Automazione_Oggi_370 - page 55

MARZO 2014
AUTOMAZIONE OGGI 370
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der. “Affrontiamo dunque questa volontà
di crescere puntando innanzi tutto su un
cambiamento organizzativo ma anche e
soprattutto sulla figura professionale. Ci sarà
poi un’evoluzione a livello gestionale e logi-
stico, per essere presenti in tutto il mondo in
modo capillare e passando dalla vendita di
prodotti alla fornitura di sistemi completi”.
Automazione di fabbrica
Tre sono le aree principali in cui le attività
di Sick trovano completamento: la factory
automation, con la proposta di sensori per
l’automazione dei processi produttivi e
delle macchine, la logistic automation, con
i prodotti di identificazione automatica,
mediante scansione laser o telecamere, e
la process automation con sistemi completi
per l’analisi emisura nei processi e per il mo-
nitoraggio ambientale. Un forte impegno,
dunque, nell’ambiente e nella sicurezza.
Alberto Garatti, direttore commerciale e re-
sponsabile della factory automation di Sick,
ha sottolineato i punti di forza della divisione
che guida: l’automazione di fabbrica.
“È una parte significativa del fatturato del
gruppo” afferma “che tocca settori come
automotive, beni di consumo, elettronica,
energia solare, machine building, motion
and drive. L’automazione di fabbrica ha se-
guito l’evoluzione di Sick, anche in termini di
volumi, inizialmente con brand diversi, fino
ad arrivare alla gamma Sensor Intelligence.
Nei nostri prodotti vi è l’unione dell’ottica e
dell’elettronica ma anche dell’intelligenza”.
Dove vengono utilizzate le soluzioni Sick per
la factory automation? “Inqualsiasi settore in
cui si tratti di automazione. Leproblematiche
che ogni giorno i nostri tecnici sono chiamati
a risolvere presso i clienti sono sempremag-
giori e coprono numerosi ambiti: auto, im-
pianti, utilizzatori finali, ovvero chi costruisce
le macchine e le mette in moto. E non solo.
I prodotti Sick permettono di comunicare
con ogni macchina e di riconoscere qualsi-
asi codice a barre, abbigliamento, nel food
andbeverage, nel packaging ecc. Vi sonopoi
applicazioni più complesse che ricorrono alla
radiofrequenza. Si tratta di prodotti che per-
mettonodi semplificare il lavorodegli opera-
tori e di renderlo più sicuro”.
E qui torniamo al core business iniziale di
Sick, alle barriere di sicurezza, ai laser scan-
ner di sicurezza, per finire alle funzioni di
ispezione, posizionamento o controllo. “E il
futuro vedrà persino l’applicazione di uno
scanner Sick alla medicina, a bordo di un
robot-chirurgo” afferma Garatti “che sarà
comandato da un medico dall’esterno della
sala operatoria”.
Automazione di processo
Gli analizzatori di gas Sick sono utilizzati
nell’industria di processo da oltre 50 anni
e anche in questo mondo Sick ha investito
forti risorse. A catalogo figurano prodotti
per il controllo delle emissioni, per il moni-
toraggio delle concentrazioni di gas e pol-
veri, il tutto per rispettare i limiti di legge;
linee per lemisure di processo, per l’ottimiz-
zazione del consumo di energia e materie
prime; misure per verifica di sicurezza, per
proteggere le persone e gli impianti (ad
esempio il controllo del CO per prevenirne
fughe nocive, esplosioni, incendi in silos). “Il
loro utilizzo in applicazioni estremamente
variabili è la conferma della loro qualità,
affidabilità e precisione” ci introduce all’ar-
gomento Alessandro Canciani, sales mana-
ger process automation. “Tre sono i cluster
principali: oil and gas, materiali di base e
infrastrutture. Parliamo dell’industria ener-
getica, cemento, navale. Materiale di base:
siderurgica, chimico e petrolchimico”.
Come si muove Sick per l’ottimizzazione di
questi processi?
“Non vogliamo semplicemente dare dei
prodotti ma delle soluzioni a 360°” riferisce.
“Sick è l’unico costruttore in grado di fornire
un pacchetto completo per l’analisi gas
estrattivi a freddo, estrattivi a caldo, analisi
polveri e misuratori di portata. Noi offriamo
soluzioni per il monitoraggio continuo
delle emissioni, monitorando e andando a
trasmettere alle autorità locali le informa-
zioni che raccogliamo. Oltre al monitorag-
gio Sick pensa anche all’ottimizzazione dei
processi. “I sistemi di analisi Sick vanno a
operare anche in questo ambito. Il mercato
nel modo dell’analisi può essere in situ, a
freddo o estratto a caldo. Sick è accreditato
per la misura delle analisi di portata”.
Anche nell’automazione di processo la sicu-
rezza è un fattore imprescindibile per Sick.
“Dalla fornitura del singolo componente”
conclude Canciani “Sick è passata alla forni-
tura di soluzioni, offrendo una consulenza
totale e ponendosi come partner nella co-
struzione di un impianto. Tale consulenza
ha inizio dall’ispezione del sito per la defi-
nizione dei lavori, alla start-up e ai contratti
di manutenzione, formazione e supporto,
per arrivare poi alla telediagnosi predittiva
degli impianti”.
Automazione
per la logistica
La logistica è un’importante divisione di
Sick che si affaccia a mercati quali l’intra-
logistica, trasporto e movimentazione,
building automation e la sicurezza degli
edifici. Un ambito che allarga sempre più i
propri orizzonti: “Pensiamo al nuovomodo
di fare acquisti” spiega Marco Colella, sales
manager logistics automation, “dove l’e-
commerce acquista sempre maggior peso
nelle nostre abitudini. Corrieri e pacchi
devono arrivare a destinazione in tempo,
nel luogo giusto, e soprattutto senza in-
contrare intoppi. Per questo annoveriamo
tra i nostri clienti uno tra i maggiori siti al
mondo attivo nella vendita on-line e siamo
in grado di supportarlo grazie a soluzioni
capaci di smistare correttamente ogni tipo
di prodotto”.
Intralogistica significa dunque corrieri e
postale, cargo e aeroporti, magazzini e
centri logistici, retail e grande distribu-
zione. Il settore principe per l’azienda è
quello portuale, ma le soluzioni Sick sono
un supporto nello smistamento di pacchi
e buste, nei sistemi di identificazione au-
tomatica, nell’identificare peso e volume
nei sistemi di smistamento bagagli. Sick
annovera tra i propri clienti uno dei più im-
portanti aeroporti italiani: “Pensiamo poi al
controllo del traffico. Le autostrade tede-
sche sono controllate dai nostri sistemi, in
grado di identificare il veicolo, il peso e il
volume” dice Colella “e in alcuni Paesi è uti-
lizzato per identificare il numero di targa.
Per tutte queste applicazioni è utilizzato
il laser scanner LMS, installato in Austria,
Svizzera e Polonia e in espansione anche in
altre città europee, nonché diffusamente
utilizzato in Cile.
A Venezia viene utilizzato per rilevare la
sagoma e la misura dei camion, dare stru-
menti e messaggi visivi e limitare il traffico
in determinate aree. “È proprio in questi
ambiti che entrano in gioco i prodotti Sick,
come il TIC Traffic Collector e il laser scan-
ner serie LMS. E, non meno importante, la
building automation. Anche qui il prodotto
dominante è sempre l’LMS che ci permette
di rivolgerci ad applicazioni museali, con
nuove tecnologie per la sicurezza del pa-
trimonio artistico, ma anche nel controllo
degli accessi, ad esempio tornelli e metro-
politane e per la sicurezza delle carceri”.
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