fluidotecnica 370
APRILE
2013
I settori merceologici
“I nostri quattro maggiori mer-
cati per la componentistica Atos
- prosegue Colombo - sono l’oil
& gas, l’aerospaziale, le ferrovie,
e il metallurgico; ma stiamo diver-
sificando il nostro export aprendo
a nuovi settori come il settore
marino, macchine stradali e mac-
chine per la miniera. Naturalmente
l’utente russo chiede principal-
mente prodotti ad alta tecnologia
con elettroidraulica proporzionale,
elettronica digitale, servocilindri,
antideflagranti, che noi possiamo
offrire anche con certificazione
Rostechnadzor, la certificazione
russa”. Qual è allora il valore del
mercato russo per Atos e quali
sono le sue potenzialità? “Ad oggi
rappresenta circa il 5% del nostro
giro d’affari, ma crediamo possa
crescere almeno del 50% in pochis-
simi anni. Atos è sicuramente tra i
top player ormai da qualche anno,
ma al momento è difficile stimare
la quota di mercato dato che è in
continua grande evoluzione”.
Preciso l’intervento di Trezzi: “Il fo-
cus dell’offerta di Duplomatic Ole-
odinamica è incentrato prevalente-
mente sulle valvole oleodinamiche
oltre che sui sistemi oleodinamici.
Settori di destinazione sono quelli
metallurgico, quello dell’oil & gas
e quello delle macchine industriali,
prevalentemente presse e mac-
chine speciali. Ci stiamo inoltre
affermando nella partecipazione
in svariati progetti di revamping”.
Il mercato Russo ha rappresentato
nel 2012 per Duplomatic Oleodina-
mica valori di qualche milione di
euro. Nell’ambito della realizzazio-
ne di sistemi completi in partico-
lare, Duplomatic Oleodinamica va
a collocarsi tra i primi tre player
di mercato. Persistono consisten-
ti aspettative di crescita a traino
dello sviluppo dell’intero sistema
Paese. “Nei prossimi cinque anni
ci si attende un raddoppio del giro
d’affari”, sottolinea Trezzi.
Sull’argomento articolata la rispo-
sta di Cattaneo, soprattutto per
quanto riguarda il valore economi-
co di quel mercato. “Siamo leader
di mercato nelle applicazioni mo-
bili che vanno dalle macchine per
l’agricoltura trattori, mietitrebbie
ecc., alle macchine per le costru-
zioni e la pulizia delle strade come
i dumper, scavatori, gru e spala-
neve, ma forniamo anche vari co-
struttori di impianti oleodinamici
cosiddetti fissi”. E prosegue: “Il
fatturato dei Paesi CSI rappresen-
ta per la divisione italiana di filtri
oleodinamici circa il 10% del fat-
turato e potrebbe potenzialmente
raddoppiare con l’apertura di una
filiale diretta. Ad oggi non è pos-
sibile quantificare esattamente il
reale valore del mercato russo a
causa della mancanza di dati certi
e soprattutto delle molteplici vie
di approvvigionamento dei clienti
russi. Sicuramente in futuro non
sarà da sottovalutare il potenziale
del fatturato derivante dal ‘servi-
ce’, che a oggi è quasi inesistente
o lasciato ai produttori locali, ma
che prossimamente, se seguirà
le logiche dei mercati occidenta-
li, potrebbe costituire una quota
di mercato tra il 20 e il 30% del
fatturato”.
Ferrari rimarca che: “I settori mac-
chine movimento terra, agricolo e
veicoli industriali sono i principali
mercati di sviluppo per la compo-
nentistica oleodinamica. Il mix di
prodotti si è diversificato nel cor-
so degli anni. Anche sul mercato
russo sono ormai richieste carat-
teristiche tecniche e di sicurezza
nei componenti che allineino le
macchine prodotte in loco al livello
degli OEM riconosciuti internazio-
nalmente”. Per quanto riguarda
numeri e percentuali sul valore di
quel mercato Ferrari ha prosegui-
to: “Il mercato russo attualmente
1...,41,42,43,44,45,46,47,48,49,50 52,53,54,55,56,57,58,59,60,61,...86