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ITALIA 4.0

2017

diLucaRossi

Nonè solo il direttoregeneraleper lepolitiche industriali delMinisteroper loSviluppoEconomico,

StefanoFirpoèanche il ‘padre’ delPianoNazionale Industria4.0. Inquesta intervistacheci ha rilasciato

nel suoufficioalMise, Firpoci ha tracciato luci eombredi questoprimoannodiPianoma soprattutto le

prossime tappedi attuazione

S

tefano Firpo non è solo il diret-

tore generale per le politiche

industriali del Ministero per lo

Sviluppo Economico, ma è considerato

anche il ‘padre’ del Piano Nazionale

Industria 4.0. A un anno esatto dalla

sua presentazione, nell’autunno del

2016, e dal suo recepimento nella Leg-

ge di Stabilità, varata alla fine dell’an-

no stesso, siamo andati a incontrare il

direttore Firpo direttamente nel suo

ufficio al Ministero per lo Sviluppo Eco-

nomico. Con lui abbiamo tracciato un

bilancio di questo primo anno ma an-

che cercato di capire le linee sulle quali

si muoverà la seconda fase del Piano.

Direttore Firpo, lei è considerato il

‘padre’ del Piano Nazionale Indu-

stria 4.0. Lei stesso ha definito que-

sto Piano meritocratico e selettivo:

perché?

“Meritocratico perché aiuta solo quelle

aziende che si aiutano, che fanno le co-

Vi spiegoil ‘mio’

PianoNazionale

se giuste, che investono in tecnologia e

in competenze. Selettivo perché aiuta

e seleziona quelle aziende che inve-

stendo hanno più possibilità di compe-

tere sui mercati”.

Dopo quasi un anno di implementa-

zione siamo arrivati al primo step

del Piano, quali sono i risultati posi-

tivi ottenuti fin qui?

“Abbiamo segnali sul tiraggio delle mi-

sure, dal super e iperammortamento,

al credito d’imposta alla ricerca e al Pa-

tent Box, le imprese stanno utilizzando

le misure, e iniziamo anche a registrare

gli effetti positivi e gli impatti macro-

economici che queste misure stanno

producendo, e quindi su produzione

industriale, su ordini, su fatturato - so-

prattutto nell’industria che produce,

i beni strumentali -, ci sono risultati

estremamente incoraggianti che ovvia-

mente stiamo monitorando di mese in

mese, e di mese in mese stanno diven-

tando ancor più incoraggianti”.

Ci sono anche dei coni d’ombra. Due

esempi. La crescita dei Venture Ca-

pital per start-up e PMI innovative è

stata di circa il 2%, non secondo le

attese. Le imprese del Nord hanno

investito molto di più in incentiva-

zione fiscale rispetto a quelle del

Sud. Come riparametrare questi da-

ti rispetto agli obiettivi che vi era-

vate dati?

“Certamente per quanto riguarda la

finanza innovativa, ovvero la finanza

che serve a sostenere questi investi-