MARZO 2014
AUTOMAZIONE OGGI 370
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AO
ATTUALITÀ
di
Ilaria De Poli
F
orte di oltre 15.000 dipendenti
nel mondo e presente in oltre 50
Paesi, Invensys ha registrato en-
trate nell’anno fiscale 2013 pari
a 1.792 milioni di sterline, con
un incremento del 2% rispetto al 2012 e un
profitto operativo di 131 milioni di sterline
(+41%). Nello specifico il 15% delle reve-
nue del Gruppo (260 milioni di sterline) è
derivato dal segmento business ‘Software’,
il 53% (948 milioni) dall’‘Industrial Automa-
tion’, il 14% (253 milioni) dall’‘Energy Con-
trols’ e il restante 18% (331 milioni) dalle
‘Appliance’.
“Il mercato DCS a livello mondiale ha re-
gistrato una crescita modesta nel triennio
2010-13, con volumi intorno ai 15 miliardi
di dollari, che rappresentano una crescita
di circa il 3% in tutto il mondo con un qua-
dro regionale non uniforme” ha dichiarato
Stefano Artegiani, direttore commerciale
Italia di Invensys, in occasione della confe-
renza stampa italiana di lancio di Foxboro
Evo, il sistema di automazione di processo
di nuova generazione presentato in USA a
settembre 2013. “Nello specifico, se si consi-
dera il mercato in relazione alle diverse aree
geografiche, NordAmerica e America Latina
hanno registrato un trend positivo, mentre
la zona asiatica è in rallentamento e l’Emea
in contrazione nonostante i buoni livelli di
attività in Medio Oriente.
Focus sul mercato in Italia
“Passando al caso specifico dell’Italia, il
mercato dei DCS segue qui le tendenze in
atto a livello europeo, con una contrazione
generalizzata di tutti i settori merceologici”.
Occorre infatti considerare che, per l’ambito
petrolchimico, tre delle dieci raffinerie ita-
liane verranno a breve convertite a depositi,
mentre altri siti, stanno subendo un rias-
setto produttivo per rispondere alle attuali
necessità di business: “Per Invensys, su un
volume globale pari a 60milioni di dollari in
Italia il 40%deriva dal settore petrolchimico
e dal suo indotto, un 10% si deve all’oil&gas,
un altro 10% al power e altrettanto dal far-
maceutico” ha spiegato ancora Artegiani.
“Parliamo dunque di unmercato ormai ma-
turo, con un elevato livello di competizione
in un contesto di condizioni economiche
non favorevoli e la presenza di competitor
affermati come ABB e Siemens nel power,
Honeywell ed Emerson nel petrolchimico”.
La richiesta del mercato power, in parti-
colare, risulta diminuita del 40%, mentre
l’oil&gas rimane uno dei settori ancora at-
tivi grazie all’importante investimento di
Total nel Sud Italia. “Gli EPC, storicamente
fortemente attivi nel nostro Paese, devono
oggi seguire i loro clienti delocalizzando in
aree dove le opportunità sono maggiori,
ossia nei paesi emergenti, e noi non pos-
siamo che seguirli a nostra volta”. Infatti
Invensys sta da un po’ di tempo intrapren-
dendo una politica di rafforzamento nell’a-
rea mediorientale-africana. “In Italia, oltre a
continuare a sviluppare il business legato
alla nostra diffusa base installata (45%),
concentrandoci sull’evoluzione tecnolo-
gica e dei sistemi, puntiamo sul Greenfield
(30%) supportando progetti EPC nei Paesi
extra Emea, mentre un 25% del fatturato
viene infine da nuovi progetti realizzati in
Europa” ha rivelato Artegiani. “I driver di
sviluppo che abbiamo individuato sono
principalmente quattro: la safety, intesa sia
come salute che come sicurezza, ottenibile
con la realizzazione di sistemi che rispet-
tino le normative, con l’offerta di training
e il monitoraggio dei dati produttivi per
‘Evo’ come
‘Evolution’
Con Foxboro Evo,
ultimo frutto
dell’evoluzione
tecnologica dei
propri sistemi,
Invensys propone
un PAS a elevate
prestazioni,
totalmente
integrato e allo
stato dell’arte
Foxboro Evo rappresenta lo stato
dell’arte nel campo dei sistemi di
automazione di processo