Automazione sul lavoro: nuove mansioni per rispondere a nuove sfide

Pubblicato il 5 settembre 2023

L’automazione dei processi è diventata un paradigma per la crescita del business e per l’applicazione di strumenti chiave che facilitano lo sviluppo di organizzazioni, amministrazioni e persino modelli di relazione. Dopo anni segnati dall’incertezza e dai cambiamenti in ambito globale, oggi è impossibile concepire il futuro senza proposte come la robotizzazione e la sua combinazione con l’advanced analytics, l’intelligenza artificiale, la crescita del cloud o l’interconnettività. Fanno parte della prossima fase della trasformazione digitale, il cui progresso è già inarrestabile.

I vantaggi sono evidenti. L’applicazione dell’automazione ai processi è diventata un’opportunità per generare valore aggiunto nell’azienda. Porta una maggiore efficienza operativa, una maggiore generazione di valore e una differenziazione competitiva rispetto ad altre aziende e istituzioni. Non solo ottimizza l’uso dei sistemi esistenti e supporta il lavoro dei dipendenti, ma contribuisce anche a migliorare l’esperienza dell’utente, incidendo positivamente su produttività ed efficienza.

Non da ultimo, è una delle digitalizzazioni più convenienti. L’applicazione della robotica e dell’automazione ha un impatto medio del 30% sui costi operativi, si realizza in poche settimane e ha un ritorno sull’investimento (ROI) in soli due o tre mesi, consentendo di ottenere risultati tangibili a breve termine.

Una delle obiezioni più frequenti nei confronti dell’automazione riguarda la convinzione che la digitalizzazione e l’adozione di nuove tecnologie possano portare alla perdita di posti di lavoro. Emerge la paura del cambiamento, nonostante il fatto che questo processo di evoluzione industriale sia stato una costante della nostra storia. Negli anni Cinquanta, negli Stati Uniti è stato stilato un elenco di posti di lavoro che rischiavano di andare persi a causa dell’aumento dell’automazione allora in uso. L’elenco comprendeva 270 lavori. Alla fine, solo la professione di operatore di ascensore scomparve.

Tornando ai giorni nostri, secondo lo studio “Generative AI and Jobs” dell’Organizzazione Internazionale del Lavoro, uno strumento molto discusso negli ultimi mesi come l’intelligenza artificiale generativa (la tecnologia alla base di chatbot come ChatGPT e Bard, tra gli altri) potrebbe contribuire all’aumento dei posti di lavoro anziché alla loro diminuzione. Secondo l’agenzia delle Nazioni Unite, l’intelligenza artificiale generativa, infatti, aiuterebbe ad automatizzare determinate mansioni e non a sostituirle completamente. Inoltre, l’impatto di questa nuova tecnologia dirompente potrà incidere soprattutto sul modo di lavorare, sulla qualità e sull’intensità del lavoro.

In generale il progresso implica un cambiamento, e questo processo si è verificato in molte professioni. Competenze che secoli fa erano ineludibili per l’uomo sono state trasformate dal processo di industrializzazione e di sviluppo per lasciare il posto ad altre funzioni e dare vita a nuovi settori di crescita. Questi cambiamenti sono avvenuti per aumentare la qualità delle attività e dei servizi e per ottenere una maggiore specializzazione degli individui, non per sostituire il fattore umano, che è senza dubbio essenziale e il bene più prezioso nella catena di produzione. La chiave è la qualità dell’analisi delle informazioni che un professionista può svolgere grazie ai programmi di intelligenza artificiale, la conversione dei professionisti per svolgere compiti diversi e a maggior valore aggiunto o la creazione di spazi in cui si sentano più realizzati professionalmente.

In altre parole, trasferire le esigenze del passato alle sfide di oggi. Ecco perché stanno comparendo nuovi ruoli, come quello di prompt engineer, sviluppatori di algoritmi etici, analisti quantistici, gamer… Nessuno di questi esisteva fino a pochi anni fa, ma coprono esigenze attuali e reali e permettono uno sviluppo più qualificato verso mansioni più evolute e diverse.

Il futuro è inconcepibile senza l’uomo. Uno dei principali ostacoli alla prossima ondata di trasformazioni digitali è la mancanza di professionisti, utenti e lavoratori in questi settori. I talenti specializzati, insieme alla gestione dei dati e alla cybersicurezza, saranno le basi su cui costruire i modelli di business più immediati.

