Unanno
di Industria4.0.
Ora focus su
competenze
A un anno di distanza dal varo del Piano Nazionale Industria 4.0 è tempo di un primo bilancio.
Gli effetti prodotti dalle politiche fiscali di iperammortamento, superammortamento e Nuova
Sabatini sono stati in linea con gli obiettivi fissati ma soprattutto hanno contribuito, insieme a
una ripresa economica mondiale, a generare un benefico effetto volano per le nostre imprese.
La conferma ci arriva dall’intervista che ci ha concesso in questo numero (e che potete anche ve-
dere in video grazie all’utilizzo dell’interattività) il direttore per le politiche industriali del Mise,
Stefano Firpo, colui che è considerato il vero padre per Piano Nazionale. Nei primi otto mesi del
2017
le aspettative sugli ordinativi sono sui livelli massimi dal 2010
e,
rispetto alla Germania
,
l’Italia vanta 10 punti percentuali di crescita in più
sui macchinari mentre per l’elettronica siamo
sugli stessi livelli. Coerentemente con questi dati si è registrato anche un aumento del 25% degli
investimenti sulle sei tecnologie digitali che abilitano Industria 4.0.
Deludente invece il fronte
Venture Capital
, che nel Piano Nazionale era incoraggiato con misure di incentivi agli investimen-
ti in capitale di rischio, cessione perdite startup, equity crowdfunding:
la crescita del 2% è troppo
bassa
e rimane una distanza siderale con il resto d’Europa.
Il secondo step del Piano si chiamerà adesso Impresa 4.0 proprio per evidenziare come il focus
sarà sulle
competenze
digitali.
Ma soprattutto per colmare quel gap che forse aveva la prima
stesura del Piano
, fortemente focalizzato sulla ripartenza degli investimenti in beni strumentali
mentre quelli in ‘asset intangibili’ non sono stati altrettanto incentivati. In quest’ottica è inte-
ressante una nuova misura prevista nella Legge di Bilancio per il 2018, il ‘
Credito di imposta su
Formazione 4.0
’, a disposizione delle imprese che effettueranno una spesa incrementale (cioè
superiore alla media degli ultimi 3 anni) in formazione per il personale focalizzata su almeno una
tecnologia Industria 4.0: vendite e marketing, informatica, tecniche e tecnologie di produzione.
A questo va aggiunto un necessario intervento del Governo in tema di infrastrutture, soprattutto
per la banda ultralarga dove si prevede di stanziare 3,5 miliardi di euro.
@lurossi_71