MARZO 2014
AUTOMAZIONE OGGI 370
50
AO
ATTUALITÀ
di
Ilaria De Poli
V
i ricordate l’uomo dell’ascen-
sore? Quello che schiacciava
il bottone in base al piano cui
volevate andare? Ebbene, non
illudetevi, non passerà molto
tempo e finiremo per fare la stessa fine:
fungeremo da interfacce fra le macchine.
“Inseriremo lo smartphone nell’apposito
lettore dell’automobile per fare in modo
che i due ‘oggetti tecnologici’ comincino
a dialogare e insieme decidano il percorso
migliore da seguire in base al traffico rile-
vato dalla rete, il clima ideale nell’abitacolo
a seconda della temperatura esterna regi-
strata dai sensori della vettura, la velocità
da tenere e se occorre fare una sosta prima
di arrivare a destinazione per far control-
lare la pressione degli pneumatici…”. Pa-
rola di David Bevilacqua, VP South Europe
di Cisco, che ha così esordito in occasione
dell’Internet of Everything Italian Forum,
evento conclusivo del Cisco Live. Si è
trattato dell’appuntamento europeo più
importante per l’eco-mondo Cisco, tenu-
tosi quest’anno per la prima volta in Italia,
che ha catalizzato l’attenzione di ‘addetti
ai lavori’ e non e raccolto a Milano 7.000
partecipanti, per lo più giovani ingegneri,
da ogni parte del mondo. “L’Internet of
Everything sta progressivamente sosti-
tuendo l’Internet of Things” ha proseguito
Bevilacqua “il che ci solleverà da molte
incombenze ma finirà anche per farci fare
lavori che una volta qualcun altro faceva
per noi, come usare la pistola per inserire
il codice dei prodotti nel nostro carrello
della spesa al posto della commessa di
sempre”. Le conseguenze e le opportunità
per aziende, pubbliche amministrazioni,
intere nazioni e soprattutto le potenzialità
di miglioramento della qualità della vita di
noi tutti sono eclatanti. “A oggi solo l’1% di
ciò che può essere connesso a Internet lo
è effettivamente e già i cambiamenti che
si sono verificati sono stati notevoli, ora
pensiamo a cosa può succedere quando
aumenterà la percentuale di dispositivi di
ogni genere connessi alla rete: saranno 25
miliardi entro il 2015 e 50 miliardi entro il
2020” ha proseguito Agostino Santoni, AD
di Cisco Italia. “Internet ha 2,2 miliardi di
utenti a livello globale per lo più concen-
trati in Nord America ed Europa, si tratta
di appena un terzo della popolazione
mondiale; la Internet economy, ossia il
volume di affari generato dalla rete a li-
vello mondiale, valeva nel 2010 circa 2,3
trilioni di dollari e si calcola che genererà
4,2 trilioni nel 2016: l’economia del quinto
Paese al mondo” ha proseguito l’AD. “Per
alcuni Paesi più avanzati Internet rappre-
senta il 3,4% del PIL. Si calcola che per
ogni posto di lavoro perso la rete ne faccia
guadagnare 2,6”. E l’Italia? Rimane in que-
sto scenario il ‘fanalino di coda’, in quanto
se da un lato ha visto un aumento verti-
ginoso del numero di dispositivi connessi
fra smartphone, tablet e affini, dall’altra
l’utilizzo della rete si limita all’intratteni-
mento. E le aziende? Le pubbliche ammi-
nistrazioni? “Solo il 14% della popolazione
italiana è raggiunta dalla fibra ottica (come
‘digital divide’ siamo fermi al 2000) e Inter-
net ha contribuito solo per il 12% alla cre-
scita del PIL del nostro Paese contro una
media dei Paesi sviluppati del 21%: solo il
4% delle aziende italiane vende tramite la
rete” ha concluso Santoni.
La posta in gioco però è alta: uno studio
di Cisco ha calcolato che si tratta di 14.400
miliardi di dollari di valore economico per
il solo settore privato, a livello globale, per
i prossimi dieci anni e 4.600 miliardi per
il settore pubblico. Da solo l’Internet of
Everything ha la potenzialità di aumentare
Oltrele‘Cose’ c’èl’IoE
Dall’Internet of Things all’Internet of Everything: la ‘rivoluzione’
portata dal collegamento in rete di dispositivi, processi, dati
e persone è già qui e vale oltre 14.400 miliardi di dollari.
Parola di Cisco
Agostino Santoni, amministratore
delegato di Cisco Italia
David Bevilacqua, VP South Europe
di Cisco