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MAGGIO 2015

AUTOMAZIONE OGGI 381

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AO

PANORAMA

il nostro software: rilevazione, memorizzazione, analisi e calcoli dei dati

sono gestiti dai software che controllano le macchine, software che con

l’andare del tempo saranno sempre più potenti e intelligenti, esattamente

come i sensori implementati”.

Lazzaro:

“Gli sviluppi hardware sono soprattutto orien-

tati a una maggiore integrazione dell’attuatore con la

meccanica, per ridurre ulteriormente alcuni ingombri,

andando allo stesso momento incontro a un incremento

di efficienza. Per quanto riguarda il software, i maggiori

sviluppi dovrebbero cercare di far diventare intelligenti,

nonché in grado di interagire e scambiare dati, un po’

tutti i componenti utilizzati nelle macchine”.

A.O.: Venite coinvolti a livello applicativo dai

clienti per efficientare le linee di produzione

packaging (OEE - Overall Equipments Effective-

ness)?

Beccalli:

“L’efficienza delle linee di produzione in ter-

mini di incremento di produttività, di qualità del prodotto

e riduzione dei costi è oggi l’obiettivo principale dei costruttori di mac-

chine. Per fare in modo che i prodotti soddisfino tali requisiti questi ultimi

si affidano a fornitori di soluzioni altamente specializzati, che permettano

loro di raggiungere tali obiettivi. Di fatto, il fornitore non è più solo un

soggetto al quale richiedere componenti, ma diventa un vero e proprio

partner globale, al quale il costruttore si affida per aggiungere valore alla

sua offerta”.

Oneglio:

“Il diktat di qualsiasi azienda è oggi, più che mai, quello di otti-

mizzare gli investimenti in qualsiasi ambito o applicazione. Noi possiamo

intervenire nell’ambito dell’OEE migliorando l’efficienza e il tasso di qualità

di un impianto con soluzioni ideate su misura in base alle necessità del

cliente. In ogni caso, i prodotti nascono con questo intento. Innanzitutto,

sono certificati per lavorare in condizioni di stress estreme, garantendo la

massima affidabilità a lungo termine. In secondo luogo,

l’autodiagnostica integrata consente di intervenire con

manutenzioni solo in caso di reali necessità, evitando

inutili fermi macchina, se non la rottura della stessa”.

A.O.: Quali sono le richieste dei clienti in merito

all’assistenza da remoto (teleassistenza) per le

macchine per il packaging?

Beccalli:

“Quando un macchinario viene installato in

luoghi diversi rispetto al sito produttivo, viene garantito

un servizio di teleassistenza in grado di risolvere in

tempi rapidi i problemi causati da un malfunzionamento

del macchinario, senza dover mandare personale tec-

nico in loco. Il primo obiettivo è fornire prodotti di alta

qualità, che garantiscano la massima affidabilità, ridu-

cendo al minimo i possibili interventi di manutenzione.

Per questo motivo, noi attiviamo costantemente numerosi test prima di

inserire un prodotto o una soluzione sul mercato. A ogni modo, tutte le

soluzioni fornite sono predisposte per essere connesse in teleassistenza,

in quanto dotate di porta Ethernet, in modo da garantire al cliente il mas-

simo supporto e assistenza immediata”.

Federico Varotti,

HMI and software marketing manager di ESA Auto-

mation (

www.esa-automation.com

): “Con una produzione sempre più

delocalizzata, il remoto è una necessità. I clienti hanno capito che si

tratta dell’unica soluzione per garantire un intervento puntuale e per

tagliare tutte quelle spese extra che interferiscono con

il bilancio. Oggi un servizio di assistenza esaustivo e

veloce è fondamentale per qualsiasi azienda. Un ritardo

in questa direzione finisce con il ripercuotersi su tutta

la catena produttiva, specialmente in un settore come

quello del packaging.

Per questo i nostri clienti, vogliono, e devono, essere

in grado di affrontare qualsiasi problema nel minore

tempo possibile. La teleassistenza lo rende realizzabile

e nel farlo garantisce un taglio netto dei costi accessori,

come quelli di trasferta da sostenere ogni volta che si

verifica un problema.

Tuttavia, una preoccupazione rimane: spesso i clienti

associano al remoto una variabile di rischio superiore.

Insomma, l’idea che qualcuno si colleghi alla loro rete,

li mette a disagio. Diventa quindi importante eliminare

questi dubbi, spiegando come il servizio di teleassistenza funzioni in modo

completamente sicuro”.

Oneglio:

“La teleassistenza è sempre più richiesta da parte sia dei co-

struttori, sia degli end user, in quanto monitorare lo stato di funzionamento

della macchina a distanza permette di evitare trasferte, quindi costi ag-

giuntivi, sempre in un’ottica di risparmio e velocità di problem solving. Per

questo motivo, proponiamo, in particolare negli ambiti della sicurezza e

della tracciabilità, soluzioni con hardware collegato alla rete Ethernet, tra-

mite la quale possiamo conoscere lo stato della macchina in ogni istante

e possiamo fare piccole modifiche software da remoto in tempo reale”.

Lazzaro:

“L’accesso alle macchine potrebbe essere tramite una sem-

plice VPN, ma solo in pochi casi vi sono negli impianti delle reti dedicate

all’assistenza e si ha il timore per eventuali intrusioni nei dati sensibili

aziendali. Spesso, quindi, l’accesso remoto diventa

possibile tramite dei dispositivi aggiuntivi, che creano

degli accessi virtuali dedicati. Al termine della rivolu-

zione in atto chiamata ‘Industria 4.0’ il problema potrà

avere nuove soluzioni e si potrà avere una maggiore

interazione a distanza anche tramite dispositivi di uso

comune, come smartphone e simili”.

A.O.: Il risparmio energetico è strategico sulle

linee packaging? Come vi attivate in merito?

Lazzaro:

“Le linee di packaging hanno mediamente

carichi e motori più piccoli rispetto ad altri tipi di produ-

zioni, ma ce ne sono un numero molto elevato. Si può

parlare in modo concreto di risparmio energetico solo

con costruttori di macchine che riescano a dialogare

con i loro clienti anche relativamente ai costi e benefici

di medio termine, perché il maggiore investimento iniziale viene poi ripa-

gato nel giro di pochi anni. Noi offriamo al cliente un affiancamento per

poter calcolare e scegliere combinazioni delle parti meccaniche con quelle

elettriche che ottimizzino i consumi per il ciclo tipico della macchina, inol-

tre diamo lo stesso tipo di supporto per implementare la corretta strategia

per il recupero della potenza di frenatura dei motori”.

Federico Varotti di ESA

Automation

Fabio Melegazzi di

Telestar

segue da pag 35