fluidotecnica 370
APRILE
2013
dei clienti verso l’Europa dell’Est: “Si
tratterà di una realtà,inizialmente alme-
no, di dimensioni contenute - spiega
Cesare Novellone - ma sicuramente ci
permetterà, nel momento in cui si tor-
nerà a crescere, di avere un serbatoio
di capacità produttiva a costi inferiori
rispetto a quelli sostenuti in Italia, loca-
lizzati dove c’è la richiesta del cliente, e
quindi con una migliore dislocazione
logistica, e una riduzione di costi legati
allespedizioni.Almomentopurtroppola
richiesta è inferiore alla nostra capacità
produttiva, ma siamo convinti che nel
2014 la ripresa ci sarà”.
Verso gli Stati Uniti
Prossimo tassello per Amisco saranno,
come abbiamo detto, gli Stati Uniti,
inclusi nel piano triennale 2013-2015
per soddisfare le continue richieste dei
clientistatunitensi.“Conunostabilimen-
to produttivo locale saremo in grado di
bypassare anche il problema del dollaro
altalenante, che rende difficile fissare un
prezzo per i prodotti - spiega l’ammini-
stratore delegato di Amisco -. Gli Stati
Uniti attraversano un’onda di riflusso:
per 15 anni hanno portato fuori lavoro
passandolo alla Cina, e la crisi del 2008
è dovuta in gran parte, secondo me, a
questotrasferimento.Oggiinostriclienti
americani tendonoavoler tornareadac-
quistare da fornitori locali per la parte di
produzione mantenuta negli Stati Uniti,
ma faticano a trovare fornitori affidabili
e tecnologicamente qualificati. Infatti
i produttori nordamericani di bobine
negli ultimi dieci anni hanno subito una
contrazione significativa sotto tutti gli
aspetti, compreso quello tecnologico :
non avendo più lavoro, non hanno più
investito. I nostri progetti futuri preve-
dono quindi che, una volta avviata la
Nella foto a sinistra: le linee di prodotto
Amisco in Italia. In basso a sinistra: le bobine
In basso a destra: Cesare Novellone, amminis-
tratore delegato di Amisco.
sede inRepubblica Ceca, damarzo 2013
inizieremoaprenderecontatti esondare
il terreno negli Stati Uniti, dove inten-
diamo aumentare significativamente il
numerodei nostri clienti; per giustificare
l’investimento, infatti, abbiamo bisogno
diungirodilavorodi2/3milionidieuro”.
La sede produttiva Usa completerebbe
quindi l’impegno internazionale di A-
misco, in quanto l’intenzione è fornire
dagli Stati Uniti, membri Nafta, anche
il Sud America, aggirando il problema
degli spaventosi costi di importazione,
e fornendo Paesi come il Brasile in ma-
niera per loro molto più vantaggiosa,
con risparmi anche del 30%. “Oggi -
prosegue Cesare Novellone - il mercato
americanoè condizionatoda tanti fattori
eproblematichesucui,ovviamente,non
possiamo influire, ma che secondo noi
iniziano a risolversi, una volta superate
le elezioni e il discorso del fiscal cliff, su
cui sono fiducioso troveranno un accor-
do; in tal caso penso che gli Stati Uniti
torneranno a crescere già dal prossimo
anno, rimettendo in moto l’economia
mondiale”.
Produzione locale di qualità Europea
Poter offrire gli stessi prodotti in tre
continenti diversi è la strategia di Ami-
sco sui mercati globali; naturalmente
si intende prodotti identici a quelli della
Casa Madre per qualità, procedure di
produzione, materiali e macchinari. Per
questo anche le bobine Amisco fabbri-
cate in Cina si collocano in una fascia di
prezzo ametà tra quello europeo e quel-
lodi un concorrente cinese. In talmodo,
Amisco offre ai propri clienti nel mondo
il vantaggio di comprare nel loro Paese
lo stesso prodotto che già acquistano
dall’Italia, senza dover sostenere nuove
e lunghe qualificazioni dei fornitori, in
quanto la bobina, pur non essendo un
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