Automazione_Oggi_370 - page 54

MARZO 2014
AUTOMAZIONE OGGI 370
54
AO
ATTUALITÀ
di
Antonella Pellegrini
I
l gruppo Sick ha recentemente annun-
ciato di aver raggiunto un importante
obiettivo: un miliardo di euro di fattu-
rato nel 2013. E, come si addice a un’a-
zienda che non ama sedersi sugli allori,
annuncia ufficialmente di essersi posta un
altro, ancor più ambizioso traguardo: du-
plicarlo nei prossimi sette anni. È quanto ha
affermato Giovanni Gatto, amministratore
delegato di Sick SpA nel corso di una confe-
renza stampa che si è tenuta lo scorso mese
di novembre. “Il nostro nuovo progetto
si chiama Sick 2.0, e mira a far crescere il
gruppo fino a registrare 2 miliardi di fattu-
rato entro il 2020”.
Sick AG oggi è una consolidata protagonista
a livello mondiale nella produzione di sen-
sori, fotocellule e prodotti dedicati all’auto-
mazione industriale e di processo. Ricordare
il passato e le proprie origini è un fattore
imprescindibile per guardare avanti, come
ama ricordare l’ingegner Gatto, citando Levi:
“Il futuro ha un cuore antico”. E, infatti, l’am-
ministratore delegato ci tiene a ricordare il
lontano 1946, quando Erwin Sick, imprendi-
tore tedesco laureato honoris causa per l’o-
riginalità e l’innovazione delle sue scoperte
nell’ambito dell’optoelettronica, ottenne dal
governo americano il permesso di aprire il
suo studio di ingegneria e iniziò a contribu-
ire alla ricostruzione di un Paese devastato
dalla guerra, con un lascito ben preciso, tra-
mandato alle generazioni future, che mai
Sick si sarebbe impegnata in applicazioni
militari. Impegno ancor oggi rispettato. Quel
piccolo laboratorio si è trasformato nel corso
degli anni in una realtà composta da varie
divisioni e presente a livello globale con una
cinquantina di filiali, oltre 6.000 dipendenti,
e soprattutto un numero di brevetti da pri-
mato. Una storia di invenzioni e di innova-
zione continua.
Presenza locale, realtà
globale
Prodotti di qualità e forte attenzione alle ri-
chieste dei clienti sono i pilastri su cui si basa
l’approccio Sick al mercato, che ha reso la
società una protagonista a livello mondiale,
fino a raggiungere un miliardo di euro di
fatturato. Automazione di processo, auto-
mazione di fabbrica e automazione della lo-
gistica sono le tre aree di riferimento. Ultima
arrivata, ma non meno importante la Secu-
rity. Inquest’ultima è inclusa lamessa in sicu-
rezza degli edifici, in particolare quella volta
a conservare il patrimonio artistico. Come
accennato, l’obiettivo ambizioso è quello di
raggiungere i 2 miliardi di euro nel 2020. In
che modo? “Ottimizzando processi e logi-
stica” indica Giovanni Gatto “ma anche inve-
stendo costantemente nelle risorse umane.
Abbiamo una scuola interna, presso la casa
madre, che si occupa di formare le giovani
leve. L’attenzione alla formazione in Sick è
sempre stata un punto di forza e continuerà
ad esserlo. Alle aziende clienti portiamo
non solo una proposta di componenti, per
quanto vasta e completa, ma anche la per-
sona, le sue competenze, la sua capacità di
stringere un rapporto di collaborazione e di
fiducia. Le persone sono anche coloro che
fanno ricerca, che ‘inventano’ nuovi prodotti
e soluzioni”.
Per tutte queste ragioni, in Sick vi sono tre
grandi Regional Competence Centre, negli
USA, in Germania e a Singapore, e altri, dalle
dimensioni più contenute, sparsi nel resto
del mondo, uno dei quali in Italia, e più pre-
cisamente a Torino, un centro di eccellenza
per il Gruppo Sick, specializzato negli enco-
Giocoal raddoppio
Sick 1.0 è il target raggiunto dal Gruppo tedesco
nel 2013 toccando un miliardo di euro di fatturato.
E l’obiettivo per il futuro è ancora più ambizioso e
impegnativo: raddoppiare questo traguardo entro
i prossimi sette anni, per potersi trasformare in
Sick 2.0
L’amministratore delegato di Sick,
Giovanni Gatto
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