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MAGGIO 2015

AUTOMAZIONE OGGI 381

32

AO

PANORAMA

Carlo Marchisio *

N

on si arresta la crescita del

packaging italiano. Se-

condo i dati pre-consuntivi

raccolti dal Centro Studi

Ucima (Unione costrut-

tori italiani macchine automatiche per il

confezionamento e l’imballaggio), il giro

d’affari del settore dovrebbe raggiungere

un nuovo record storico di fatturato su-

perando i 6.200 milioni di euro. Abbiamo

incontrato Giuseppe Lesce, presidente

dell’associazione

( www.ucima.it ), pe

r ana-

lizzare la situazione di questo importante

settore dell’industria italiana, che ci ha

segnalato con orgoglio come Ucima negli

ultimi anni sia tornata a occupare un ruolo

centrale per l’intero comparto, anche a se-

guito dell’integrazione con Acimac (Asso-

ciazione costruttori italiani di macchine e

attrezzature per ceramica).

Automazione Oggi: Dove ritiene vi

saranno i maggiori sviluppi a livello

internazionale per il comparto delle

macchine automatiche per il packaging

nel biennio 2015-2016?

Giuseppe Lesce

: “La ‘torta’ del nostro ex-

port è quasi damanuale di marketing, con

quote abbastanza omogenee tra le varie

aree. Ciò denota una grande capacità di

penetrazione e presidio dei mercati esteri.

Per quanto riguarda le aree con i tassi di

crescita maggiori negli ultimi sei mesi,

l’Asia è sicuramente in cima alla lista, con

performance brillanti in Cina e Indone-

sia. Ottimi risultati sono stati conseguiti

anche nei Paesi Extra UE, in Medio Oriente

e in particolare in Arabia Saudita e Algeria.

Packaging italiano: u

Con una previsione di fatturato che supera i 6.200 milioni di euro, il

comparto delle macchine automatiche per il packaging è senz’altro

strategico per l’intera industria italiana. Vediamo come lo vivono gli

operatori del settore

Negli ultimi anni Ucima (Unione costruttori italiani macchine automatiche per il

confezionamento e l’imballaggio) si èmessa al servizio delle aziende per suppor-

tarle nei processi di sviluppo, sia attraverso servizi altamente professionali, sia attra-

verso politiche e scelte strategiche condivise, utili alla crescita dell’intero comparto.

In particolare, sono stati offerti servizi costruiti sulle esigenze delle imprese che

operano in questo ambito. Il rinnovamento è stato avviato con l’integrazione ope-

rativa con un’altra associazione nazionale di categoria dei beni strumentali, Acimac

(Associazione costruttori italiani di macchine e attrezzature per ceramica). Sono

stati riavviati molti servizi alle aziende in ambito tecnico, formativo, promozionale

e di internazionalizzazione. In campo formativo si è dato vita a una vera e propria

scuola di formazione, SBS, che lo scorso anno ha erogato 60 corsi a oltre 1.200

persone provenienti dalle realtà del comparto, nonché di altri settori industriali dei

Un ruolo nuovamente di primo piano

Giuseppe Lesce, presidente

di Ucima

Fonte:www.improntaunika.it