Automazione_Oggi_370 - page 51

MARZO 2014
AUTOMAZIONE OGGI 370
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i profitti aziendali globali di un 21% aggre-
gato nei prossimi dieci anni e se parliamo
di comunità intelligenti (smart and con-
nected community), citiamo un mercato
che per il 2020 avrà un valore globale di
1,5 trilioni di dollari.
L’ultima rivoluzione
industriale
Non solo gli oggetti, bensì processi, per-
sone, dati stanno cominciando a dialo-
gare fra loro senza bisogno dell’intervento
umano, così siamo passati dalla Internet
delle Cose alla Internet of Everything:
“Siamo partiti da una connettività ‘device
centrica’, quando accedevamo alla rete
tramite PC solo da casa o dall’ufficio, per
arrivare, passando per la ‘networked eco-
nomy’ dell’e-commerce e della supply
chain interconnessa, all’esperienza ‘im-
mersiva’ della rete che oggi gli strumenti
social ci permettono” ha sintetizzato Bevi-
lacqua. “Siamo alla vigilia di quel passag-
gio epocale che ci porterà definitivamente
dall’IoT all’IoE: al centro è la rete ‘intelli-
gente’, dove la mole di dati raccolta si tra-
sforma in informazioni utili che vengono
fornite al momento giusto alla persona
giusta nel giusto formato per far prendere
decisioni giuste e/o demandare alle mac-
chine molte di queste decisioni”.
L’IoE è un fenomeno destinato a cambiare
le industrie, le città, le nazioni, la qualità
della nostra vita. Primo ‘incubatore’ di
tutto questo saranno le smart city, con
impatto diretto sulla quotidianità. Qui,
alcuni progetti sono già in atto: “Preno-
tando il parcheggio prima di arrivare in
un luogo azzereremo tempi e stress della
ricerca di un posto dove lasciare l’auto,
evitando di intasare
le strade, riducendo
l’inquinamento del
30% e migliorando
l’aria del 25%” ha
esemplificato Bevi-
lacqua. “Ridurremo
del 30% le spese
elettriche quando
le luci pubbliche si
regoleranno in base
non solo all’illumi-
nazione esterna,
ma anche alla
presenza o meno
di persone e se
queste sono sole,
per cui il senso di
disagio creato dal
buio è maggiore
e occorre aumen-
tare l’intensità
della luce, o in
gruppo, per cui
basta una luce
meno intensa” ha
aggiunto il VP. Del resto, se, come ha rive-
lato Livio Gallo, direttore della Divisione
Infrastrutture e Reti di Enel, “nel 2050 il
65% della popolazione mondiale vivrà
nelle grandi città, quelle che già oggi as-
sorbono il 60-80% della produzione mon-
diale di energia”, rendere le metropoli
più intelligenti è una vera necessità. “La
luce ha grande impatto sulla vita di tutti
i giorni” ha ricordato Maria Letizia Mariani,
presidente Lighting Europe di Philips,
azienda sponsor dell’evento insieme a IBM
e Intel. “Recenti studi hanno dimostrato
che la velocità di ripresa di pazienti con la
medesima patologia ricoverati in stanze
poste a sud o a nord dello stesso ospedale
hanno tempi di ripresa differenti: quelli le
cui stanze sono a sud vengono dimessi più
velocemente, con ovvie ricadute sui costi
sanitari. La luce migliora la nostra con-
centrazione, in uffici o a scuola, influenza
l’umore, e oggi l’uso dei LED ci permette
di modularla in modo ottimale e persona-
lizzato, sfruttando tutte le possibili sfuma-
ture del bianco”.
E il risparmio energetico non è il solo
campo migliorabile: “Si potrebbero
svuotare i cassonetti dei rifiuti non il tal
giorno alla tal ora, ma in base al grado di
riempimento rivelato dai sensori lì inse-
riti con evidente vantaggio dei cittadini”
ha esemplificato Bevilacqua. “Avremo
sensori ovunque, sul cambio dell’auto o
sui vestiti, per controllare il nostro status
fisico…” nelle pillole e nei cibi, con conse-
guenti progressi a livello di sicurezza, per
esempio nella guida, e di salute pubblica
grazie alla migliore tracciabilità dei pro-
dotti alimentari. “Il futuro è già arrivato e
non è solo Facebook” ha concluso Bevi-
lacqua. “Il 27% del valore globale dell’IoE
verrà assorbito dal mondo manifatturiero
e l’Italia è un Paese fortemente manifattu-
riero: la tecnologia può essere il catalizza-
tore giusto per spingerci all’innovazione e
aumentare la produttività. In questo pro-
cesso Expo 2015, evento che avrà proprio
al centro il tema dell’alimentare, che come
abbiamo visto ha tutto da guadagnare
da un uso pervasivo della tecnologia IoE,
ambito oltretutto fortemente legato al
manifatturiero, rappresenta un’occasione
imperdibile per accelerare l’agenda digi-
tale e modernizzare il Paese”. L’IoE è una
sfida da cogliere per tutti coloro che sono
o intendono diventare protagonisti del ri-
lancio industriale e competitivo del nostro
Paese, senza paure e reticenze. Cisco ha
l’esperienza necessaria per massimizzare
il valore e i benefici che possono venire
dall’IoE. Ha capacità di innovazione, ta-
lenti, esperienza, un ecosistema di partner
e rivenditori, nonché un’ampia gamma di
soluzioni di rete, servizi, architetture di bu-
siness a supporto di tutto questo.
Cisco Italia -
Il 99% dei dispositivi esistenti deve ancora essere
connessa in rete
Il valore dell’IoE nel 2013
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