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GENNAIO-FEBBRAIO 2015

AUTOMAZIONE OGGI 378

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G UGNO 2015

AUTOMAZIONE OGGI 382

invece evidenziato come il fattore energetico rimanga, a causa dell’elevato costo

dell’energia in Italia, uno dei parametri che incidono negativamente sulla competi-

tività dell’industria nazionale. Ne consegue che il driver efficienza energetica nell’at-

tuale contesto di crisi economica rappresenti un’opportunità di sviluppo e di ripresa

dei settori produttivi perché in grado di liberare risorse che possono essere reinve-

stite in innovazione tecnologica. Purtroppo su questo tema scontiamo ancora un

sensibile ritardo culturale e una scarsa consapevolezza e sensibilità nel comprendere

l’importanza di darsi una gestione dell’energia più attenta, più efficace e soprattutto

meno costosa. Un nuovo contesto di appetibilità sociale ed economica potrebbe for-

nire nuovo slancio alle politiche di promozione dell’efficienza energetica e rappre-

sentare una piccola rivoluzione per il mondo delle imprese. È con questo spirito che,

prima la Direttiva europea 27/2012 sull’efficienza energetica e poi il Dlgs 102/2014

di recepimento a livello italiano, si stanno muovendo per promuovere una nuova

cultura aziendale, imperniata sulla logica della gestione ottimale dei flussi energetici.

Il Dlgs 102/14 ha infatti stabilito per la prima volta un obbligo di effettuare, entro

il 5 dicembre 2015, una diagnosi energetica da parte delle grandi aziende e delle

imprese cosiddette energivore (art. 8), da ripetere ogni 4 anni a meno che si adotti

un Sistema di Gestione dell’Energia. Proprio quest’ultimo strumento sta progressiva-

mente attirando l’interesse del mondo industriale, grazie a quella sua impostazione

sistematica, che mette in circolo la capacità di studiare, analizzare e impostare il

tema energetico e la sua importante carica di innovazione. Introdotti attraverso una

norma tecnica europea nel 2009 (UNI EN 16001), questi sistemi sono presto stati

elevati al rango di standard internazionale (ISO 50001) che tra il 2011 e il 2012 ha più

che quadruplicato il numero di aziende che a livello volontario hanno adottato que-

sto strumento dedicato al miglioramento continuo delle prestazioni energetiche.

All’interno di questo nuovo approccio l’audit energetico, centro nevralgico del Dlgs

102/14, acquisisce un’importanza strategica. E infatti il primo passo fondamentale

per poter gestire correttamente gli usi di energia è predisporsi a leggere la realtà,

attraverso la ricostruzione fedele del profilo (anche storico) di consumo del processo

industriale considerato e contestualmente individuare e capire nelle dimensioni le

opportunità di risparmio, valutandole in termini di rapporto tra costi e benefici.

n’industria efficiente e sostenibile signi-

fica competitività e capacità di pene-

trazione nei mercati internazionali. Ciò

è ancora più vero nella nuova stagione

della green economy e delle tecnologie

pulite, ove le performance ambientali

sono sinonimo di nuovo slancio produt-

tivo e imprenditoriale. Investire in effi-

cienza energetica rappresenta di fatto

anche un’opportunità per le aziende

che si occupano di green economy e

che negli ultimi anni hanno conosciuto

uno sviluppo importante, contribuendo

ad alimentare l’economia nazionale e

locale e, grazie anche alle ricadute in-

teressanti in termini di occupazione

nell’ambito di progettazione, manu-

tenzione e gestione degli impianti, a

garantire una tenuta del sistema socio-

economico in questa difficile congiun-

tura internazionale. Sul fronte della

sostenibilità energetica in azienda va

U

Gestire l’energia

per creare nuova

competitività

AO

IL PUNTO

Stefania Ghidorzi

Comitato tecnico di Automazione Oggi e Fieldbus & Networks