di sistema, cura nella messa a punto

della specifica installazione on-site e competenza in ambito BPR

(Business Process Reegineering) nell’integrare la soluzione nel

contesto informativo/gestionale per assicurare i minimi impatti

organizzativi e il massimo ritorno dell’investimento. Emblema

della forte carica innovativa grazie alla collaborazione tra player

tecnologici con competenze mirate su specifiche componenti

della filiera produttiva, Rfid GIT testimonia anche una visione

avanzata dell’automazione e controllo di processo, in un’ottica

IIoT (Industrial Internet of Things): connessione, convergenza e

collaborazione, per creare processi più integrati e una tracciabilità

e rintracciabilità delle informazioni condivise, il tutto proiettato

verso un continuo miglioramento delle operazioni e relativi ser-

vizi. Rfid GIT non è quindi un semplice sistema di manipolazione

e misurazione del prodotto, ma una soluzione tecnologica più

evoluta e flessibile, aperta al mondo tramite lo scambio di infor-

mazioni.

Risultati e benefici raggiunti

Riduzione dei tempi di lavorazione e degli errori, continuità tec-

nologica del processo (non alternato fra linee di produzione au-

tomatizzate e interventi manuali di operatori), monitoraggio del

processo e flussi ICT in tempo reale sono le performance distintive

più apprezzate di Rfid GIT. “Sfruttando pienamente le capacità

dell’Rfid di rilevazione in modo massivo, univoco e involontario

degli oggetti, siano essi singoli prodotti o lotti (es. pallet)” precisa

Tommaso Andrea Parisi, general manager di Global Sensing “la

soluzione si estende oltre la linea di produzione, per coinvolgere

anche le successive fasi di vita del prodotto, quindi la logistica e

la distribuzione, fino ad arrivare alla consegna presso il cliente

finale, attitudini queste gestite dalla nostra proposta completa

RfidSpeed”.

Dettagli tecnologici

L’architettura Rfid integrata da Global Sensing nella soluzione

Rfid GIT - Global Inspection Tracking è firmata Rfid Global, opera

in banda UHF ed è composta dal Long Range Reader LRU1002

collegato alle antenne 160/160 o 270/270, in base alle necessità

progettuali: tra le peculiarità tecniche del controller Rfid, spicca

l’alta sensibilità che si traduce in un range più accurato e omo-

geneo di rilevazione dei TAG, poiché riduce quasi a zero il feno-

meno tipico nella banda UHF dei ‘buchi di lettura’. Sul versante

TAG, invece, Rfid GIT si avvale di diversi tipologie di TAG, tra cui

smart label Alien Squig, conformi allo standard ISO 18000-6,

Gen2 con all’interno l’ultima generazione di chip chip Higgs 4 e

Ironside Micro, ideali per essere apposti sui prodotti metallici da

rilevare in produzione.

Rfid Global -

http://www.rfidglobal.it/ Video disponibile su: Video disponibile su: https://www.youtube.com/watch?v=yt5xv cm2t6g&feature=youtu.be

Ogni singolo pezzo è dotato di una propria identità elettronica

grazie al TAG

L’architettura Rfid integrata da Global Sensing nella soluzione

Rfid GIT opera in banda UHF