fluidotecnica 370
APRILE
2013
Dal punto di vista delle imprese del
suo settore, quali sono gli interven-
ti che un nuovo governo dovrebbe
prendere per incentivare la crescita?
“Per prima cosa occorre una parti-
colare attenzione alle PMI, che sono
il tessuto imprenditoriale su cui pog-
gia l’industria manifatturiera italiana.
Questo non significa ovviamente tra-
scurare un’efficace politica industriale
anche per le grandi aziende. Significa,
al contrario, attuare una politica e-
conomica a 360° tenendo conto di
ciascuna realtà in gioco.
A tal proposito, all’interno delle mi-
sure suggerite al futuro governo da
Federmacchine (Federazione Nazio-
nale delle Associazioni dei Produttori
di Beni Strumentali e loro Accessori
destinati allo svolgimento di Processi
Manifatturieri dell’Industria e dell’Ar-
tigianato, a cui aderisce anche As-
sofluid), vi sono alcune misure che
ritengo estremamente interessanti,
quali: l’introduzione di un provvedi-
mento che permetta la riduzione del
pagamento dell’Irap sul personale
per una percentuale pari alla quota
di produzione destinata ai mercati
stranieri; la liberalizzazione delle quo-
te di ammortamento, le cui aliquote
vanno comunque attualizzate (misura
che non inciderebbe nel medio ter-
mine sulle casse dello Stato, poiché
implicherebbe soltanto la traslazione
degli incassi per l’erario); un prov-
vedimento sul modello della legge
1329/65 (legge Sabatini) che molto
ha concorso all’industrializzazione del
Paese.
Sia per la copertura economica di
queste richieste, sia per altre impor-
tanti misure a livello industriale si
può far riferimento al documento
presentato da Confindustria ai princi-
pali rappresentati politici: ‘Il progetto
Confindustria per l’Italia: crescere si
può, si deve’.
Va inoltre posta all’attenzione di colo-
ro i quali si apprestano a governare,
la necessità di operare sempre più
intensamente con i colleghi dell’U-
nione Europea per sensibilizzare la
BCE verso una politica monetaria
più favorevole al Made in Europe,
attualmente penalizzato dal cambio
sfavorevole con le principali monete,
prima fra tutte il dollaro”.
Un problema ancora molto sentito
dalle aziende in tutti i settori è quello
dell’accesso al credito. Come è possi-
bile aggirare questo ostacolo?
“Molte risposte a questa domanda
sono riportate nel documento sopra
citato di Confindustria. Fra le misu-
re auspicabili vanno evidenziate le
seguenti: migliorare l’impiego delle
risorse della Cassa Depositi e Prestiti
dirette alle imprese; assicurare conti-
nuità all’azione del Fondo di garanzia
PMI; rafforzare patrimonialmente i
confidi e promuoverne i processi di
aggregazione; potenziare gli strumen-
ti di debito diversi da quello ban-
cario; promuovere la creazione di
fondi specializzati che sottoscrivano
le emissioni di obbligazioni delle im-
prese minori; ampliare il mercato del
Private Equity, promuovendo iniziati-
ve analoghe al Fondo Italiano per gli
investimenti dirette ai comparti del
venture capital e delle ristrutturazioni
aziendali.
Quello dell’accesso al credito è dav-
vero un grande ostacolo allo sviluppo
delle imprese e come tale andrebbe
affrontato molto approfonditamente
nelle sedi opportune.
Ritengo che il sistema impresa do-
vrebbe ad esempio avere un supporto
concreto attraverso forme di finan-
ziamento e credito rateizzabili, senza
interessi esorbitanti, contestualmente
alla possibilità di ottenere una dilazio-
ne nei pagamenti che permetta loro di
‘respirare’. Potenzialmente si creereb-
be un serbatoio di liquidità in grado
di riavviare gli investimenti e gestire
con più tranquillità commesse impor-
tanti. Ovviamente siamo di fronte ad
argomenti davvero molto complessi
da trattare e spesso, nel fare proposte,
si rischia di passare per qualcuno che
ha sempre la ricetta in tasca, valida
per ogni malanno. Il mio intento non
è certo questo: personalmente vorrei
solo ci fosse maggior armonizzazione
di interventi, con un coinvolgimento,
a livello decisionale, di tutte le parti in
gioco, Associazioni di categoria com-
prese, cosa che purtroppo spesso non
accade, lasciando così zone d’ombra
difficili da identificare e su cui interve-
Una fase dell’assemblea Assofluid e uno scorcio dello stand alla Hannover Messe.
SCENARI
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