scita gli utenti di grandi dimensioni che
decidono di rivolgersi direttamente ai
fornitori di tecnologia, così come i distri-
butori che cominciano a orientarsi verso
l’automazione, soprattutto a fronte del
declino di alcuni mercati di punta come
quello impiantistico. Tra i principali mer-
cati extraeuropei che hanno sostenuto il
comparto dell’automazione industriale fi-
gurano l’Asia orientale e il Nord America,
con al centro gli Stati Uniti, terzo Paese
di sbocco delle esportazioni italiane. L’U-
nione Europea resta il principale mercato
di destinazione delle tecnologie tricolori,
con una quota superiore alla metà del
totale esportato: Germania, Francia e
Regno Unito assorbono circa il 25% del
totale. Numerose quindi sono le opportu-
nità di crescita offerte dal mercato estero
a fronte di una domanda interna ancora
debole. A livello regionale interno, un
terzo del volume d’affari del settore ri-
siede in Lombardia, i tre quarti nel nord-
est ed Emilia Romagna, mentre il 23%
è ubicato in centro Italia, dimostrando
come l’automazione sia presente anche
in zone apparentemente meno industria-
lizzate.
Il software protagonista
“Il 2014 si è chiuso con un incremento del
mercato e del fatturato medio del 5%,
confermando l’andamento positivo del
settore” ha commentato Busetto. “Le pre-
visioni si sono dunque rivelate corrette:
l’automazione ha dato prova della sua
vitalità e dell’importanza che riveste per
il manifatturiero nel suo complesso e per
una meccanica più efficiente, flessibile,
innovativa e sostenibile. Le prospettive
sono buone anche per il 2015, che si pre-
vede in costante crescita”. Infine, l’Osser-
vatorio ha posto particolare attenzione al
tema del software industriale: “Supervi-
sione, MES, progettazione meccatronica,
simulazione e virtualizzazione, gestione
dell’intero ciclo di vita del prodotto sono
elementi che ricoprono un ruolo fonda-
mentale per rispondere alle necessità di
una sempre maggiore digitalizzazione
delle imprese” ha spiegato Busetto.
“Utilizzare strumenti di progettazione e
virtualizzazione, nonché di virtual com-
missioning permette di evitare errori pro-
gettuali, accelerando i tempi di lancio di
una macchina e diminuendo i costi. I PDM
permettono oggi di seguire l’intero iter di
realizzazione di un nuovo prodotto, dall’i-
dea al lancio sul mercato, beneficiando
di una ‘piattaforma digitale d’impresa’
in grado di coniugare mondo reale e vir-
tuale”. In linea con queste tendenze, Anie
Automazione ha creato un nuovo gruppo
di lavoro dedicato al software industriale,
che ha preso avvio proprio nel 2015, con
l’obiettivo di analizzare gli scenari di Indu-
stry 4.0, studiare i trend di mercato e al-
fabetizzare i clienti sulle diverse soluzioni
software già disponibili, ma non ancora
abbastanza conosciute.
t
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