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NOVEMBRE-DICEMBRE 2013
AUTOMAZIONE OGGI 368
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AO
Tutorial
S
e il Giappone è uno dei Paesi più soggetti ai movi-
menti tellurici, certo l’Italia non è da meno, tanto è
vero che dal 1900 ad oggi si sono verificati ben 30
terremoti distruttivi.
Tutte le volte che riceviamo notizie di un terremoto
e delle relative vittime, è inevitabile la polemica che ne con-
segue: non si poteva prevedere e quindi evacuare per tempo
le persone dalle aree a rischio? I terremoti tendono a ripetersi
in zone già colpite in passato per questo è importante predi-
sporre per i centri abitati ad alto rischio, appositi sistemi di
monitoraggio e di allerta.
Anche in questo caso l’elettronica e l’automazione possono
essere d’aiuto se non per prevenire, almeno per tracciare
quanto accade, in combinazione con computer in grado di in-
terpretare ed elaborare i dati rapidamente, favorendo l’analisi
e le conseguenti decisioni. L’obiettivo è chiaramente quello
di minimizzare i danni sia alle cose sia soprattutto alle per-
sone. Il Centro Nazionale delle
Ricerche (CNR) è certamente
all’avanguardia nello studio di
sensori che misurano gli smotta-
menti del terreno permettendo
di prevedere con grande preci-
sione le frane.
Micro stazioni
sismiche
Come in California, anche sul
nostro territorio nazionale è
presente una rete di sensori si-
smografi dell’Istituto Nazionale
di Geofisica e Vulcanologia che
permette di controllare in tempo
reale i movimenti tellurici del
sottosuolo. Tramite un compu-
ter installato presso il Consorzio
Universitario Cineca a Bologna
si sta anche elaborando un mo-
dello di propagazione delle onde sismiche sull’intero territo-
rio grazie al quale poter allertare la popolazione.
La discussione sulla possibilità o meno di prevedere i terre-
moti è sempre molto attuale, per questo sono di particolare
interesse gli studi sui Mems (micro electro mechanical sy-
stems), ovvero accelerometri elettromeccanici ad alte tem-
perature. I Mems si sono andati affermandosi nell’industria
automobilista a partire dagli anni 90. Si tratta infatti di di-
spositivi che integrano elementi come i circuiti elettrici e le
componenti meccaniche, per cui li troviamo nei sensori degli
airbag, nei sistemi di antifurto e nei dischi rigidi dei laptop,
dove servono a preservare i dati. In caso di caduta libera o ec-
cessivo sobbalzamento, il sensore Mems comunica al sistema
di interrompere le operazioni di scrittura e di lettura sull’hard
disk e di riposizionare la testina magnetica evitando danni
alla superficie di memorizzazione. Grazie alla loro capacità
di rilevare impercettibili vibrazioni i Mems rappresentano
Sistemi di misura
per la prevenzione dei
movimenti tellurici
È possibile prevedere e dunque evacuare per tempo le persone
dalle aree a rischio di terremoto? Vediamo quali sono i più
moderni sistemi di monitoraggio e di allerta disponibili
di
Roberto Maietti
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