GIUGNO 2015
AUTOMAZIONE OGGI 382
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offrire soluzioni ‘fuori dagli schemi’, di cer-
tificare la qualità dei prodotti e assicurare
tempi di consegna affidabili”.
La logistica si fa ‘lean’
‘The lean solutions factory’, è questo il pay
off con il quale
Alfaproject.netsi presenta
sul mercato, dove l’obiettivo è realizzare
una logistica ‘lean’ a supporto della ‘lean
production’: “Da sempre la logistica è
considerata la ‘Cenerentola’ dei processi
industriali” osserva Dandolo. “Quello che
un tempo era il ‘magazziniere’, è diventato
‘l’ingegnere della logistica’ e poi il ‘sup-
ply chain manager’, ma in fondo niente
è davvero cambiato. Del resto, tenere a
magazzino quantità anche ingenti di un
prodotto in attesa della vendita in pas-
sato non ‘pesava’ all’azienda, nonostante
le evidenti inefficienze. Oggi, però, i costi
logistici sono lievitati, sia a causa della glo-
balizzazione, sia della delocalizzazione che
complicano i processi, sia delle fusioni fra
aziende che hanno reso la catena di forni-
tura sempre più complessa, pesante, one-
rosa. Ridurre i costi, aumentare le sinergie,
snellire le procedure, anche per migliorare
i controlli, chiudendo le falle che lasciano
largo spazio a fenomeni come la contraffa-
zione, è diventato oggi, oltre che una que-
stione d’immagine, un aspetto prioritario
per competere a livello internazionale. Ol-
tretutto, se da un lato i lotti medi trattati si
sono fatti sempre più piccoli, non consen-
tendo più di minimizzare i costi logistici
‘spalmandoli’ su volumi ingenti, dall’altro
lato la produzione stessa è sempre più
personalizzata, parliamo infatti di ‘mass
customization’, il che impone frequenti
cambi di produzione e, quindi, di approv-
vigionamento delle linee. Questo impone
di organizzare più efficacemente la sup-
ply chain, sfruttando le soluzioni innova-
tive che le moderne tecnologie, dall’IoT al
cloud, mettono a disposizione”.
Ed è qui che interviene
Alfaproject.net,
prima di tutto ‘misurando’, perché non si
può migliorare ciò che non si conosce e
non si può conoscere se non misurando:
“L’implementazione di un progetto di
efficientamento parte prima di tutto
dall’osservazione, la ‘survey’, che dura
alcuni giorni, durante i quali si procede
alla descrizione dei processi aziendali del
cliente, identificando le inefficienze sulle
quali intervenire. Se il progetto incontra le
esigenze dell’utente e risulta economica-
mente sostenibile, si passa alla fase di im-
plementazione, che richiede in media sei
mesi e può arrivare fino all’integrazione
della nostra piattaforma con i sistemi ERP e
SAP aziendali” illustra Dandolo. “Le nostre
soluzioni rendono ‘misurabili’ in termini di
tempo e costi le operazioni di magazzino,
dove normalmente vi è una sorta di ‘buco
nero’. I costi della logistica sono sempre
confluiti nella voce generica dei costi ‘in-
diretti’, ridistribuiti indistintamente sulla
produzione nel suo complesso. Calcolare
in modo specifico a quale voce pertiene
ciascun costo permette, per esempio, di
allocare le spese correttamente in fase
di preventivazione e di decidere quale
tipo di produzione promuovere presso
il cliente o quale lavorazione privilegiare
partendo da una reale cognizione dei
costi a essa associabili, anche dal punto di
vista dell’approvvigionamento dei mate-
riali e dell’asservimento alla linea”. Inoltre,
una gestione programmata e pianificata
della logistica di magazzino, che va di pari
passo con l’attività produttiva, consente
di ridurre i tempi morti, i fermi impianto
a causa della mancanza di materiali da
impiegare, gli errori di assemblaggio ecc.
Infine, si può agire sui processi critici per
migliorarli e trovare soluzioni semplici ma
efficaci per ottimizzare i processi di as-
servimento alla linea produttiva” afferma
Dandolo. Dunque il discorso è semplice:
per arrivare alla ‘lean production’, occorre
I processi logistici devono adattarsi alla produzione
Fonte: www.floratras.it