LUGLIO-AGOSTO 2015
Automazione Oggi 383
81
pee quali, oltre a Enel Distribuzione, Erdf, CEZ, Iberdrola, RWE
e Vattenfall, con il coordinamento della francese Erdf e sotto la
direzione tecnica di Enel Distribuzione. Il progetto propone sei
dimostrativi, uno per ciascun distributore, in Italia, Francia, Ger-
mania, Repubblica Ceca, Spagna e Svezia. I risultati conseguenti
dalle sperimentazioni forniranno gli elementi necessari per deli-
neare in modo coordinato e condiviso a livello europeo, le strate-
gie necessarie per eliminare o ridurre i principali ostacoli relativi
alla possibilità di accogliere in rete la generazione distribuita, per
abilitare e supportare l’efficienza energetica, per abilitare e inte-
grare l’active demand e nuovi utilizzi dell’energia elettrica (per
esempio mobilità elettrica, pompe di calore ecc.). Nei sei dimo-
strativi si vogliono sviluppare e sperimentare in campo tecnolo-
gie innovative, nuove metodologie per la gestione del sistema
elettrico e sistemi di misura intelligenti, finalizzati al migliora-
mento delle reti di distribuzione.
Il progetto coordinato da Enel Distribuzione si focalizza sulla rete
MT e ha come finalità quella di dimostrare, in condizioni operative
reali e su larga scala, come l’Active Control e Demand Response
delle DER - Distributed Energy Resources, cioè generatori, cari-
chi controllabili e un dispositivo di accumulo elettrico ‘Energy
Storage System’, possano contribuire in maniera determinante
ad aumentare la hosting capacity delle rete MT. Nello specifico,
il progetto interesserà due cabine primarie situate nell’area di
Forli-Cesena, in Emilia Romagna, e la relativa rete MT alimentata.
Circa 35.000 clienti BT beneficeranno dei risultati del progetto,
sebbene non direttamente coinvolti nella sperimentazione.
L’area coinvolta è mostrata in figura 2, dove i simboli gialli evi-
denziano gli impianti considerati nel perimetro della sperimen-
tazione. In figura 3 è invece riportata una porzione di rete MT allo
scopo di evidenziare come la presenza della generazione da fonti
rinnovabili sia distribuita sul territorio e integrata con le classiche
cabine secondarie di distribuzione MT/BT.
Come accennato in precedenza, cuore del dimostrativo italiano
è la realizzazione di un sistema di controllo avanzato in grado di
comunicare con cabine primarie, cabine secondarie, impianti di
generazione e un impianto di accumulo elettrico (ESS), che verrà
installato in una cabina secondaria alla quale afferiscono molte-
plici linee MT. Lo schema elettrico (figura 4) della cabina secon-
daria in cui avverrà la connessione alla rete MT del sistema di
accumulo, è stato progettato in modo che siano possibili diversi
assetti di rete, i quali renderanno più ampi gli scenari di prova
dell’apparecchiatura, consentendo di testare l’efficacia del si-
stema in condizioni di esercizio con differenti criticità. In estrema
sintesi, la situazione è tale per cui nella cabina di collegamento
dello ‘Storage’ arrivano varie linee MT, delle quali due proven-
gono dalla CP ‘Cesena Ovest’ e tre dalla CP ‘Quarto’. Le altre linee
indicate nello schema riguardano collegamenti necessari per l’e-
sercizio ma non sostanziali ai fini della sperimentazione. Le due
linee provenienti da CP ‘Cesena Ovest’ e le tre provenienti da CP
‘Quarto’ risultano essere di notevole lunghezza, in particolare
quelle da Cesena Ovest, e notevolmente interessate da immis-
sione di energia proveniente dalla generazione distribuita. Gli
interruttori MT installati in cabina, tutti telecomandati, nonché il
sistema di sbarre appositamente realizzato, renderà possibile la
connessione del sistema di accumulo alle cinque dorsali MT inte-
ressate dalla sperimentazione, sia separatamente tra di loro, sia in
parallelo con diverse combinazioni. Questa flessibilità consentirà
di verificare l’efficacia del sistema di controllo della tensione in
condizioni di diversa criticità, la quale è legata all’entità della po-
tenza prodotta iniettata in rete e della lunghezza della linea, per
Figura 2 - Area interessata dalla sperimentazione
Figura 3 - Schema semplificato della porzione di rete MT
coinvolta nel progetto
Figura 4 - Schema unifilare della Cabina Secondaria per il
collegamento del sistema ESS