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AUTOMAZIONE OGGI 377
SOLUZIONI SOFTWARE PER L’INDUSTRIA
S
SI
esperienze
principale’, affiancato dal direttore amministrativo
Davide Fava, che da sempre in Intertraco si oc-
cupa anche dei sistemi informatici. “La proprietà
si è spesa in prima persona per l’introduzione di
un software per la progettazione in 3D” racconta
Fava. “Quando ci siamo trovati a gestire migliaia
di disegni, abbiamo capito che potevano essere
organizzati per famiglie. Potevamo ridisegnare le
parti madre dei nostri componenti sotto forma di
blocchi 3D, certamente con un investimento di
tempo iniziale maggiore, che avremmo però recu-
perato successivamente con modifiche molto più
rapide ed efficienti”. La scelta di Intertraco è caduta
su Solid Edge, il pacchetto CAD della suite Velocity
Series di Siemens PLM Software, che oggi viene uti-
lizzato in maniera estesa per la modellazione e la modifica di
tutti i prodotti. “All’inizio ci siamo scontrati con le tipiche re-
sistenze dovute all’inerzia dell’abitudine ai vecchi strumenti”
ricorda Fava. “Ma eravamo convinti della nostra scelta, così
abbiamo deciso di forzare la mano per evitare lunghi periodi
di convivenza fra sistemi diversi. Dopo qualche inevitabile re-
sistenza iniziale, oggi tutti i nostri utenti approvano la scelta.
Fra i vari benefici, Solid Edge ci consente anche di rispondere
alle richieste settimanali dei clienti OEM, che chiedono di avere
i modellini in 3D dei nostri raccordi per verificare come inserirli
nelle loro macchine; non è un dettaglio banale, dato che altri
fornitori non danno questa possibilità e questo ci mette in una
posizione di vantaggio sotto il profilo commerciale”.
Efficienza nella gestione e nei collaudi
L’implementazione di Solid Edge ha ‘mostrato la via’ ai re-
sponsabili di Intertraco che hanno subito intravisto ulteriori
opportunità, da un lato nella gestione del ciclo di vita dei pro-
dotti, dall’altro nell’analisi a elementi finiti. “Quando abbiamo
approcciato Solid Edge, mi sono documentato sulle varie solu-
zioni PLM in commercio” racconta Fava. “Solid Edge ha buone
funzionalità PDM integrate per la gestione dei dati tecnici, ma
un’azienda efficiente ed evoluta deve soddisfare esigenze so-
fisticate di visione e visibilità delle modifiche e delle versioni,
di richieste e riscontri da parte della clientela. Al di là del CAD,
quindi, la nostra scelta a favore della suite Velocity Series è
stata fortemente orientata da Teamcenter come portale di
accesso per tutti gli utenti aziendali. Oltre all’area tecnica in
senso stretto, infatti, anche l’ufficio acquisti e l’ufficio com-
merciale devono avere un unico punto di accesso al patrimo-
nio informativo dell’azienda, e Teamcenter ci è sembrato il
prodotto che meglio rispondeva a questa esigenza. La dire-
zione aziendale sta imponendo un nuovo approccio mentale
all’intera struttura di Intertraco, nel quale sovrano non è più
il prodotto, ma il cliente. L’indicazione strategica è che tutti
devono fare riferimento al PLM e navigare all’interno di Team-
center dove trovano tutte le informazioni secondo i livelli di
riservatezza previsti. Abbiamo portato Teamcenter anche in
officina, inmodo che i responsabili di produzione possano ve-
dere esattamente che cosa è stato prodotto in ufficio tecnico,
con certezza di accesso alla release aggiornata e funzionalità
di check-in e check-out per visionare i dati e fornire a loro volta
un feedback all’ingegneria”. La seconda area che si è rivelata
molto interessante è il FEM. Intertraco dispone di un centro di
ricerca e sviluppo nel quale vengono testati i raccordi (separa-
tamente o assemblati con i tubi) per valutarne le prestazioni.
La procedura di collaudo tradizionale prevedeva, dopo ogni
modifica al disegno di un pezzo o al materiale di costruzione,
la realizzazione di un campione da sottoporre a test fisico per
verificare l’impatto della modifica sulle prestazioni.
“In passato, quando ad esempio cambiavamo un raggio, ave-
vamo certamente un’idea delle conseguenze” racconta Fava,
“ma per una quantificazione esatta era indispensabile un col-
laudo fisico, naturalmente non su un solo pezzo, ma su una
serie di elementi. Ora, con Femap, il modello CAD anticipa con
grande precisione l’impatto di ogni modifica sulle prestazioni
del prodotto, dopodiché il test serve semplicemente per veri-
ficare quanto calcolato con il FEM”. I tecnici di Intertraco hanno
già verificato la validità di questo processo, in particolare nei
test statici di scoppio dei raccordi, dove i risultati di laboratorio
hanno confermato l’accuratezza di Femap con un margine di
errore del 2-3% soltanto. “Nel progettare raccordi nuovi, Solid
Edge e Femap ci hanno permesso di individuare i punti critici e
di capire quali parti dell’oggetto potevano essere assottigliate,
rinforzando invece i punti più deboli” conferma Fava. “Sulla
base di quanto visto finora, siamo estremamente soddisfatti
e stiamo incoraggiando l’ufficio tecnico a sfruttare al mas-
simo Femap, perché siamo convinti che questo strumento ci
consentirà di ottenere facilmente molti miglioramenti. Con
Femap, ad esempio, potremo calcolare tutte le perdite di ca-
rico sugli innesti rapidi e saremo in grado di rispondere a do-
mande specifiche dei nostri clienti”.
Flusso diretto dalla macchina utensile al PLM
Intertraco ha scommesso anche sulla tecnologia CAM con
l’implementazione di CAM Express, principalmente in vista
della costruzione di una nuova officina meccanica a Suzzara,
che andrà ad affiancarsi a quella di Gallarate e agli investi-
Intertraco ha 150 addetti complessivi, un fatturato di circa 44 milioni di
Euro nel 2011 e una quota di esportazioni del 92% fra Europa, Oceania,
Sudafrica, Nordamerica ed Estremo Oriente