mando (ON/OFF) e stato per apertura e chiusura della valvola,
i litri in uscita tramite contatore volumetrico elettronico (con-
talitri). Per le pompe invece viene monitorato il comando (ON/
OFF) e stato della pompa per apertura e chiusura del pozzo.
Ogni malfunzionamento del sistema descritto genera un al-
larme che viene trasmesso alla centrale remota di controllo
costituita da un PC con adeguata interfaccia utente user
friendly per la supervisione a cura di un operatore non spe-
cializzato. Il sistema è composto da un’infrastruttura di rete,
un’apparecchiatura periferica di acquisizione e comando, una
centrale remota di controllo.
Dalla parte del campo
La realizzazione della soluzione di telecontrollo in questione
supporta anche la realizzazione di un’infrastruttura di rete di
campo che costituisce comunque valore aggiunto, in quanto
rappresenta il punto di partenza per la crescita del sistema in
progetto e base per futuri altri sistemi: controllo valvole, con-
trollo dei quadri elettrici (forzature) ecc. Si è scelto di utilizzare
la piattaforma Niagara di Tridium che, con la sua architetta
web server, garantisce la gestione IP su una piattaforma ormai
consolidata come Java e rimane, nello stesso tempo, aperta ai
bus di campo e protocolli più utilizzati, consentendo, così, una
piena integrazione (es. Lonworks, Modbus, Mbus).
È stata supportata la connessione alla rete Gprs attraverso
appostiti dispositivi che includono anche un modem Gprs di
mercato. Il sistema così realizzato offre diversi vantaggi, fra
i quali la modularità, la facilità d’espansione e/o aggiorna-
mento, l’integrazione di prodotti forniti da case produttrici
diverse, la possibilità di sfruttare diversi mezzi trasmissivi per
connettere tra loro i vari dispositivi, il tutto grazie all’utilizzo
di un protocollo standard aperto e utilizzato in tutto il mondo.
L’estrema flessibilità della piattaforma, inoltre, risponde per-
fettamente a un’altra delle esigenze della committenza: l’e-
spansione del sistema su altre tratte e altri siti, in un periodo
di tempo successivo, senza, ovviamente, dover stravolgere il
tutto. Ogni nodo di rete locale richiede specifici dispositivi di
acquisizione e comando che sono supportati dal dispositivo
prescelto, Jace JGX216, particolarmente flessibile per la ge-
stione della comunicazione in quanto dispone anche di due
slot di espansione per alloggiare schede di interfaccia seriale
per bus di mercato. Il dispositivo è dotato di 16 I/O (8 ingressi
universali, configurabili anche come ingressi analogici 0-20
mA; 4 uscite digitali a relè; 4 uscite analogiche 0-10 V), di 2
porte Ethernet, 1 porta RS232 e 1 porta RS485 con possibilità,
quindi, di gestire un modem dial-up o Gprs, mentre la porta
Ethernet TCP/IP viene utilizzata per il controllo remoto e la
gestione. Un tool grafico è già implementato nel Jace e può
essere esportato tramite un browser di mercato. La centrale
di controllo proposta ha un’interfaccia uomo-macchina molto
semplice ed è adatta per essere utilizzata anche da personale
privo di conoscenze informatiche. Si è, infatti, previsto l’uti-
lizzo di un computer con sistema operativo Windows che non
richiede l’uso esclusivo e non ha requisiti particolari: è suffi-
ciente disporre di un sistema operativo Windows XP o succes-
sivo e supporto Java.
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