Dove sta il limite? Dove è sempre stato: nelle persone. La trasformazione non è mai assoluta e, nel caso dell’automazione, si prevede che sarà parziale nella maggior parte dei lavori. Oggi il 60% dei lavori può essere automatizzato in parte, ma solo il 7% di essi può essere automatizzato in più del 50% dei processi. Sono convinto che nei prossimi anni assisteremo all’automazione dei processi e delle operazioni in quasi tutti i settori di attività. Ma dubito fortemente che questo escluderà il fattore umano. È il valore principale su cui si basa ogni possibile evoluzione.

Alberto Bazzi, direttore in Italia di Digital Business Technologies presso Minsait



Contenuti correlati

  • SICK partecipa all’edizione 2024 di SPS Italia con tante novità sulla sensoristica

    Soluzioni personalizzate per un futuro su misura. Da qui parte SICK a SPS Italia, la fiera sulla tecnologia e l’innovazione diventata un punto di riferimento per il comparto manifatturiero italiano. Appuntamento a Fiere di Parma, dal 28 al...

  • Commend: comunicazioni efficienti a prova di “rumore” e “sicurezza”

    Quando il rumore aumenta, le comunicazioni devono essere ancora più chiare. Lo sa bene Commend Italia, specialista in sistemi di comunicazione e sicurezza, che ha collaborato con il Gruppo Pittini, produttore europeo specializzato in acciai lunghi per l’edilizia...

  • Schneider Electric presenta EcoStruxure Secure Connect

    Schneider Electric va incontro alle crescenti esigenze di cybersecurity in ambito industriale proponendo EcoStruxure Secure Connect. Nel settore dell’automazione industriale, stiamo assistendo a un aumento significativo di macchine installate e connesse, per le quali la cybersecurity rappresenta un requisito fondamentale. Da...

  • NSK partecipa allo sviluppo di una mano robotica altamente personalizzabile

    NSK e il Centro Aerospaziale Tedesco (DLR, Deutsches Zentrum für Luft- und Raumfahrt) stanno sviluppando una mano robotica che aiuterà ad automatizzare attività manuali, in particolare nell’industria dei servizi. Il concetto ruota attorno a una mano robotica...

  • Il futuro prossimo dell’automazione

    La sempre più rapida evoluzione dei mercati internazionali richiede una chiara identificazione delle principali tendenze che influenzeranno e plasmeranno l’automazione industriale nel 2024 e oltre. Omron condivide sei previsioni per il prossimo futuro. Leggi l’articolo

  • Hyper-light Carbon: il nuovo materiale con cui Prosilas migliora la stampa 3D

    Gli sviluppi più interessanti nell’ambito dell’additive manufacturing riguardano i materiali, che sono gli elementi in grado di conferire caratteristiche uniche ai manufatti: robustezza, leggerezza, qualità superficiale… Con oltre 20 anni di esperienza nel settore della stampa 3D,...

  • ABB Italia vince il premio Assolombarda Awards nella categoria “Responsabilità e Cultura”

    Lo scorso 14 marzo 2024, ABB Italia ha ottenuto il riconoscimento Assolombarda Awards nella categoria “Responsabilità e Cultura”. Questo premio celebra le aziende che si sono distinte per il loro impegno nell’ambito dell’education, con particolare attenzione alla...

  • La nuova teaching box di Mitsubishi Electric

    Mitsubishi Electric presenta R86TB, una nuova teaching box ad alte prestazioni per i robot industriali e collaborativi MELFA, progettata per supportare gli utenti, i costruttori di macchine e i system integrator a configurare, programmare ed effettuare la...

  • SDProget Industrial Software celebra il successo del suo Kit Scuola

    Da diversi anni, SDProget ha avviato con successo un programma volto a fornire licenze speciali dei suoi prodotti agli istituti tecnici secondari e alle università, con l’obiettivo di supportare la crescita professionale dei giovani. Il raggiungimento dei...

  • Tempo sereno ma con cautela

    Il 2024 sarà per Leuze Italia un anno sereno grazie anche alla precedente adozione di strategie e politiche industriali e commerciali di grande attenzione che hanno dato buoni risultati Volgendo lo sguardo agli anni passati Leuze Italia...

Scopri le novità scelte per te x